Due donne per un principe: il tributo a Lady Diana in The Crown

Due donne per un principe: il tributo a Lady Diana in The Crown

MONDO – In occasione dei 60 anni di Lady Diana, analizziamo nel dettaglio la quarta stagione di The Crown che evidenzia uno dei periodi più controversi della Corona dorata anglosassone senza risparmiarne critiche feroci. 

Punto chiave della quarta stagione è il dualismo tra donne che si scontrano: la Regina e il primo ministro che si scontrano politicamente, e poi abbiamo due donne che si scontrano per le attenzioni di un principe. Ed è qui che viene introdotto il personaggio che tutti aspettavamo: Diana in The Crown è interpretata da Emma Corrin, una promettente attrice con una grande somiglianza fisica con la compianta principessa.

Il rapporto difficile tra Carlo, Diana Spencer è il fulcro della narrazione di tutti gli eventi, così come lo sarà anche la presenza di Camilla, uno dei motivi che lo condurrà al fallimento, come la storia a malincuore ci racconta. Nonostante alcune parti di certo romanzate, è realtà come la figura di Camilla per Carlo sia sempre stata importante, nonostante fosse marito e padre.

Di grande impatto, particolarmente accurata e forse profetica è la scena del fidanzamento, forse la più importante della stagione. In quella nota intervista, dove il fidanzamento era stato appena annunciato, vengono poste delle domande alla nuova coppia di fidanzati: mentre Diana si proclama innamorata, Carlo ribatte con la famosa gelida frase “Qualsiasi cosa significhi”. Questa frase sin da allora era un chiaro segnale che forse non doveva essere sottovalutato.

L’OMAGGIO A LADY DIANA IN THE CROWN

Lady Diana in The Crown

Nel corso di questa stagione il lavoro fatto in The Crown è spettacolare: tutto sembra così reale da poterlo rivivere, una caratteristica distintiva di The Crown sin dagli esordi, che innalza il suo valore. Episodi di un impatto enorme a livello visivo, comunicativo ed emotivo.

In particolare, lo styling intorno al personaggio della principessa Diana è incredibile, dai suoi abiti più iconici fino a quel suo timido arrossire nelle occasioni ufficiali.

Un vero tributo a Lady D in tutte le sue sfaccettature, donandoci una Diana non esente da difetti. Così abbiamo davanti anche il lato più recondito di Diana, quello più nascosto e appositamente represso: da una parte i suoi disturbi alimentari, la sua condizione psicofisica e la solitudine, la gelosia e le decisioni sbagliate. Dall’altro lato si vede una madre, dedita ai bisognosi, amata alla follia dal popolo. Questo amore che forse le ha creato più problemi che vantaggi, ha creato però il suo mito incontrastato che rivive ancora oggi.

LA CORONA DALLE SFUMATURE DORATE

Lady Diana in The Crown
Emma Corrin è Lady Diana in The Crown

“Inquieto giace il capo che porta la corona.” Re Enrico IV d’Inghilterra, nella seconda parte dell’omonima opera di Shakespeare.

La corona è la protagonista indiscussa dell’intera serie: amata da tutti, odiata da chi la indossa, non è solo un cimelio che rappresenta la potenza del sovrano: tutte quelle sfumature di colore che noi rapportiamo spesso all’oro è inquietudine, è sacrificio, impegno per la vita. La corona non è solo un oggetto, è molto di più: è un peso che molti sovrani avrebbero voluto evitare, ma a cui non hanno potuto più rinunciare. Sin dall’antichità, è il simbolo di confine tra terreno e divino, tra uomini e cielo. Di grande impatto è la sigla della serie, dove vediamo scintillare la corona, sezionata in tutti i suoi lati dorati per poi comporsi nella sua forma finale.

Mentre piangi tuo padre, dovrai piangere anche qualcun altro. Elisabetta Mountbatten. Perché adesso è stata sostituita da un’altra persona: la Regina Elisabetta. Le due Elisabetta saranno sempre in conflitto tra loro. Il fatto è che la Corona deve vincere. Deve sempre vincere.”

L’EREDITA’ DI THE CROWN: CONSIDERAZIONI FINALI SULLA SERIE NETFLIX

Lady Diana in The Crown

La serie è riuscita nel difficile compito di farci interessare ad una storia che fondamentalmente già conosciamo, esponendo i loro leader per quel che sono: esseri umani fragili, reduci non solo da trionfi ma anche da disfatte pubbliche e personali, ben lontani dai quei sfavilllanti colori dorati della Corona.

La quarta stagione di The Crown scorre decisa, a ritmo serrato in ogni episodio, complici i molti eventi storici da raccontare. Ci avviciniamo sempre di più agli anni contemporanei e sicuramente quei ricordi che abbiamo nel nostro cuore aiuta ad appassionarci ulteriormente.

La critica feroce alla Corona non è mai stata tanto intensa, sempre molto sottile, cercando di dare valore all’aspetto emotivo della famiglia reale. La storia viene narrata con enorme cura e precisione delle situazioni culminanti della vita della regina e non solo, offrendoci spaccati di vita un po’ romanzati nel dialogo, ma veri nella loro integrità e nudità.

Possiamo affermare sia una delle produzioni Netflix più riuscite. Tutto è in perfetto equilibrio: cast, regia, musiche, fotografia. The Crown è di sicuro da consigliare, una serie che appassiona e sa reinventarsi ed arricchirsi, con grande precisione dal punto di vista storico.

 

Valentina Biafore

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