ROMA – Fino al 20 novembre all’Auditorium Conciliazione è possibile vedere la mostra I Favolosi anni 60 e 70 a Milano. Oltre 30 opere esposte per ricostruire una stagione straordinaria di grande vitalità espressiva e creatività coincidente con gli anni del cosiddetto miracolo economico che riporta l’Italia tra i primi paesi industriali in Europa.

Anni magici
Gli anni sessanta e settanta saranno ricordati come un periodo incredibilmente fertile dal punto di vista della produzione delle avanguardie artistiche attive in quel periodo. Il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro, ente promotore della mostra, ricorda quanto la Milano di quegli anni fosse più strettamente a contatto con le suggestioni provenienti dall’Europa, soprattutto Francia, Belgio e Inghilterra.
Differenze con la scuola romana
Gli artisti della scuola romana (Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa, Renato Mambor) invece si confrontavano con i movimenti artistici d’oltreoceano, la Pop Art americana per esempio. Conseguenza forse dello speciale rapporto che Roma aveva instaurato con l’America grazie al Cinema e a Cinecittà che aveva attirato molti cineasti e produzioni statunitensi trasformando di fatto la capitale in una Hollywood sul Tevere.

Le opere che qui presentiamo sono un compendio delle varie correnti dell’epoca, dallo spazialismo al nuclearismo, strizzando l’occhio al Nouveau Réalisme e subendo anche l’influsso delle nuove forme di comunicazione di quel periodo (pubblicità e cinema su tutte). Tra i meravigliosi artisti esposti in mostra, molti dei quali erano miei amici, una menzione speciale la dedico ad Ugo Nespolo, che con eccezionale eclettismo seppe interpretare tutte le suggestioni dell’epoca dandone una sua personalissima visione. Ecco perché mi piace pensare che il multiverso di cui oggi tanto si parla non è in realtà nulla di nuovo

In mostra
Per consentire una migliore fruizione del percorso espositivo, la mostra è divisa in quattro sezioni. La prima sezione Arte, Materia e Spazio Verso Lo Zero comprende le opere di Vincenzo Agnetti, Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Paolo Scheggi, Michele Zaza. Gli artisti presenti nella seconda sezione Nouveau Réalisme tra Italia e Francia sono Arman, Piero Manzoni, Mimmo Rotella, Daniel Spoerri. La terza sezione Nuclearismo e Astrazioni raggruppa Roberto Crippa, Sergio Dangelo, Gianni Dova, Emilio Scanavino. Nell’ultima sezione Nei Mondi della Nuova Comunicazione troviamo Valerio Adami, Enrico Baj, Lucio del Pezzo, Bruno Di Bello, Ugo Nespolo, Fabrizio Plessi, Sergio Sarri, Emilio Tadini. Inoltre per l’ occasione Gangemi editore ha pubblicato un catalogo con testi del Prof. Emmanuele Emanuele, Enrico Lombardi, Lorenzo Canova, Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti.

Info
Auditorium della Conciliazione, Piazza Pia 1, 00193 Roma
Ingresso gratuito

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