ITALIA – Oggi, Renato Pozzetto compie ottantatré anni. Approfittiamo dell’occasione per festeggiare uno dei Re della comicità italiana, per ringraziarlo di tutti i sorrisi che è riuscito a strappare al pubblico italiano in quasi cinquant’anni di carriera: dal duo comico Cochi e Renato, ai film più celebri, fino ad oggi.
Buon compleanno Renato Pozzetto! Le origini, il Duo Cochi e Renato e l’inizio della carriera
Nato il 14 luglio 1940 sotto il segno del cancro a Laveno – Mombello, in provincia di Varese, ma milanese d’adozione, Renato Pozzetto ha iniziato la sua lunghissima carriera proprio nel capoluogo lombardo, circa cinquant’anni fa.
Le sue prime apparizioni avvennero in compagnia dell’amico e collega Cochi Ponzoni, anche lui lombardo DOC.
Insieme a Cochi, nacque il duo storico e iniziarono i primi cabaret al Cab64 di Milano.
Con il tempo, gli spettacoli divennero sempre più richiesti, il pubblico aumentava e i lavori televisivi non si fecero attendere molto.
Scoperti da Enzo Jannacci, infatti, approdarono poco dopo su Rai1, esordendo a Canzonissima nel 1974.
La Vita l’é Bela!
Tutti ricordano la canzone per la quale Cochi e Renato sono passati alla storia.
E la vita, la vita: un vero e proprio elogio alla vita e alla felicità, nonostante i periodi di difficoltà che tutti noi dobbiamo affrontare prima o poi.
Riconoscibilissimo già dalle prime note, il brano ha il potere di trasformare l’atmosfera, spargendo allegria e spensieratezza per qualche minuto.
Anche le nuovissime generazioni si sono avvicinate a questo originalissimo duo comico, grazie ad una recente pubblicità che diede largo spazio alla canzone, a distanza di più di quarantacinque anni.
Un cult senza tempo, insomma, che rimarrà per sempre attuale, nel ricordare quanto ogni singolo minuto sia prezioso, se vissuto con leggerezza e il sorriso sulle labbra.
Cochi e Renato hanno sfornato altri capolavori e album, a distanza di pochissimi anni, come: La Gallina, L’Inquilino, Libé Libé Là, e l’interpretazione di Come Porti i Capelli Bella Bionda.
I primi lavori cinematografici di Renato Pozzetto: l’esordio in RAI nel 1974, il successo degli anni ’80 e i premi
Cochi e Renato sono sempre rimasti ottimi amici, anche dopo essersi divisi a causa dei vari impegni cinematografici.
Molte sono state le reunion in occasioni importanti come gli anniversari delle loro carriere, oltre alle comparse televisive e le interviste.
L’ultima, in modo particolare, è stata seguita da milioni di telespettatori, quando Cochi e Renato vennero ospitati da Fabio Fazio a Che Tempo che Fa nel 2019 e regalarono al pubblico proprio un’interpretazione live di Come Porti i Capelli Bella Bionda.
Ecco il video dell’esibizione (consigliatissima), per chi se la fosse persa e il link alla puntata integrale su Rai Play.
Ma passando alla vera e propria attività cinematografica di Renato Pozzetto, ripercorriamo dall’inizio, tutti i più grandi successi del comico che divenne attore.
Come dicevamo poco sopra, alcuni dei suoi lavori (anzi capolavori), sono diventati veri e propri cult.
E, anche se inizialmente vennero giudicati dalla critica con leggerezza, come semplici commedie, in poco tempo il pubblico si è ritrovato al 100% nei personaggi interpretati da Renato Pozzetto.
Il primissimo film al quale partecipò fu Per Amare Ofelia (1974).
Proprio grazie alla pellicola appena citata, Pozzetto venne subito consacrato come rivelazione della comicità italiana.
Lo stesso film, infatti, gli permise di vincere il David di Donatello nel 1975.
Nel frattempo, le espressioni facciali, i modi di fare teneri e un po’ goffi e l’accento milanese sono diventati la sua firma riconoscibilissima, sempre più richiesta dalla RAI.
E questo era solo l’inizio della lunga carriera di Renato Pozzetto.
A Per Amare Ofelia, infatti, seguirono numerosi successi realizzati per sia per il grande che per il piccolo schermo.
Renato Pozzetto incontrerà lungo la sua strada, l’apice della carriera negli anni ’80, grazie a pellicole indimenticabili, trasmesse ancora oggi da diversi canali televisivi, a distanza di quarant’anni.
Alcuni esempi sono Il Ragazzo di Campagna (1984), La Patata Bollente (1979), Sono Fotogenico (1980), 7 Chili in 7 Giorni (1986), Ricky e Barabba (1992) a fianco a niente meno che l’amico e regista Christian De Sica, e tanti altri.
La scena dell’appartamento: Mamma, mi sono sistemato!
Per quanto tutte le opere cinematografiche di Renato Pozzetto vennero ampiamente apprezzate, alcune scene sono letteralmente diventate iconiche.
La più celebre, è forse quella dell’appartamento, tratta da Il Ragazzo di Campagna.
Nel film, Renato Pozzetto è Artemio, il protagonista.
Un quarantenne proveniente dalla campagna milanese, che nel tentativo di intraprendere una nuova vita in città (Milano), andrà incontro a mille avventure e soprattutto disavventure.
Una di queste è perfettamente descritta nelle riprese in cui Artemio visita, insieme ad un agente immobiliare, il suo primo appartamento nel capoluogo.
L’appartamento, in realtà, è composto da una sola scomodissima camera, piena di angoli, mobili nascosti e incastrati nei muri, che, all’occorrenza, bastava aprire e poi richiudere una volta terminate le attività domestiche.
E da qui, la celebre citazione che Artemio rivolge al telefono all’anziana madre rimasta nella casa di famiglia tra i campi.
La frase, è anche divenuta recentemente virale su social network come Instagram e TikTok: “Mamma, mi sono sistemato. Abito in un bellissimo appartamento. Modernissimo, tutto pieno di angoli”
Anche questo film, inizialmente preso poco seriamente, si è rivelato un enorme successo tra il pubblico.
Tutti si rivedevano, almeno in parte, in Artemio, così preso dalle sfide quotidiane di una grande città come la Milano degli anni ’80, all’insegna del consumismo sfrenato, dove i valori come la semplicità e l’umiltà iniziavano a farsi meno.
Grazie a Il Ragazzo di Campagna, Renato Pozzetto ha scelto il modo migliore per raggiungere le case degli italiani e comunicare, in maniera spassosa e piacevole, quanto le nostre origini siano importanti.
Non bisogna mai dimenticare da dove si arriva, e nonostante la frenesia del lavoro, non c’è nulla che faccia bene al cuore quanto fermarsi un attimo e tornare a casa.
Per concludere: Renato Pozzetto, in poche parole
Tutte le pellicole sono unite da un unico filo conduttore.
Riuscire a trasporre perfettamente alcuni problemi quotidiani e piccoli spezzoni di vita in comicità, rendendo divertente anche la banalità delle abitudini.
Se, in una di queste calde notti d’estate il sonno tardasse ad arrivare, vi lasciamo qui il link alla filmografia completa di Renato Pozzetto.
Non può esserci altro modo di concludere l’articolo, se non con un grosso augurio di felice compleanno, TAAAC!
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