Ottocento a Bologna: una grande riscoperta

Ottocento a Bologna: una grande riscoperta

BOLOGNA – La pittura bolognese dell’Ottocento gode in questo momento di chiara fama e ottima fortuna. Una sequenza di mostre, tutte dedicate a quel periodo, sta invadendo la città per la gioia dei visitatori sia locali, sia stranieri.

Partiamo da palazzo Fava, situato in via Manzoni n°2, aperta fino al 30 giugno 2024, è stata inaugurata da pochi giorni la mostra “Da Felice Giani a Luigi Serra”, l’Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. La mostra, ampiamente curata da Angelo Mazza, comprende 100 opere che rappresentano circa 30 artisti “spalmati” su 6 sezioni tematiche.
Si va quindi da Felice Giani a Pelagio Palagi, da Clemente Alberi a Piero Fancelli, da Antonio Basoli a Giacomo De Maria per arrivare a Luigi Busi, Alessandro Guardassoni, Giovanni Masotti e Luigi Serra. Interessante “perla” all’interno della mostra è l’esposizione di alcune opere della Manifattura Minghetti. Si tratta di meravigliose fruttiere di ceramica in forma di trofei, centritavola e monumentali candelabri decorati con vari motivi.
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Palazzo Fava. Mostra “L’Ottocento – Da Felice Giani a Luigi Serra” nelle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Foto Paolo Righi
La collezione originaria era composta di circa 900 pezzi, oggi ne sono rimasti 381. La Manifattura Minghetti riforniva anche le famiglie Pepoli ed Hercolani di Bologna e la famiglia Albicini di Forlì. Al visitatore della mostra consigliamo personalmente le opere di Basoli, Guardassoni e De Maria.
Mario De Maria, Museo Ottocento Bologna. Foto Roberta Capaldi.

Altri spazi espostivi a Bologna

Parallelamente a questa esposizione sono stati aperti altri spazi (uno dei più interessanti è il Collegio Venturoli in via Centotrecento). Soprattutto il Museo Ottocento Bologna (nuovo spazio aperto di recente) propone una rassegna molto ricca dedicata al pittore Mario De Maria (1852-1924) intitolata “Ombra cara”. La mostra comprende 70 opere provenienti da varie istituzioni e collezioni private, per far conoscere nel modo migliore questo pittore simbolista tra i fondatori della Biennale di Venezia. Le opere di De Maria a Venezia sono tutt’ora ospitate dalla sua fondazione, situata all’isola della Giudecca presso la Fondazione Tre Oci. Un auspicio quindi all’Ottocento bolognese di continuare in questo modo.
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Mario De Maria, Museo Ottocento Bologna. Foto Roberta Capaldi
Federico Grilli

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