Elisa: torna a Sanremo una grande voce femminile

Elisa: torna a Sanremo una grande voce femminile

MONDO – Elisa è assente dal 2001 dal palco del Festival di Sanremo. Ci torna per annunciare l’uscita del nuovo album. O forse sei tu è il singolo che presenterà fra pochi giorni all’interno della manifestazione canora.

Il prossimo 18 febbraio è prevista l’uscita di Ritorno al futuro, l’undicesimo album in studio di Elisa. Il progetto sarà composto da due parti, una in italiano e l’altra in inglese. Ha venduto oltre sei milioni di dischi riscuotendo successo in tutto il mondo, dall’Europa al Nord America, all’Asia. Ha vinto nove dischi d’oro, quarantaquattro dischi di platino e un disco di diamante. Una voce che ci fa stare bene, pulita, Elisa a Sanremo ha vinto con Luce, tramonti a nord est. Ha vinto un MTV Europe Music Award ed ha avuto l’onore di essere scelta come interprete dal maestro Ennio Morricone per il brano Ancora qui, colonna sonora del film di Tarantino Django Unchained.

ELISA: DA MONFALCONE AL MONDO

Foto da: radiomargherita.it

L’estremo Nord Est italiano è una zona di frontiera: caserme dismesse, terreni agricoli, buon vino, cantine dove ci si trova con stufe e strumenti per tentare di scappare da quel freddo. A soli 19 anni, Elisa in compagnia di un gruppo di amici storici, pubblica l’album d’esordio Pipes & Flowers. Una band di cui ancora fa parte suo marito Andrea Rigonat e con il quale ha avuto i suoi due figli Emma Cecile e Sebastian.

L’incontro con Caterina Caselli è uno dei più importanti, forse è quello che davvero gli ha permesso di lasciare Monfalcone ed iniziare a girare il mondo grazie alla sua splendida voce. Infatti, dopo aver firmato un contratto con la Sugar Music della Caselli, lascia l’Italia in direzione California. Lì studierà e lavorerà all’uscita dei suoi primi successi. Il primo album viene anticipato dall’uscita del singolo Sleeping in your hand. Sarà immediatamente un successo fortissimo che suonerà un po’ ovunque. Elisa ha dichiarato di avere chiamato il disco Pipes & Flowers data la sua passione per la Street Art e i graffiti, siccome era solita disegnare fiori (flowers) che spuntavano da tubi – pipes – tridimensionali.

Elisa in più occasioni ha giustificato la scelta di esprimersi principalmente in inglese dando diverse motivazioni. Ha detto che l’inglese è una lingua più musicale e facile rispetto all’italiano. In più è la lingua dei suoi idoli musicali, di quegli artisti che da sempre hanno ispirato la sua vena creativa. Ha anche detto che, all’inizio, cantare in inglese la faceva sentire più libera di esprimere i suoi pensieri in quanto i suoi genitori o parenti più stretti conoscevano solo l’italiano. Agli esordi è stata paragonata ad Alanis Morissette per lo stile vocale ed a Bjork per lo stile musicale. Con il tempo è diventata Elisa ed oggi tante ragazze sognano di essere paragonate a lei.

ELISA A SANREMO: PERCHE’ TORNARE DOVE TUTTO È INIZIATO?

Foto da: adnkronos.com

La vita degli artisti è tutto fuori che teoria, è sempre stato così. I visionari, gli scienziati, i pittori: ognuno di loro ha rotto gli schemi. Pensiamo a Galileo, al suo coraggio, a cosa deve aver significato andare contro il sistema tolemaico. Chi fa arte è un po’ questo, ha la voglia di esistere e di far capire agli altri che c’è una visione diversa.

Chi avrebbe mai immaginato il mondo degli ultimi due anni? C’è chi si è chiuso in camera, ha abbassato le tapparelle ed ha passato il tempo rimuginando. In molti hanno perso fede e coraggio e si sono fatti abbracciare da tenebre e sconforto. Elisa ama la musica, le serve a smuovere tutto quello che passa intorno a lei. Durante il lockdown le è servita ad immaginare quante belle cose avrebbe potuto tirar fuori da una situazione così allucinante. Ha usato, in un certo senso, l’isolamento forzato per immaginare e lavorare ininterrottamente all’album che uscirà dopo Sanremo. Nel suo profilo Instagram, annunciando il disco dice:

Il buio, il fuoco, il desiderio. La musica va uccisa per far sì che rinasca. Come quando arriva la tempesta, e con lei l’istinto di sopravvivenza scatenato da condizioni più pericolose. L’istinto, la risposta. La reazione. Torniamo lì dove tutto è iniziato, ho pensato. Abbiamo scritto la canzone per Sanremo in lockdown, nei giorni più bui dello scorso inverno, io credo, per reazione.

ANCORA QUI

Foto da: gossip.it

 

Una grandissima voce femminile torna nella città ligure, su quel palco pieno di fiori torna Elisa a Sanremo. Personalmente la ritengo fra le cinque interpreti migliori nella storia della musica leggera italiana. Per capire meglio quanto la voce sia unica analizziamo un pezzo che non è esattamente nato per lei, che non fa parte del suo mondo.

Parliamo di Ancora qui, del singolo che il maestro Morricone ha scritto per l’ultimo western di quel genio di Tarantino. Se ascoltate la canzone e tentate d’immaginarla interpretata da un’altra cantante, credo che facciate fatica. Elisa dona a quel pezzo una pulizia d’altri tempi, un taglio che può ricordare solo l’inimitabile Mina.

Un brano difficilissimo da cantare per le diverse profondità sonore che presenta, ma Elisa lo gestisce con una tranquillità disarmante. Le è stato chiesto cosa ha pensato quando ha ricevuto la chiamata di Morricone e lei ha risposto:

Non ci credevo. Ho coronato un sogno. Lavorare con lui è stato qualcosa di unico. Spero di essere stata all’altezza.

ELISA A SANREMO. LA COVER DEL VENERDI’: WHAT A FEELING

A Sanremo ognuno porta un pezzo che ritiene valido, che spera possa svettare in classifica ed avere successo di vendite e critica. Non è sempre così e spesso capitano flop di cui il web ancora parla dopo anni. Elisa non ha di questi problemi perché le sue canzoni sono sempre di altissima qualità. Detto questo rimane comunque intrigante la serata di venerdì, dove ogni concorrente – sia il papabile vincitore, che l’ultimo in classifica -, possono stupire presentando una cover.

Quest’anno venerdì 4 febbraio, durante la quarta serata, Elisa poterà una cover del brano What a feeling di Irene Cara. Questo singolo è diventato famoso per far parte della colonna sonora di Flashdance. Quel film operaio, ma pieno di speranze ed amore ha contraddistinto un’epoca. L’audizione di Alex, la sua bicicletta, quel casco da saldatore, il ballo e la musica unite dal desiderio di emergere attraverso il proprio talento.

Non sappiamo con che tipo di arrangiamento Elisa a Sanremo presenterà il pezzo. Possiamo solo immaginare sia uno dei momenti più alti della serata. Una voce potente come la sua, risulta perfetta per interpretare una canzone che incita a dare la carica. Sarà sicuramente un bel momento, adatto all’ennesimo anno iniziato da tutti con paura. Elisa comunicherà con forza come non ci si deve arrendere e affrontare di petto ciò che appare difficile.

ELISA A SANREMO MA SOPRATTUTTO NEL SOCIALE

Foto da: musicaest.it

Il terremoto in Abruzzo è stato uno dei grandissimi schiaffi che ci ha tirato la natura. Le immagini dell’Aquila e dei paesi limitrofi hanno fatto il giro del mondo. Quando capitano catastrofi del genere, spesso i primi a dare una mano sono gli artisti. La sensibilità di molti di loro viene fuori con forza: Elisa è fra questi. Ci fa piacere ricordare che abbia partecipato alla registrazione del singolo Domani voluto da Jovanotti e Giuliano Sangiorgi al quale hanno aderito moltissime voci italiane. Un pezzo forte e pieno di significati e spinta nel quale la voce di Elisa spicca per timbro e chiarezza.

È stata anche una delle madrine del concerto Amiche per l’Abruzzo insieme a Laura Pausini, Gianna Nannini, Fiorella Mannoia e Giorgia. Un progetto nato da queste cinque strepitose voci femminili, un girl power che ha devoluto ogni incasso alla Regione Abruzzo. Fra l’altro, il DVD uscito il 22 giugno del 2010 è ancora in commercio.

Il 12 ottobre 2009 si è conclusa un’asta benefica nella quale si vendeva un diario in cui Elisa ha annotato pensieri relativi alla gravidanza e al nuovo album. L’oggetto è stato acquistato per la somma di 2937 euro, che sono stati devoluti alla ONLUS di Gorizia, Il Focolare. Attendiamo Elisa a Sanremo fra pochi giorni, curiosi di ascoltare O forse sei tu: il pezzo che molti segnalano già come favorito.

Francesco Danti

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