Robert Doisneau la mostra di fotografia all’Ara Pacis

Robert Doisneau la mostra di fotografia all’Ara Pacis

ROMA – La fotografia di Robert Doisneau in  mostra fino al 4 settembre 2022 al Museo dell’Ara Pacis a Roma. La retrospettiva è a cura di Gabriel Bauret. L’iniziativa è promossa e prodotta da Roma Culture Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali. Partecipano al progetto anche Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Silvana Editoriale. Organizzazione di Zètema. Radio partner Dimensione Suono Soft.

Robert Doisneau

Robert Doisneau e Il bacio dell’Hotel de Ville e le altre fotografie

Esistono fotografie mitiche che appartengono all’immaginario di ognuno di noi. Immagini che hanno segnato eventi storici, immortalato personaggi  o semplicemente ci hanno fatto sognare. La fotografia di Robert Doisneau dei due giovani che si baciano nell’indifferenza dei passanti davanti all’Hotel de Ville a Parigi è di certo una di quelle. Questa e altre 130 stampe in bianco e nero appartenenti alla collezione Atelier Robert Doisneau a Montrouge  sono esposte nelle sale del museo dell’Ara Pacis.

mostra Doisneau

Il percorso della mostra di fotografia di Robert Doisneau è diviso in 11 sezioni tematiche 

Scattate tra gli anni 30 e 60 le fotografie selezionate compongono un mosaico di situazioni, luoghi e personaggi che hanno ispirato l’artista , grande esponente della fotografia umanista. Inoltre si è scelto di raggrupparle per temi con relativa indicazione del periodo storico. Per questo è anche  possibile seguire un itinerario personale in base alle proprie preferenze.

Come guardare le fotografie

La chiave di lettura delle fotografie ce la offre lo stesso Doisneau  quando afferma di preferire le fotografie aperte. Il suo intento come fotografo è di offrire allo spettatore solo un pretesto dal quale partire per liberare l’immaginazione e continuare il racconto. Con le sue stesse parole : una specie di trampolino del sogno. Sebbene la retrospettiva racchiuda lavori realizzati su commissione o in base a scelte personali, includendo opere celebri ed altre meno note, tutti ci restituiscono però la personalità di un fotografo appassionato, mai distante piuttosto partecipe ed empatico.

Le sezioni della mostra di fotografia di Robert Doisneau

Concierges

1945-1953- Dopo la guerra e fino alla metà degli anni cinquanta, Doisneau lavora per la rivista Vogue che pubblica, su sua proposta, queste insolite immagini dedicate ai portinai di Parigi. A suo dire rappresentano la vera essenza della città.

Enfances

1934-1956 – I bambini , in modo particolare quelli della periferia urbana, appaiono fin dall’inizio come soggetti di Doisneau. Le parole del fotografo Claude Nori ci guidano alla visione di questi scatti: la macchina fotografica inquadra i bambini dall’alto .. da un punto di vista al tempo stesso paterno, protettivo e complice.

Occupation e Liberation

1940-1944- Proprio nel momento in cui Robert Doisneau raggiunge l’agognato status di fotografo indipendente arriva la tragedia della guerra e dell’Occupazione a spegnere il suo entusiasmo. La vita durante il conflitto è dura da sopportare. A causa di questo smette di fotografare finché l’obiettivo della sua macchina fotografica non potrà finalmente tornare ad inquadrare la vita e in modo particolare la gioia e l’euforia della Liberazione.

L’Après guerre

1945-1953- il fotografo ritrae volti e persone che diventano simbolo della rinascita e ipotesi di futuro.

Le monde du Travail

1935-1950- Gli inizi come fotografo per Doisneau sono nel reparto pubblicitario della Renault dove lavora per cinque anni. Anni di apprendistato  particolarmente formativi che il fotografo ha voluto ricordare con queste parole: Sono sempre riconoscente alle officine Renault [..] Là, tra le scintille di polvere di magnesio, ho imparato a conoscere il mondo di coloro che si svegliano presto.

Le Théatre de la rue

1945-1954- Se il lavoro presso le officine Renault è stato importante, è però la strada la sua vera maestra.  Autenticità, fascino, verità albergano qui e sono anche i fondamenti della corrente fotografica umanista  tra cui troviamo anche Henri Cartier Bresson. I fotografi umanisti privilegiano l’individuo colto nella vita quotidiana e cercano di ritrarlo nella sua naturalezza. Eppure non sono mancate delle critiche soprattutto a proposito della celebre foto del bacio. I due protagonisti erano infatti degli attori, ingaggiati dallo stesso fotografo a cui era stato commissionato un reportage su Parigi e l’amore. Infatti non era possibile vedere spesso, a quell’epoca,  persone scambiarsi effusioni in pubblico. I figuranti girano per Parigi baciandosi con naturalezza e spontaneità, mentre passano davanti a diversi luoghi simbolo della città, fino allo scatto perfetto davanti all’Hotel de Ville.

mostra Doisneau

Scènes d’intérieur

1943-1970- Scene d’interni popolari con  situazioni a volte commoventi a volte ridicole  Lo storico della fotografia francese Jean Claude Lemagny dice che Doisneau conosce bene  il senso dell’umorismo della vecchia classe operaia, la cui saggezza si basa proprio nel non prendersi troppo sul serio.

Mode et mondanités

1950-1952- Dall’incontro con il giornalista di Vogue Edmonde Charles Roux, nascono alcune fotografie di modelle, grandi balli e celebri matrimoni. Di questo periodo non restano molte fotografie a dimostrazione dello scarso interesse del fotografo verso questo campo.

Portraits

1942-1961- Una parte meno nota dell’opera del reporter francese è dedicata alla serie di ritratti, spesso su commissione, di grandi personaggi della cultura, dello spettacolo e dell’arte internazionale come  Pablo Picasso, Alberto Giacometti, Yves Montand, Jean Cocteau, Jean Dubuffet.

Une certaine idée du bonheur

1945-1961 In queste foto il desiderio di ritrarre un mondo ideale dove  le persone erano gentili e dove potevo trovare la tenerezza che desideravo ricevere.

Bistrots

1948-1957- Doisneau con il  poeta Robert Giraud  gira per la periferia di Parigi alla scoperta dei bistrots e della sua umanità .

ingresso mostra Doisneau
ingresso mostra Doisneau

Museo dell’Ara Pacis, Spazio espositivo

Orario

Dal 28 maggio al 4 settembre 2022
Tutti i giorni 9.30-19.30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Biglietto d’ingresso

SOLO MOSTRA Robert Doisneau
Intero € 11,00
Ridotto € 9,00
Speciale scuola € 4,00 ad alunno (ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni, prenotazione e preacquisto, obbligatorio, esclusivamente allo 060608)
Speciale Famiglie € 22,00 (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni, prenotazione esclusivamente allo 060608)

La mostra non rientra nelle gratuità della prima domenica del mese.

Per maggiori dettagli consultare la pagina Biglietti e videoguide

Informazioni

La mostra è accessibile ad adulti e ragazzi con disabilità

Accessibilità

Da sottolineare la mostra è accessibile alle persone con disabilità visiva grazie alla collaborazione con il Museo Tattile statale Omero.  Per il pubblico dei non udenti sono previste visite gratuite, guidate dagli interpreti della Lingua dei Segni Italiana.

    

Anna Maria Di Francesco

Leave a Reply

Your email address will not be published.