30 anni fa cadeva il Muro di Berlino. Le foto inedite di Massimo Golfieri

30 anni fa cadeva il Muro di Berlino. Le foto inedite di Massimo Golfieri

BOLOGNA – Fino al 28 novembre lo Studio Cenacchi (via Santo Stefano 63) ospita “Berlin, Brandenburger Tor 1989”, mostra fotografica di Massimo Golfieri che racconta con 40 immagini inedite i momenti fatali di uno degli eventi più importanti del secolo scorso.

Dai cassetti di un archivio ben custodito emerge il reportage fotografico di Massimo Golfieri su un evento simbolo della storia del Novecento, la fatidica riapertura della frontiera tra Est ed Ovest, l’agognato abbattimento della cortina di ferro che per 28 lunghi anni aveva diviso l’umanità occidentale, l’Europa, in due blocchi contrapposti.

Massimo Golfieri muro berlino mostra
Le proteste, giovanili e non solo, nel periodo antecedente alla caduta del muro immortalate da Massimo Golfieri

In una notte a Berlino nel 1961 i tedeschi filosovietici dell’Est costruirono il muro che tagliava in due la città separando violentemente famiglie, amici, lavoratori e gettando i berlinesi così straziati nella disperazione. Ma dal 9 novembre del 1989 i berlinesi dell’Est e dell’Ovest accorsero in massa verso il muro, eccitati ed euforici, increduli, piangendo di gioia, si abbracciarono e baciarono felici finalmente riuniti dopo quasi trent’anni di mancanza di libertà e di soprusi, violenze e terrore.

I MOMENTI FATALI DI BERLINO 1989 RACCONTATI DALLE FOTOGRAFIE DI GOLFIERI

Massimo Golfieri muro berlino mostra

Massimo Golfieri, artista fotografo imolese, quel novembre del 1989 fu testimone oculare della caduta del muro presso la Porta di Brandeburgo.

Quel giorno c’era tutta la città, l’emozione era forte nella luce già scarsa del primo pomeriggio. Rimasi colpito dai volti della gente che guardavano verso il muro come nell’attesa di un’apparizione, o magari della scomparsa di quel qualcosa che per lunghi anni li aveva divisi”.

Con la sua Nikon manuale, ovviamente analogica, scattò molte foto a quei visi bagnati e dallo sguardo ancora incredulo, e ora ce le mostra, presso la galleria Studio Cenacchi di Bologna, colorate a mano secondo l’antica arte del fotoritocco con i pigmenti all’albumina, quella che i pittorialisti usavano prima dell’avvento della fotografia a colori per rendere più poetiche le immagini, e più vicine alla pittura.

Massimo Golfieri muro berlino mostra

La memoria dell’Autore accarezza così ogni foto in bianco e nero con colori delicati ed profondamente evocativi. Emozioni forti e sentimenti intimi traspaiono dalle immagini. Con la distanza storica di oggi potremmo anche leggere in quei volti il timore verso un futuro imprevedibile. La maestria dello sguardo di Golfieri sta proprio nel aver saputo raccontare la felicità e l’inquietudine di un mondo diviso che si riunisce.

LE PAROLE DEL CURATORE JACOPO CENACCHI

Massimo Golfieri muro berlino mostra

Il curatore della mostra Jacopo Cenacchi ha notato con acume che “Golfieri sofferma il suo occhio sensibile sui festeggiamenti dei berlinesi finalmente e improvvisamente liberi, ma soprattutto sulle loro esistenze: vediamo una sorridente famiglia in una mitica automobile Trabant, improvvisati commercianti polacchi che vendono oggetti di ogni tipo per terra in mezzo al fango della Potsdamer Platz, giovanissimi e smarriti Vopos le terribili guardie della Germania dell’Est, il Muro, ormai mera struttura architettonica dopo esser stato confine invalicabile.

Infine, l’aspetto più importante, gli sguardi delle persone, turbati dall’enormità di ciò che intorno a loro si era appena compiuto e, non secondario, da ciò che di sconosciuto li aspettava”.

BERLIN, BRANDENBURGER TOR 1989: INFO UTILI

La mostra   Berlin, Brandenburger  Tor 1989 -Fotografie in bianco e nero con i colori della Memoria di Massimo Golfieri -resterà aperta fino al 28 novembre presso lo Studio Cenacchi via Santo Stefano 63 a Bologna

Berlin, Brandenburger Tor 1983

Berlin, Brandenburger Tor 1989

Silvia Camerini Maj

5 Responses to "30 anni fa cadeva il Muro di Berlino. Le foto inedite di Massimo Golfieri"

  1. Marisa   9 Novembre 2019 at 16:28

    Cero stata anche io. Mi ricordo le Trabant arrivate in massa da Berlino Est. Orrende e con un’odore insopportabile. Bel articolo. complimenti
    Marisa

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  2. giuliana   9 Novembre 2019 at 17:29

    Che immagini toccanti! il fotografo è riuscito a cogliere le emozioni di quei volti, così intensamente eloquenti. Sono stata a Berlino a marzo scorso e il “tour” relativo alla storia del muro è stata la cosa che più mi è rimasta impressa…Essere lì quel 9 novembre di 30 anni deve essere stata un’esperienza incredibile. Grazie Massimo. E grazie Silvia per il bell’articolo

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  3. Cinzia Fabiani   9 Novembre 2019 at 17:37

    Io ero una bambina quando guardai le immagini in tv e per molti anni a seguire mi è stato difficile comprendere anche se ne percepivo limportanza e soprattutto l’emozione negli occhi dei miei genitori

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  4. Claudio   9 Novembre 2019 at 17:41

    Ricordo, quando assistevo alle olimpiadi, la forza della DDR. E ogni volta mi spiegavano che era “solo una parte” della Germania… Incomprensibile

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  5. Lamberto Cantoni
    Lamberto Cantoni   14 Novembre 2019 at 08:33

    Non conoscevo Golfieri. Il suo reportage sulla caduta del muro mi pare notevole. Le Gestalt emozionali che fa percepire rendono le sue immagini penetranti più che documentariste. Andrò a vedere la mostre.

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