Antonio Vivaldi: il Prete Rosso, Maestro della musica

Antonio Vivaldi: il Prete Rosso, Maestro della musica

ACCADDE OGGI – E’ d’obbligo augurare Buon Compleanno al Maestro della musica per eccellenza, Antonio Vivaldi, che oggi avrebbe compiuto 344 anni. A distanza di circa 3 secoli e mezzo, il compositore, musicista e violinista italiano, resta  impresso nei cuori degli appassionati e di tutti noi.

Antonio Lucio Vivaldi nacque a Venezia il 4 Marzo 1678 e morì a Vienna il 28 Luglio 1741. Era anche sacerdote e, per questo, fu soprannominato, da tutti,  il Prete Rosso, a causa del colore dei suoi capelli.

ANTONIO VIVALDI: VITA E PASSIONE PER LA MUSICA

antonio vivaldi
Immagine Di François Morellon la Cave, da wikipedia.it

Fin da ragazzo, Antonio Vivaldi coltivò la sua passione per la musica e divenne maestro di violino e di composizione, poi maestro dei concerti e maestro di coro al Seminario musicale dell’Ospedale della Pietà. Il suo obiettivo principale era quello di aiutare, attraverso la musica, i ragazzi orfani e bisognosi per dar loro una nota di speranza, in un mare di disperazione.

Scrisse oltre 450 concerti di cui circa 250 sono dedicati al violino, mentre gli altri impiegano ogni genere di strumento tra cui anche il mandolino oltre che al violoncello, fagotto, flauto e oboe. Nel 1705 compose la serie di Dodici sonate a tre op. 1, prima raccolta che Vivaldi diede alle stampe. Nel 1708, invece, iniziò a collaborare con Francesco Santurini, impresario di un teatro minore di Venezia, il Sant’Angelo, dove si esibiva anche come primo violino. Nel 1713 Antonio Vivaldi succedette proprio al Santurini alla direzione del Sant’Angelo e si recò a Vicenza per mettere in scena la sua prima opera, l’Ottone in Villa.

LE QUATTRO STAGIONI

Foto dal profilo instagram @antonio._.vivaldi

Vivaldi viaggiò molto e, proprio nelle sue composizioni, raccontò dei paesaggi, della gente che incontrava lungo tutto il suo cammino. Ottenne il suo momento di massimo splendore con Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione, di cui fa parte il suo lavoro più celebre: Le quattro stagioni. Questa composizione, così come le altre, rappresenta l’essenza della musica vivaldiana, caratterizzata da innumerevoli descrizioni. L’intento del musicista è trascinare l’ascoltatore nel suo mondo, evidenziato da sonetti che precedono ogni stagione, e realizzato attraverso il sapiente e colorito impasto timbrico, con effetti bizzarri e inconsueti di imitazione della natura e di vigoria espressiva.

VIVALDI E GLI ALTRI MUSICISTI

antonio vivaldi
Foto dal profilo instagram @antonio_vivaldi_oficial

Vivaldi influenzò molti compositori dell’epoca e, ancora oggi, il suo nome riecheggia nei teatri. Haendel, Leclair e soprattutto Bach gli devono gran parte della loro iniziazione alle forme più perfette della musica strumentale.
Bach, inoltre, ha trascritto ben nove concerti di Vivaldi, sei adattati al clavicembalo, uno per quattro clavicembali e due per organo. La musica vivaldiana, dunque, fa da sfondo a numerose composizioni del passato, ma risuona anche nel presente. L’impegno e la passione di Vivaldi dovrebbero essere modello per tutti coloro che fanno della musica il loro stile di vita.

Elena Calabrese

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