MONDO – L’estate è stata caratterizzata dall’uscita di due film importanti che hanno avuto il merito di riportare la gente nelle sale cinematografiche. Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christopher Nolan. Ecco le mie considerazioni.
Barbie-Oppenheimer il duello cinematografico dell’anno. Greta Gerwig vs Christopher Nolan. Non è imputabile a me la contrapposizione tra questi due film, diversi per contenuto e stile, eppure mi sento chiamata ad esprimere la mia opinione. Non richiesta, mi rendo conto .
Dopo aver visto entrambi i film il mio verdetto è Barbie. Un film intelligente, geniale e necessario.
Un film che è già entrato nella storia del cinema per varie ragioni. Intanto per essere il primo film diretto da una donna a sbancare il box office. Cosa che rende Margot Robbie produttrice oltre che attrice la figura più influente di Hollywood in questo momento.
Il potere delle donne finalmente riconosciuto
Questo significa a livello simbolico e pratico che verrà dato più spazio alle donne, che aumenterà la produzione di altri film con contenuti simili per eliminare gradualmente le differenze di genere e distruggere i cliché. Il successo al botteghino significa inoltre che milioni di persone hanno visto il film. Milioni di uomini e donne che avranno avuto modo di riflettere sugli stereotipi di genere, quelli che una società sessista vorrebbe far passare per normalità. Basterebbe questo, ma no. Il film è ben girato, ben scritto, ben interpretato, brillante, arguto. Fa riflettere, commuovere e indignare.
Questo è ciò che accade quando una regista si mette al servizio della storia che vuole raccontare.
Oppenheimer è l’opposto è quando una storia è al servizio di un regista che se ne serve per magnificare se stesso. Per la mia modestissima e forse irrilevante opinione il film non è riuscito. I fan di Nolan si sbracceranno per spiegare il significato celato nelle immagini pur bellissime della pellicola. E’ confuso, inutilmente lungo e pretenzioso. Mi potrebbero accusare, in quanto donna, di essere di parte nel preferire Barbie a Oppenheimer. Pazienza. In quanto donne da secoli siamo abituate a sopportare e superare ogni genere di pregiudizio.
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