Venezia 81 – Standing ovation alla Mostra del Cinema di Venezia con la proiezione del film fuori concorso “Beetlejuice Beetlejuice” di Tim Burton.
È partita l’edizione numero 81 della Mostra del Cinema di Venezia con la proiezione del film fuori concorso “Beetlejuice Beetlejuice” di Tim Burton, che ha raccolto una standing ovation di tre minuti da parte del pubblico.
Con un cast stellare composto da Michael Keaton, Winona Ryder, Monica Bellucci, Willem Dafoe, Catherine O’Hara, Jenna Ortega e Justin Theroux, il film ha conquistato i favori della critica.
Il 65enne regista americano con quest’opera sembra aver ritrovato il gusto scanzonato e divertito per il macabro, che lo ha reso celebre in film come “Edward mani di forbice”, “Ed Woods” e “Big Fish”.
“Negli ultimi anni ho perso fiducia nel mondo del cinema, sentivo di aver smarrito la mia anima, un po’ come Lydia nel film, il personaggio interpretato da Winona. Ogni tanto, invecchiando, ci si accorge che la propria vita ha preso una direzione diversa da quella che volevamo. Era davvero forte la voglia di tornare a fare quello che mi piace con le persone che amo”
ha dichiarato Burton, che ha voluto realizzare un giocoso, folle, scanzonato, grottesco, irriverente sequel del suo film cult uscito nel 1988. Lo ha fatto in parte facendo recitare gli stessi attori di 36 anni fa e inserendo gli amori di oggi (Monica Bellucci).
In Beetlejuce ritroviamo tre generazioni della famiglia Deetz che tornano nella loro vecchia casa nella piccola città di Winter River, nel Vermont. Stavolta è la figlia adolescente di Ryder, interpretata da Ortega, a scoprire il modello della città nascosto in soffitta, aprendo così nuovamente il portale per l’aldilà.
Lydia ha ancora il volto di Winona Ryder, nel ruolo della nonna Delia c’è sempre Catherine O’Hara, mentre la nipotina è affidata a Jenna Ortega diventata celebre con il personaggio di “Mercoledì”.
A innescare la trama sono questioni di cuore. Così comincia un viaggio scatenato ed esilarante che ruota intorno alla possibile coesistenza tra vivi e morti. Ancora una volta Tim Burton si affida all’immaginazione più sfrenata per combattere il conformismo, l’ipocrisia e l’omologazione, miscelando, come solo lui sa fare, paura e risate.
Una scoperta per i tanti ragazzi che al Lido hanno dormito accanto al red carpet per assicurarsi un posto in prima fila per la proiezione ufficiale.
“La Mostra è onorata e fiera di ospitare la prima mondiale di un’opera che è una sorprendente altalena di immaginazione creativa e trascinante ritmo allucinatorio”
aveva detto il direttore Alberto Barbera.
E nel film Burton ha voluto rendere omaggio anche al nostro paese e al regista Mario Bava, quando in una scena Lydia/Winona racconta alla figlia di aver conosciuto il padre a un festival di cinema dedicato proprio a lui e che “Operazione paura” è il loro film preferito.
“Ho sempre voluto realizzare un film horror in italiano e penso di averlo fatto. Sono fan delle opere di Mario Bava, Dario Argento. Non sono un regista italiano di horror ma mi piacerebbe”.
Anche la Bellucci conferma:
“Sì, Tim ama l’Italia e mi ha fatto vedere moltissimi film”.
Insomma l’umorismo macabro e l’inconfondibile stile visivo di Burton hanno saputo conquistare immediatamente il pubblico di Venezia.
Il film, che promette di essere un successo di pubblico, uscirà nelle sale cinematografiche a partire dal 5 settembre.
Tutte le Foto di Martina Dal Piano per MyWhere©
In homepage il CAST del Film di Tim Burton sul Red Carpet di Venezia 81 di Martina Dal Piano per MyWhere©
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