Roma Arte in Nuvola, inaugurata l’edizione 2023

Roma Arte in Nuvola, inaugurata l’edizione 2023

ROMA – Ha aperto i battenti Roma Arte in Nuvola con la partecipazione di tantissimi artisti e oltre 150 gallerie. L’evento espositivo di tre giorni, dal 24 al 26 novembre, alla Nuvola di Fuksas vedrà grandi mostre, installazioni e performance in un’offerta artistica poliedrica. L’obiettivo della fiera è quello di dar voce a tutte le discipline e di intercettare la migliore proposta espositiva dell’intero panorama nazionale ed internazionale.

Roma Arte in Nuvola torna dal 24 al 26 novembre  nella Capitale. La grande Fiera internazionale di Arte moderna e contemporanea, ideata e diretta da Alessandro Nicosia e prodotta da C.O.R. con la direzione artistica di Adriana Polveroni e con la consulenza di Valentina Ciarallo.

Forte degli oltre 36.000 visitatori che hanno decretato il grande successo della seconda edizione, “Roma Arte in Nuvola” si impone sulla scena nazionale ed internazionale come una delle principali fiere di settore. Vede i suoi punti di forza non solo nella qualità delle gallerie partecipanti ma anche nell’offerta artistica poliedrica. Offerta in grado di coinvolgere tutte le discipline – dalla pittura alle installazioni, dalla scultura alle performance, dalla video arte alla digital art fino alla street art – nonché di intercettare l’interesse del grande pubblico, giovani ed appassionati.

Pedro Reyes Ciclomóvil, 2007 Photo Luis Do Rosario, Courtesy Fondazione MAXXI

La grandezza dell’evento

Con oltre 150 gallerie partecipanti, nazionali ed estere, “Roma Arte in Nuvola” consolida il proprio ruolo di manifestazione di grande richiamo. Non solo per gli espositori provenienti da numerose città del Mezzogiorno ma dall’intero territorio nazionale, con una crescente presenza delle gallerie del Nord. Rispetto alle due passate edizioni, aumenta anche il numero delle gallerie internazionali. Da Londra a Parigi, da Barcellona a Knokke, da Dubai a Tel Aviv fino a New York ed Osaka.

Un’offerta espositiva completa e di alto profilo che, anche quest’anno, caratterizza gli oltre 14.000 metri quadri di spazio espositivo. Metri suddivisi fra arte moderna e contemporanea, creando un dialogo che rappresenta una straordinaria proposta integrata fra le diverse espressioni artistiche.

Joana Vasconcelos, Caldi abbracci , 2022, Courtesy Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea

Dopo aver ospitato Israele nella prima edizione e l’Ucraina nella seconda, la Fiera ha scelto di consolidare la propria vocazione internazionale ospitando, quest’anno, l’Australia come Paese straniero presentando un’offerta espositiva contemporanea che trova nell’arte aborigena la propria vocazione, dando vita ad un’interessante proposta artistica.

Il padiglione ospiterà la mostra d’arte aborigena “Threads and Lands. Dunque pittura, scultura, lavorazione del legno e arazzi compongono una collezione dinamica. La narrazione curatoriale di quest’ultima si ispira alla materialità fisica delle opere d’arte e ai processi di creazione. Tra gli artisti ospitati Witjiti George, Nyunmiti Burton, Yaritji Heffernan e Zaachariaha Fielding.

Chi è coinvolto in Roma Arte in Nuvola?

Fiore all’occhiello dell’edizione 2023 è la partecipazione attiva del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Cultura con una serie di iniziative mirate.

In anteprima assoluta, sono esposte a Roma 40 opere della Collezione Farnesina. Presenti artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Afro, Agostino Iacurci e Tomaso Binga.

Matteo Basilé Ophelia, 2023 Photo and video 4K, Courtesy NM Contemporary

Uniti sotto il payoff  “Il MiC per Roma Arte in Nuvola”, partecipano attivamente alla Fiera, per la prima volta, diverse istituzioni museali e culturali afferenti al Ministero della Cultura: dal MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, presente con due opere centrali della propria Collezione, Senza titolo (Triplo igloo) di Mario Merz e Ciclomóvil di Pedro Reyes, al Museo delle Civiltà partecipe con diversi artisti fra cui Victor Fotso Nyie e la sua opera in ceramica Suivre ses Reves, dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea che espone Nero bianco nero (1955), opera iconica di Alberto Burri fino all’Archivio Luce Cinecittà che presenta due postazioni/installazioni site specific; al piano terra, una presentazione di cinegiornali dedicati alle grandi mostre degli anni Sessanta, mentre al secondo piano una rassegna di film prodotti dall’Archivio e dedicati all’arte contemporanea.

Non finisce qui

Significativa la partecipazione della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC con un’isola informativa digitale che presenterà le numerose attività legate alla promozione e al sostegno delle arti visive e dell’architettura contemporanee, nonché delle imprese culturali e creative e degli interventi di rigenerazione urbana. Sarà anche l’occasione per approfondire gli avvisi pubblici e i progetti nei diversi settori di competenza. Occasione anche per conoscere alcuni strumenti quali le piattaforme web realizzate dalla DGCC che raccolgono censimenti e mappature delle varie forme di arte e di architettura contemporanea.

Clara Brörmann,“TORSO 10”, 2022, Olio su tela, 50×69 cm Courtesy of the artist and Federica Schiavo Gallery. Ph. Andrea Rossetti

Presente anche Roma Capitale, con la mostra La Città delle Donne, che prende corpo dalla metafora di felliniana memoria. Questa si struttura in un suggestivo percorso visivo elaborato sul corpo della donna nella considerazione di un rapporto che quasi non distingue più il valore semantico del corpo della donna con quello stesso della città di Roma.

Nuovi progetti

Tra i numerosi progetti speciali (fra installazioni, talk e performance) una grande mostra dedicata ad Alighiero Boetti. Uno dei principali protagonisti del gruppo dell’Arte Povera, nonché degli artisti italiani più apprezzati del secondo Novecento, realizzata in collaborazione con la Galleria Tornabuoni Arte. È un omaggio all’artista, di cui nel 2024 si celebreranno i trent’anni dalla scomparsa. La mostra include una selezione di trenta lavori su carta, espressione delle diverse fasi dell’artista. Da “Senza Titolo”, emblematico del passaggio tra la fase poverista e quella concettuale, si prosegue con i “Lavori Postali” e le loro permutazioni matematiche, fino ad arrivare alle cosiddette “Biro” e ai “Fregi”.

Agostino Bonalumi, Rosso, 2013, Tela estroflessa e acrilico, 70 x 90 cm, Courtesy Mazzoleni

Non solo gallerie quindi ma anche un ricco programma di Talk, ospitati al piano Nuvola in cui tornano a confrontarsi voci diverse. Voci sia italiane che internazionali – fra artisti, curatori, collezionisti e direttori di musei – sui grandi temi del contemporaneo.

Saranno assegnati dei premi nell’ambito della fiera a testimonianza della grande attenzione nei confronti della cura e dell’originalità. Originalità con cui le gallerie allestiscono i propri stand, riconoscendone la professionalità e la capacità di reinventare la propria proposta. Un’ulteriore dimostrazione dell’alto riconoscimento che Roma Arte in Nuvola manifesta nei confronti delle gallerie, da sempre i primi interlocutori di una fiera.

MyWhere Vincenzo Marsiglia
Hololens2 opera di Vincenzo Marsiglia. Foto in gentile concessione dell’artista

Alla Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea Roma Arte in Nuvola, Vincenzo Marsiglia presenta l’installazione “Map (Star) the World Cloud”, un anfiteatro multisensoriale che trasporta il visitatore nel cuore di una moderna agorà, grazie all’uso di Hololens2 digitali. Un’opera d’arte digitale per creare movimento, curiosità e condivisione, guidati da una scultura posta al centro dell’anfiteatro e che il visitatore potrà mappare, osservando dettagli impercettibili grazie alla tecnologia.

 

In homepage foto MyWhere© dell’edizione 2023 inaugurata ieri di Roma Arte in Nuvola 

Per ulteriori informazioni visitare il sito Roma Arte in Nuvola

Fabiola Cinque

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