L’ingegneria più famosa del mondo: la nostra!

L’ingegneria più famosa del mondo: la nostra!

ITALIA – Questa storia non è molto conosciuta ma merita certamente di essere raccontata, perché un tempo, non troppo lontano, eravamo il Paese con l’ingegneria più famosa al mondo, e non eravamo famosi per leccornie e scandali.

La Guerra

Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’Italia era un paese distrutto. Una guerra di territorio ci aveva devastato, eppure l’agire operoso di tutti ci ha permesso di ripartire e raggiungere alte mete oggi impensabili. Proprio oggi però la tecnologia e il know how ci permetterebbero di fare davvero tutto siamo invece immobili.

Finita la guerra l’Italia è un Paese da ricucire, in particolare ponti e strade sono andati distrutti e gli ingegneri sono chiamati alla ricostruzione: in poco tempo si ripristinano le vie di comunicazione e si avviano progetti epocali.

Foto MyWhere Palazzo dello Sport di Pier Luigi Nervi
Foto MyWhere Palazzo dello Sport di Pier Luigi Nervi

L’Autosole

L’autostrada Milano-Napoli, ad esempio, costruita tra il 1956 e il 1964, quasi 800 chilometri di autostrada e più di 400 ponti costruiti in solo otto anni valicando gli Appennini: è l’autostrada del Sole. L’autosole attraversa il Bel Paese e lo impreziosisce di una serie magnifica di ponti costruiti dai più bravi ingegneri del tempo. Solo per citarne alcuni Riccardo Morandi e Silvano Zorzi, che utilizzano il nostro materiale, di cui l’Italia è ricca: il cemento.

La storia dell’Autostrada del Sole è davvero incredibile e viene celebrata in tutto il mondo. Infatti, nel 1964 al Moma di New York la mostra Twentieth Century Engineering celebra l’ingegneria mondiale e il saper fare italiano. Le nostre opere sono, per numero, al secondo posto solo dopo gli Stati Uniti, che però è milioni di volte più grande dell’Italia. In mostra ci sono i ponti dell’Autostrada del Sole, le dighe di Claudio Marcello e le opere costruite da Pier Luigi Nervi per le Olimpiadi di Roma del 1960, le prime ad essere trasmesse in televisione.

NERVI PALAZZETTO DELLO SPORT foto MyWhere©

Nervi e le Olimpiadi romane

Tutti, quindi, hanno visto la cupola del Palazzo dello Sport di Pier Luigi Nervi a Roma che, come un’aureola, avvolge Cassius Clay mentre riceve la medaglia d’oro sul ring e consacrano alla storia anche Nervi che diventa l’ingegnere più famoso al mondo e si trova a lavorare anche con grandi esponenti dell’architettura come Giò Ponti.

Ma non solo per il Palazzo, ma anche per il Palazzetto dello sport. La cupola del Palazzetto misura 60 metri di diametro ed è stata costruita come un puzzle 3D di 1620 pezzi. Inoltre, proprio in questi giorni, è oggetto di un restyling per farla tornare ai fasti delle Olimpiadi e restituirla alla cittadinanza.

NERVI PALAZZETTO DELLO SPORT foto MyWhere©

Dopo il successo, il declino

Raggiunto però l’apice del successo della Scuola Italiana di Ingegneria, quando eravamo l’ingegneria più famosa del mondo, tutto cambia nel 1963 con il disastro della diga del Vajont. In quell’occasione l’ingegnere non ha più operato per la società, ma si è fatto piegare dagli interessi personali, non è più l’ingegnere in divisa che opera per il bene comune.

Inoltre, la fine del boom economico è vicina. Come già disse Aldo Moro, il 12 novembre 1964, in occasione dell’inaugurazione dell’Autosole, è tempo di “tirare la cinghia”. É stato il tempo della scomparsa degli ingegneri come quello della “scomparsa delle lucciole” di pasoliniana memoria.

Ed oggi?

Non dobbiamo dimenticare che, ciò nonostante, nel periodo peggiore della nostra storia siamo stati in grado di diventare, in poco tempo, il Paese con gli ingegneri più famosi del mondo. Quindi oggi, a seguito del nefasto periodo appena trascorso, possiamo fare altrettanto.

Per approfondimenti: http://www.sixxi.eu/

NERVI PALAZZETTO DELLO SPORT foto MyWhere©

 

Testo di Matteo Ocone.
Tutte le immagini interne all’articolo sono foto MyWhere© scattate al MAXXI di Roma

 

In homepage il Palazzo dello Sport di Pier Luigi Nervi a Roma

Autore MyWhere

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