Yuri Gagarin, 62 anni fa il primo uomo nello spazio

Yuri Gagarin, 62 anni fa il primo uomo nello spazio

ACCADE OGGI – Il 12 aprile del 1961, Yuri Gagarin entra nella storia, diventando il primo uomo nello spazio.

Il 12 aprile 1961, l’agenzia Tass (Agenzia telegrafica dell’Unione Sovietica) annuncia che l’Unione Sovietica ha lanciato il primo uomo nello spazio. Si tratta del maggiore dell’aeronautica Jurij Alekseevič Gagarin di 27 anni.

Un evento storico dalla portata eccezionale, unico, che ha rappresentato il punto di svolta in questo campo. Ma come vi si arriva e chi era Jurij Gagarin?

Scopriamo insieme!

IL CONTESTO STORICO CHE HA PORTATO IL PRIMO UOMO NELLO SPAZIO

Siamo negli anni ’60.

Le tensioni post-belliche tra i due paesi più potenti dell’epoca, Stati Uniti e Unione Sovietica hanno portato allo scoppio della Guerra Fredda. Entrambe vogliono dimostrare solo una cosa: la loro superiorità rispetto all’altro.

La corsa allo spazio viene scandita da ragioni prettamente militari. Nel corso della storia è sempre stato così in qualsiasi campo, nessuna eccezione.

Per capire come siamo arrivati al 12 aprile 1961, bisogna fare un passo indietro fino al 1957.

Nell’agosto di quell’anno, partendo da studi tedeschi (avete presente il famoso missile V2?), i sovietici riuscirono a far volare l’R-7, ovvero quello che sarebbe diventato il primo missile balistico intercontinentale operativo.

Passano due mesi e il 4 ottobre è il giorno del primo satellite lanciato in orbita grazie proprio all’R-7. Lo Sputinik 1. Si trattava del coronamento di un programma iniziato nel 1948. Questo strumento, potenziale arma di spionaggio, comincia a spaventare gli USA che si trovano in terribile ritardo.

Devono correre ai ripari.

Così, sotto la presidenza Eisenhower, ovviamente sempre per ragioni militari, nasce la NASA (National Aeronautics and Space Administration). L’obiettivo è solo uno: essere migliore dei russi. Come farlo? Tentando di inviare per primi un uomo nello spazio.

Ma l’Unione Sovietica è in vantaggio e lo rimane per molti anni.

IL PRIMO UOMO NELLO SPAZIO: JURIJ ALEKSEEVIC GAGARIN

L’Unione Sovietica si prepara a lanciare il primo uomo nello spazio. Il programma, infatti, va avanti collaudando la capsula Vostok che dovrebbe ospitare gli astronauti.

I primi essere viventi a sperimentare il viaggio in orbita sono dei poveri cagnolini, alcuni dei quali non faranno mai ritorno.

Il programma subisce un rallentamento il 24 ottobre del 1960. Durante i test del missile intercontinentale R-16, un prototipo esplode sulla rampa di lancio causando la morte di 200 persone tra cui alcuni dei più importanti scienziati russi impegnati nel progetto spaziale. L’evento sarà ricordato come La Catastrofe di Nedelin.

Tuttavia, si va avanti.

Vengono selezionati 20 candidati per il programma e tra questi c’è anche Gagarin, tenente di 27 anni. Si fa strada fino a essere tra i sei aspiranti cosmonauti che avrebbero preso parte al processo di preparazione al futuro volo orbitale. Alla fine viene scelto lui come protagonista della missione.

VOSTOK 1 – 12 aprile 1961

Siamo ormai al 12 aprile 1961. Il giorno X.

Alcuni minuti prima di entrare nella navicella Gagarin disse:

Cari amici, conosciuti e sconosciuti a me, concittadini e persone di tutti i paesi e continenti! In pochi minuti una potente astronave mi porterà nelle distanti distese dello spazio. Cosa posso dirvi in questi ultimi minuti prima dell’inizio? Tutta la mia vita sembra essere condensata in un momento meraviglioso. Tutto ciò che ho sperimentato e fatto finora è stato in preparazione di questo momento.

Comincia così la più grande avventura dell’uomo e, nel corso dei 108 minuti totali di durata della missione, Vostok 1 completa un’orbita terrestre raggiungendo un’altitudine di 327 km.

Gagarin non perde mai conoscenza, né durante il viaggio di andata né al rientro fase di rientro atmosferico, quando il pilota sperimenta una forza g fino a 8 volte superiore a quella terrestre.

Vostok 1 non monta, però, razzi frenanti o paracadute per rallentare il rientro. Così a circa 7 km dalla superficie terrestre, Gagarin viene espulso dal veicolo spaziale per essere paracadutato a terra.

Questa notizia viene tenuta segreta per paura del mancato riconoscimento da parte della FAI (Fédération Aéronautique Internationale) del primato appena conseguito.

Infatti, la Federazione aveva stabilito che per convalidare il primato di volo di un uomo nello spazio, l’atterraggio sarebbe dovuto avvenire assieme alla navicella.

Nonostante questo cavillo, Gagarin è comunque riconosciuto come il primo essere umano a viaggiare nello spazio.

UN EROE SOVIETICO

Gagarin viene nominato Eroe dell’Unione Sovietica e decorato con l’Ordine di Lenin.

Godette subito di fama internazionale e comincia a viaggiare in tutto il mondo promuovendo la sua impresa per ben due anni.

Incontra re, presidenti, politici, scienziati, artisti e musicisti. Ma Gagarin non tornerà mai nello spazio, soprattutto in seguito al disastro della missione sovietica Soyuz 1.

Gagarin diventa un simbolo troppo importante per rischiare di essere messo in pericolo. Tuttavia gli viene concesso di pilotare dei caccia. Peggior decisione non può essere presa: perde, infatti, la vita durante in un semplice volo di esercitazione, nonostante le decine teorie del complotto.

Ma il suo nome è inciso per sempre nella storia. Da eroe.

Francesco Frosini

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