Sorolla il pittore della luce risplende nelle celebrazioni per il centenario

Sorolla il pittore della luce risplende nelle celebrazioni per il centenario

SPAGNA – Il pittore spagnolo Joaquìn Sorolla noto come il maestro della luce moriva 100 anni fa. L’anno scorso a Milano Palazzo Reale ha ospitato per la prima volta in Italia l’esposizione monografica  dedicata a lui e  al suo percorso artistico completo. In patria il Museo Sorolla e la Fondazione Museo Sorolla hanno preparato un ricco programma culturale per la commemorazione del centenario della morte di Joaquín Sorolla y Bastida che si terrà per tutto il 2023 e il 2024.

Eventi in programma

Il programma delle celebrazioni del centenario della morte di Sorolla  prevede una serie di iniziative di grande pregio e interesse.  In primo luogo La Fondazione e il Museo Sorolla hanno deciso di presentare al pubblico la mostra temporanea Sorolla Origini ancora visibile fino al 19 marzo 2023,  che ripercorre gli inizi dell’artista valenciano. Invece la mostra Sorolla è morto, Viva Sorolla!  in programma dal 24 gennaio al 25 giugno 2023 rende omaggio al pittore documentando gli ultimi anni della sua vita e l’impatto che ha avuto, sulla cultura del tempo, la sua scomparsa avvenuta il 10 agosto del 1923. Non è tutto.

Anche Madrid celebra Sorolla con due appuntamenti.  A Palazzo Reale dal 17 febbraio al 30 giugno 2023 una mostra immersiva che combina i quadri con ricreazioni digitali, realtà virtuale ed esperienze sensoriali attraverso la luce, il colore e il movimento. Il Museo del Prado si occupa invece di un altro aspetto non meno importante della produzione di Sorolla, quello del ritratto e presenta un’ampia  selezione dei ritratti realizzati dal pittore, visibile fino al 18 giugno 2023.

Il pittore della luce

Joaquìn Sorolla nasce a Valencia nel 1863. Rimane orfano all’età di due anni e sarà adottato insieme alla sorella dalla zia materna e da suo marito. Talento precocissimo nel 1881 viene accolto dall’Accademia di Belle Arti di Valencia e nel 1883 espone già le sue prime tele. Il suo percorso artistico è già costellato di successi. Vince una medaglia d’oro all’Esposizione Nazionale nel 1884 e si aggiudica una borsa di studio che lo porta a studiare a Roma.

Clotilde la sua musa

Come ogni artista che si rispetti anche Sorolla ha la sua musa. E’ Clotilde Garcia del Castillo ritratta a più riprese nelle sue opere e che sposa nel 1888. Non molti sanno che la coppia ha passato un periodo ad Assisi che conferma il legame da lui avuto con l’Italia fondamentale per la sua formazione. La sua pittura in origine influenzata dal realismo sociale si caratterizza con il tempo per la predilezione per tematiche marine dove il suo talento di pittore della luce poteva esprimersi al meglio. A questo proposito ci possono aiutare le parole di Consuelo Luca de Tena una delle curatrici della mostra a Milano che nel catalogo scrive

La famosa tela del pittore Sorolla durante l’esposizione a Milano

È curioso che Sorolla sia diventato noto come il pittore della luce, dato che, ai suoi tempi, l’interesse per la luce era un denominatore comune a tutti i pittori, anche se lui fu probabilmente l’unico ad accettare la sfida posta dalla luce violenta del Levante spagnolo con il sole a picco e in piena estate… Lo stesso Monet dirà del valenciano che era un gaudente della luce

Certo questo è un tratto che condivide con gli impressionisti: la tecnica della pittura dal vero, en plein air, con la giustapposizione dei colori non mescolati. A differenza degli impressionisti, però, Sorolla amava servirsi di disegni preparatori, bozzetti, schizzi che davano corpo alle figure. Acclamato, benvoluto, celebrato ancora in vita come il più grande pittore vivente al mondo Sorolla merita un approfondito e sincero riconoscimento e uno spazio adeguato accanto ai grandi maestri di fine ottocento  primi novecento. Viva Sorolla!

Anna Maria Di Francesco
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