MILANO – Legacy, mostra in programma dal 24 marzo al 25 giugno 2023, ripercorre l’opera di Helmut Newton in oltre 250 scatti.
Helmut Newton in Legacy a Palazzo Reale fino al 25 giugno, una delle più vaste rassegne antologiche dedicate alla sua visionaria arte fotografica.
Di Helmut Newton (1920 – 2004) abbiamo scritto tanto, anche se non è mai abbastanza per un maestro della fotografia come lui.

La mostra Legacy è ideata e realizzata in occasione della celebrazione, slittata a causa della pandemia, del centesimo anniversario della sua nascita.

La curatela di Legacy, che ha condotto a una minuziosa selezione di fotografie, riviste, documenti e video, è affidata a Denis Curti, storico della fotografia e a Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation di Berlino.

La retrospettiva illustra, in un percorso chiaro e visivamente potente, i momenti salienti della carriera artistica di Newton, definitosi “un voyeur professionista”.

La cronologia dell’opera newtoniana è cadenzata chiaramente in decenni, che contengono tematiche e fasi produttive ben differenziate tra loro e suddivise, essenzialmente, in tre nette macroaree: fotografia di moda, nudo e ritratto.

Le donne sono molto più forti degli uomini in qualsiasi situazione, afferma Newton. E infatti, le donne che ritrae, spesso all’interno di dittici in cui vengono fotografate prima con i loro abiti e poi nude, ostentano grande fierezza e sicurezza.
I corpi ritratti si stagliano, più spesso, su sfondi netti, minimalisti o in forte contrasto.

Mentre ciascuno degli scatti di moda rappresenta un momento senza inizio né fine, così come li definisce lo stesso Newton.

Legacy svela anche contenuti poco noti al pubblico, ovvero Polaroid, materiali speciali e di archivio così come video, capaci di illustrare, come un dietro le quinte, il flusso creativo e le fonti di ispirazione dell’artista.

La carriera anticonvenzionale di Newton spazia dalle collaborazioni con le riviste di moda Vogue, Queen ed Elle e con maestri della moda come Saint Laurent e Lagerfeld, Chanel e Dolce & Gabbana, ai ritratti più eminentemente artistici, come quello di Kiefer e di Versace.

Lo stile visionario di Newton è un connubio vincente di eleganza e di voyeurismo, così come di seduzione e di inaspettato umorismo. Uno stile influente e provocante capace di sfuggire a ogni tentativo di categorizzazione, grazie alla potenza del proprio anticonformismo e al miracolo della propria bellezza.
“Legacy” Helmut Newton
fino al 25 giugno
Palazzo Reale
Piazza del Duomo 12, Milano
Foto in homepage:
Machine Age, Thierry Mugler, American Vogue, Monte Carlo 1995
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Trovo sia difficile e allo stesso tempo banale soffermarmi a descrivere con qualche aggettivo Helmut Newton. Ha rivoluzionato la fotografia e il ruolo della donna negli scatti. Più osservo le sue opere e maggiori sono gli stimoli che percepisco, dettagli che si colgono, emozioni che si provano. Il suo voyeurismo lo vedo riflesso in una rivendicazione del nudo, del corpo della donna, di quanto può essere viva.
È una fusione di aspetti diversi e contrastanti, di seduzione e paura, di fierezza e timore, che è in grado di sconvolgere gli animi.
Mi ha colpito in particolare la serie “Naked and Dressed” del 1981 dove ritrae, in foto accoppiate, le modelle prima con i loro abiti e poi nude, mantenendo la stessa posizione nei due scatti contrapposti. È una visione innovativa, celebrativa e allo stesso tempo umoristica. Ti porta a considerare inizialmente le due immagini per analogia e in seguito ti catapulta verso la foto di nudo, con fierezza e orgoglio.
Ha esplorato il potere e la sessualità, rappresentandoli in maniera audace e complessa. Ha sfidato le norme sociali, catturando immagini che esplorano il desiderio, la dominazione e la sottomissione. Le sue fotografie hanno sottolineato il ruolo della sessualità come componente essenziale dell’identità umana e hanno stimolato discussioni sul potere e sulle dinamiche di genere.
I suoi scatti spesso mettono in luce l’interazione tra lo sguardo del fotografo e del soggetto, creando un senso di tensione e di osservazione intima.
Nella moda ha contribuito in modo significativo a rivoluzionarne la rappresentazione fotografica: ha introdotto uno stile audace e provocatorio. I suoi scatti erano spesso erotici, sensuali e stravaganti, sfidando le convenzioni della moda e spingendo i limiti del decoro. Allo stesso tempo ha trasmesso un senso di potere e individualità delle donne.
Altro aspetto fondamentale è la narrativa visiva delle sue fotografie. In esse si possono cogliere storie o riferimenti ad altri contesti, andando oltre la rappresentazione di soggetti stilizzati. Gli scatti sono ricchi di dettagli e simbolismi, invitando il fruitore a interrogarsi sul significato e l’intento dell’opera, in un flusso continuo. Ha trasformato la fotografia di moda in una forma d’art complessa e narrativa.
Guardando le fotografie di Newton si possono notare le sperimentazioni con luci, ombre e contrasti, per creare immagini forti e drammatiche. Ha spesso utilizzato la pellicola in bianco e nero, conferendo alle sue opere un aspetto classico ed elegante. Tutto ciò ha contribuito a rendere il suo stile unico e a mio parere a deliziarci con la sua visione onirica.