Retegui-Italia, amore a prima vista: l’italo argentino stupisce in Nazionale

Retegui-Italia, amore a prima vista: l’italo argentino stupisce in Nazionale

ITALIA – Nelle due gare di qualificazione al prossimo campionato europeo è nato un nuovo bomber nella Nazionale italiana. Vista la penuria in attacco, il CT Roberto Mancini ha deciso di puntare su Mateo Retegui. Scopriamo la storia dell’attaccante italo argentino.

Retegui-Italia per ora si è mostrato essere un binomio vincente. C’era una volta una Nazionale italiana che nel proprio parco attaccanti annoverava calciatori del calibro di Vieri, Inzaghi, Toni, Gilardino se vogliamo parlare di punte pure. Totti, Del Piero, Baggio e tanti altri se intendiamo giocatori dallo spiccato senso offensivo. Nel 2023, con alle spalle la terza mancata qualificazione ad un Mondiale, la situazione in attacco è disastrosa. Immobile non si è mai rivelato all’altezza così come chi ha tentato invano di prendere il suo posto. 

Roberto Mancini, CT Italia

Proprio per questo. il CT Roberto Mancini, ha dovuto pescare un giovane attaccante dall’altra parte del mondo, precisamente dall’Argentina. Il nome nuovo del calcio italiano è Mateo Retegui, attaccante praticamente sconosciuto al grande pubblico italiano, ma che in terra argentina conoscono molto bene.

Il bomber in prestito al Tigre ma di proprietà del Boca Juniors, ha impiegato meno di un’ora per lasciare il segno nella partita d’esordio contro l’Inghilterra, insaccando il gol della speranza azzurra. La seconda rete non si è fatta attendere. Infatti il timbro numero 2 Retegui con l’Italia lo mette alla sua seconda presenza contro il Malta. Ma andiamo per gradi. 

Le origini di Mateo Retegui

Nato e cresciuto a San Fernando Mateo Retegui ha sempre vissuto in simbiosi con il gol seppur in due campi diversi. Si perché, oltre a praticare il calcio, lo sport di famiglia in assoluto era l’hockey su prato. Il papà Carlos José era il CT della Nazionale argentina di hockey su prato che ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio del 2016. Inoltre il padre ha vinto anche il mondiale del 2010 con la nazionale femminile di hockey su prato. In quella squadra non era presente sua madre María Grandoli, che nel 1993 aveva vinto il mondiale giovanile a Terrasa. Mentre sua sorella Micaela ha conquistato l’argento olimpico alle Olimpiadi estive 2020. Insomma un vizio di famiglia.

Retegui al Boca Juniors foto instagram
Retegui al Boca Juniors

Mateo però a 9 anni è già nel mondo del calcio ed entra nel settore giovanile del River Plate. Nelle giovanili dei Millonarios, il classe 1999 gioca da centrocampista e con il passare del tempo trova sempre meno spazio vista la concorrenza di un fresco campione del mondo come Exequiel Palacios e così nel 2014 decide di lasciare il River e dedicarsi solo allo sport col bastone.

La svolta e il ritorno al calcio

Passano appena due anni ed ecco la sliding doors. Nell’estate del 2016, mentre giocava con alcuni amici sulle spiagge di Pinamar, lo vede Diego Mazzilli, uno scout del Boca Juniors. L’osservatore gli propone di entrare nelle giovanili del club azul y oro. Dal Monumental alla Bombonera a parametro zero, da centrocampista ad attaccante. In meno di un anno l’allora tecnico Guillermo Barros Schelotto lo chiama per allenarsi con i grandi. Il 14 novembre 2018 lo ha fatto esordire in Liga Profesional al posto di un certo Carlitos Tévez nel finale di un match contro il Patronato. Intanto, Retegui aveva scelto di seguire la sua passione per il calcio e di mettere da parte l’hockey, nonostante la nazionale giovanile lo volesse convocare per i Giochi Panamericani e il Mondiale.

L’interessamento di Totti a Retegui

Purtroppo per Retegui  la prima avventura al Boca Juniors non va per il meglio. L’attaccante è chiuso da Dario Benedetto e dall’Apache. Viene dunque spedito in prestito all’Estudiantes dove fa 5 gol in 29 presenze con il Pincha del presidente Veron, di cui uno decisivo segnato nel Clásico contro il Gimnasia allenato da Maradona. In quel periodo, un romano qualunque si interessa a lui: Francesco Totti, in veste di procuratore, lo convince ad entrare nella sua scuderia di assistiti. 

Retegui in merito rivelò a Tyc Sports: “Ero a casa e mi hanno chiamato dall’agenzia per dirmi che Francesco voleva parlarmi e incontrarmi, il giorno dopo abbiamo fatto una videochiamata con lui. È un orgoglio e un’enorme gioia che una persona importante come lui si accorga di me, ed è stato qualcosa di molto bello. Sono felice che sia il mio procuratore. Sapeva tutto della mia famiglia, anche che mia sorella giocava a hockey. Sapeva persino come giocava. Mi seguiva da un po’, un paio di mesi fa ho attirato la sua attenzione”.

L’esplosione al Tigre

Nel 2020 Retegui passa ancora in prestito stavolta al Tallares dove segna 7 gol in 61 partite. Gol che non sono bastati al Boca Juniors per decidere di puntare su di lui. Nel 2022 è arrivata la terza esperienza in prestito, stavolta più vicino a casa: al Tigre. Nella squadra allenata da El Gigoló Diego Martinez, Retegui sigla 27 gol in 47 presenze. Numeri e prestazioni che hanno permesso al Tigre di qualificarsi alla Copa Sudamericana 2023. Il Boca ha accettato di prolungare il prestito anche per questa stagione, nella quale ha già segnato 7 gol in 9 giornate. Dal 2020 a oggi, nessuno ha segnato di più alle 5 grandi d’Argentina. Ben 10 reti spartite tra Boca, River, Racing, Independiente e San Lorenzo. 

L’inizio dell’era Retegui – Italia

Proprio queste grandi prestazioni in Argentina hanno attirato l’attenzione dell’attento Roberto Mancini. Vista la deludente situazione degli attaccanti italiani il CT ha deciso di dare una chance a Retegui dotato di passaporto italiani. Il ragazzo di San Fernando parte addirittura da titolare al debutto alle qualificazioni di Euro 2024. Nella gara del Maradona, stadio dedicato ad una leggenda argentina tra l’altro, Retegui si trova di fronte l’Inghilterra. Un’armata inarrestabile di calciatori europei con enorme esperienza internazionale contro cui l’italo argentino dovrà misurarsi per la prima volta avendo lui giocato sempre e solo in terra argentina.

Non è stata una partita semplice per Retegui con l’Italia.  Il centravanti del Tigre è impalpabile per tutta la prima frazione. Maguire e compagni lo sovrastano in più occasioni, e ad occhio nudo è evidente che manchi completamente l’alchimia con i compagni di reparto considerando la pressoché inesistente confidenza. Attorno all’ora di gioco all’improvviso un lampo. Pellegrini innesca Retegui con un assist illuminante e l’argentino batte Pickford a tu per tu. Da lì la serata degli azzurri cambia. L’Inghilterra resiste all’assedio azzurro, ma va detto che il gol di Retegui ha svegliato gli uomini di Mancini.

Dopo la sconfitta degli azzurri al Diego Armando Maradona di Napoli l’italo-argentino si è ripetuto a Ta’ Qali, nel match con Malta. Ha segnato grazie ad un bel colpo di testa sugli sviluppi di un angolo, battuto da Tonali che risveglia un’Italia in difficoltà fin dai primissimi minuti. Puoi vedere qui gli highlights della gara.

Retegui-Italia: prove per il futuro

Tornato al Tigre, nel suo club argentino, Retegui ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TYC Sports. Ecco quanto detto: “È stato qualcosa di unico, bellissimo. Per me è stato motivo di orgoglio, sono molto felice. Sono grato a Roberto Mancini e ai miei compagni perché mi hanno aiutato a essere sempre focalizzato e presente. Mi hanno dato l’opportunità di giocare così”.

Mateo Retegui Italia foto Instagram
Retegui, Italia

Il bomber italo argentino prosegue: Mancini mi ha dato l’opportunità e poi la fiducia per poter giocare le due partite da titolare. Sono riuscito a trasformarmi nella prima. Non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo, ma nella seconda partita abbiamo trovato la vittoria e sono riuscito a segnare ancora, quindi sono grato a tutti e felice di questo successo. È stata la prima volta ho visto i miei compagni i in nazionale ma mi hanno trattato bene. Mi hanno dato fiducia, mi hanno aiutato, sono andato per imparare e vedere come andava tutto. Torno nutrito di calcio e voglio continuare a migliorare e imparare. Voglio davvero essere di nuovo lì in Nazionale, spero di tornarci presto”.

Insomma, con un futuro tutto da scrivere, all’età 23 anni, Mateo Retegui potrebbe essere la speranza dell’attacco del calcio italiano. Il ragazzo di San Fernando, che viste le attenzioni dei club europei, non sembrerebbe destinato a rimanere in Argentina per molto, è pronto a scrivere la storia della Nazionale Italiana.

Stefano Gentili

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