BOLOGNA – La Fondazione Collegio Artistico Venturoli di Bologna aprirà le porte della mostra NEW SPACES | NEW ENTRIES. Tutto negli spazi appena rinnovati di via Centotrecento, sede del centro culturale.
New Spaces New Entries è la mostra temporanea al Collegio Venturoli. Fin dal (simbolico) 1088 l’Università di Bologna ha attirato con la sua fama universitaria studenti da ogni angolo d’Italia e d’Europa, e proprio come oggi anche nei secoli scorsi il problema impellente era l’alloggio.
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Per cui molte Nazioni realizzarono collegi, ostelli dove ospitare i propri connazionali venuti in trasferta a studiare a Bologna. Ed è così che nasce a metà del Cinquecento il Collegio Illirico Ungarico, per croati e magiari, che proprio qui forgiavano le basi della loro carriera futura. Fu l’imperatore d’Austria Giuseppe II che nel 1782 volle chiudere la secolare Istituzione. L’edificio passò al Terz’Ordine delle Carmelitane Scalzeche vennero poi sfrattate dalle soppressioni napoleoniche.
La storia
Dopo un lungo abbandono negli anni Venti dell’Ottocento trovò qui sede il Collegio Venturoli, voluto fortissimamente dal celebre architetto Angelo Venturoli, che desiderava offrire ai giovani bisognosi ma talentuosi in materie delle Belle Arti una possibilità di studio e di dimora. Fino al 1930, l’istituto funzionò come una vera e propria scuola privata di formazione artistica, dopodiché la funzione didattica lasciò il posto all’accoglienza di giovani artisti già iscritti alle scuole pubbliche ai quali veniva erogato un assegno mensile e un locale adibito ad atelier personale.
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Dal 1993 è diventato Fondazione per sviluppare in modo moderno gli scopi originari del Collegio. Selezionare con un concorso periodico giovani artisti da sostenere nel tempo con borse di studio e ospitalità.
Collegio Venturoli
Un’attività così lunga e continua, quasi 200 anni, ha generato un patrimonio di documenti e di opere d’arte rilevante che viene inoltre arricchito dalle donazioni dei giovani borsisti al termine della propria residenza artistica. Siamo in attesa di un Museo.
Il recente restauro degli spazi a piano terra, concentrando la gipsoteca antica, ha permesso di recuperare sale per mostre temporanee. Mostre dove fino all’8 dicembre sono esposte le opere degli ultimi “collegiali”: Barbara Baroncini, Irene Fenara, Giacomo Gresleri, Simona Paladino, Davide Trabucco. Sono lavori che testimoniano la loro individuale ricerca nel campo delle arti visive e dell’architettura.
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A breve saranno annunciati i nomi dei nuovi borsisti. Loro dall’autunno di quest’anno per i prossimi 5 anni potranno usufruire di uno studio d’artista all’interno del Collegio Venturoli.
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Il magnanimo benefattore Angelo, di nome e di fatto, Venturoli può ben essere felice. Felice che la sua lungimirante e generosa eredità continui con decisione e intelligenza a realizzare il suo progetto.
Info sito ufficiale Collegio Venturoli
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