Agostino Arrivabene celebra con una mostra superbia, usura e vanità

Agostino Arrivabene celebra con una mostra superbia, usura e vanità

CREMA – La Superbia sarà celebrata a partire dal 5 marzo. La mostra Superbia. Nelle profondità dell’hybris, opere di Agostino Arrivabene inaugura la stagione espositiva 2022 del Museo Civico di Crema e del Cremasco. Hybris presso gli antichi Greci è l’orgogliosa tracotanza che porta l’uomo a presumere della propria potenza e fortuna e a ribellarsi contro l’ordine costituito, sia divino che umano, immancabilmente seguita dalla vendetta o punizione divina. La Superbia sarà celebrata a partire dal 5 marzo.

E’ in arrivo una delle mostre d’arte più belle di questo periodo. L’inaugurazione è prevista per sabato 5 marzo al Museo Civico di Crema e del Cremasco. E l’esposizione durerà fino al 3 aprile. L’appuntamento è con Superbia. Nelle profondità dell’hybris, opere di Agostino Arrivabene, che rappresenta la Superbia e altri vizi, secondo la tradizione greca classica. La mostra, a cura di Silvia Scaravaggi è una selezione di trenta opere tra dipintidisegnistudi preparatori vanitas.

SUPERBIA, LA RIFLESSIONE DIETRO LE OPERE DI AGOSTINO ARRIVABENE

Il nucleo principale dell’esposizione è formato dal trittico Le due morti, realizzato tra il 2020 e il 2022, composto dall’omonimo dipinto e da due quadri inediti Usura e L’inaudibile IIe dalla tavola Purgatorio, Canto XI, I Superbi, creata per il ciclo pittorico dedicato alla Divina Commedia di Dante Alighierifino a oggi inedita e qui esposta per la prima volta insieme agli studi preparatori.

La mostra è fondata sull’equilibrio della triade tematica superbiausuravanità, dentro le cui positive e negative locuzioni l’artista intende indagare una tensione al riconoscimento, alla confessione, alla riscossa e alla rinascita, anche in chiave cristiana ed escatologica. La riflessione sulla superbia, intesa nei multiformi aspetti della hybris sia in ambito artistico che culturale, dall’antica Grecia ai giorni nostri, ha assunto un ruolo determinante nella poetica di Arrivabene dell’ultimo biennio.

Una selezione di quattro opere conduce nei meandri di questa cogitazione: Verbo – immagine guida dell’esposizione –, Il mio nous manifesto, La crisalide II e Contra mundum; dipinti del 2021 in cui l’argomento della superbia è connesso alla meditazione sulla vanità, sul narcisismo, sul peso delle proprie scelte, sulla usura intesa nel suo più arcaico significato, sugli usi della società contemporanea e sui modi di affrontare il presente, con uno sguardo agli esempi della tradizione che attraversano la storia della mitologia, della religione, dell’arte e della letteratura.

LA SUPERBIA DI AGOSTINO ARRIVABENE, DA OMERO AD EZRA POUND

Dante

Dall’Odissea di Omero, alla Divina Commedia, fino ai Cantos di Ezra Pound, le opere affrontano le numerose e proteiformi manifestazioni della hybris, generando una mostra quale monito, che l’artista rivolge anzitutto a se stesso, ma che si dilata nella larga trama della riflessione sul sistema dell’arte e di chi lo nutre. Un ciclo che attinge agli esordi di Arrivabene completa l’esposizione, indagando a ritroso l’emergere dei temi alla base della sua ricerca: a partire dalla fine degli anni Ottanta del Novecento, l’artista si concentra sulla figura dell’androgino, sulla simbologia nel mito e sulla trilogia come spesso evocato in alcune opere, tra cui la iconica pala lignea La custode dei destini del 1987, esposta per la prima volta al pubblico in questa mostra.

Qui la trilogia, incarnata nelle figure di Atena, Odisseo e Orfeo, si impone come archetipo di una disamina che l’artista svolgerà nel corso degli anni sui significati e i misteri della vita e, soprattutto, della morte. Ancora una triade è riproposta nel gruppo di Nyx insieme ai figli Thanatos e Hypnos, questa volta risolta nella potente opera I figli di Nyx del 1993, rappresentata anche da un ciclo di tre disegni. Il rapporto, appunto, con la morte, il dialogo tra divino e umano, la connessione tra l’artista e i grandi Maestri assurti a punto di riferimento – da Leonardo da Vinci a Michelangelo Buonarroti, attraversando il simbolismo di Gustave Moreau fino alla pittura di Pietro Annigoni e di Odd Nerdrum –, fluttuano nell’opera di Agostino Arrivabene, interprete di nuovi significati e nuove forme, capace di spingere oltre la visione sull’abisso, grazie a un serio lavoro di approfondimento culturale e a una capacità tecnica di straordinaria qualità.

INFORMAZIONI UTILI

INFO MOSTRA:

Superbia. Nelle profondità dell’hybris

opere di Agostino Arrivabene

Dal 5 marzo al 3 aprile

Museo Civico di Crema e del Cremasco.

Appuntamento al Museo Civico di Crema e del Cremasco, in Piazzetta W. T. Gregorj 5. Dal martedì è aperto negli orari 15.00-18.30; da mercoledì a domenica 10.00-18.30. L’ingresso è gratuito senza prenotazione. Super Green Pass e dispositivi di protezione individuale obbligatori. Per informazioni chiamare: +39 0373 257161 – 894481 o inviare una mail all’indirizzo museo@comune.crema.cr.it. E’ possibile consultare il sito web.

 

Marta Cardini

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