MONDO – Le storiche immagini in Tv della cerimonia funebre del Papa Emerito Benedetto XVI celebrata da Papa Francesco hanno acceso in me il ricordo di altre immagini, quelle di due emblematici film d’autore che hanno raccontato a modo loro la singolarità della vicenda delle dimissioni di un papa e della conseguente circostanza di avere contemporaneamente due Papi.
Se Cinema è vedere ciò che lo sguardo umano non riesce a fare, prevedere ciò che non è ancora avvenuto o interpretare fatti reali fornendo ipotetiche soluzioni narrative a ciò che difficilmente potremmo conoscere, allora i due film che sto per illustrare sono indiscutibilmente Cinema. La vicenda delle dimissioni del Papa e della contemporaneità di due Papi ha trovato posto infatti nell’immaginario di Nanni Moretti e Fernando Mereilles.
Habemus Papam 2011
Il film di Nanni Moretti del 2011 inizia immaginando il Conclave dei Cardinali riunirsi per eleggere il nuovo Papa. Minuti di trepidante attesa, attimi di silenzio sospeso rotto dal rumore dei pensieri dei convenuti tutti imploranti di non essere eletti. Alla fine però la scelta cade sul nome del Cardinale Melville (Michel Piccoli). Tutto è pronto per il rituale annuncio. Il Protodiacono si affaccia alla finestra e sta per annunciare il nome del Papa, ma qualcosa non va. Il Papa esita. Il balcone che affaccia su Piazza S. Pietro resta vuoto con i tendaggi e i paramenti rossi e bianchi gonfiati dal vento nel silenzio attonito della folla riunitasi nella piazza. E’ l’immagine forte e simbolica di un’assenza carica di significati. Il senso di inadeguatezza verso un compito, un ruolo che sente di non poter assolvere lo porterà poi alla rinuncia pubblica. Il film di Moretti profetizza ciò che due anni dopo avverrà.
La Storia
L’11 febbraio del 2013 infatti Benedetto XVI eletto Pontefice nel 2005 annuncia al mondo le sue dimissioni. Il 13 marzo del 2013 il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, argentino, viene eletto Papa al quinto scrutinio. La Chiesa si trova nell’inedita situazione di avere due Papi, un Papa in carica, Francesco e un Papa Emerito.

I due Papi 2019
Il film del brasiliano Fernando Mereilles del 2019 si ispira ai fatti veri fin qui esposti ed è basato sull’opera teatrale di Anthony McCarten. I nomi non sono di finzione, siamo di fronte a Papa Benedetto XVI e al Cardinale Jorge Mario Bergoglio non ancora diventato Papa, anche se nell’immagine iniziale del Conclave, seguito alla morte di Giovanni Paolo II, si pone Bergoglio tra i favoriti a succedergli. La Chiesa si trova in un momento non facile necessita di una riforma, ma si preferisce la via della conservazione e il Cardinale Joseph Ratzinger viene eletto Papa. Comincia il papato di Benedetto XVI. Anche in questo caso come nel film di Moretti la regia indugia sulla rigida procedura del Conclave. I cardinali riuniti non possono comunicare con l’esterno se non attraverso la famosa fumata nera o bianca a seconda dell’esito negativo o positivo. Abbiamo qui forse la possibile risposta del perché i Cardinali di Habemus Papam ripetevano a se stessi Non scegliere me, Non scegliere me, qui infatti il regista fa dire a Bergoglio che Essere Papa è come essere un martire.
L’incontro tra verità e finzione
Benedetto XVI e il Cardinale Bergoglio sono nel film i due volti di una stessa fede. L’uno incarna la dottrina, il dogma, l’intransigenza l’altro il cambiamento e la conciliazione. Mescolando realtà e interpretazioni libere e autoriali di ciò che potrebbe essere accaduto, Mereilles pone al centro del film l’incontro tra il Papa e il Cardinale nella residenza estiva di Castel Gandolfo. I due si confrontano su temi religiosi, sulla vocazione, sulla crisi della Chiesa, gli scandali, ma anche sulle reciproche passioni il calcio, la musica. Ne scaturisce un ritratto intenso, toccante e verosimile anche grazie all’interpretazione straordinaria di Anthony Hopkins (Benedetto XVI) e Jonathan Pryce (Cardinale Bergoglio) entrambi candidati all’Oscar per la migliore interpretazione. In coda al film vediamo anche immagini reali di repertorio di Papa Francesco e del Papa Emerito dimissionario in un commovente e amichevole saluto. Due Papi che hanno segnato la storia del XXI secolo.

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