Come una storia d’amore: la Roma al femminile di Nadia Terranova

Come una storia d’amore: la Roma al femminile di Nadia Terranova

ITALIA – Come una storia d’amore raccoglie le esperienze, i pensieri e le riflessioni di donne della capitale, tutte accomunate dal fatto di essersi trasferite nella città anni prima, ognuna di loro con un rapporto differente con l’Urbe: c’è chi non cambierebbe mai città, chi non vede l’ora di lasciarsela alle spalle insieme ai ricordi, ferite ancora aperte, e chi vorrebbe trasferirsi senza riuscirci. 

Le protagoniste di Come una storia d’amore, serie di racconti edita da Giulio Perrone Editore, sono insoddisfatte, incapaci di essere felici e a questa carenza tutte reagiscono in modo differente: Paola spia la felicità degli altri su Facebook affezionandosi ad una perfetta estranea che inizia ad invidiare, per poi scoprire una triste realtà: la felicità della “Sconosciuta”, se veramente poteva definirsi tale, è stata temporanea.

La ragazza de Il primo giorno di scuola, invece, contrariamente a quanto pensa “M.”, l’uomo con cui comunica costantemente, è convinta che la felicità l’abbia schivata di proposito, e inizia un corso con l’unico obiettivo di studiare la felicità negli altri e capire cosa significhi questa parola.

Veronica, protagonista di Freezing, soffre di stress postraumatico e, a detta del suo psichiatra, è bloccata nei sentimenti, non è in grado di manifestarli. Malgrado questa diagnosi, però, riesce a sfogare le sue emozioni in un pianto liberatorio.

Una donna che spera e prova a cambiare le cose è quella descritta ne La lavanderia sbagliata: vorrebbe dare un indirizzo diverso alla propria vita e sogna lo stesso per Nilima, la titolare della lavanderia.

Ne L’ora di libertà il lettore si trova in compagnia di un’altra donna che vorrebbe abbandonare il suo ruolo di moglie e madre e la solita routine delle feste,  scappare via, ma anche lei rimanda. Tutto ciò che riesce a fare è concedersi un’ora di libertà, in perfetta solitudine.

Nadia Terranova, candidata al Premio Strega 2019 con Addio ai fantasmi, nel suo ultimo libro comunica la sofferenza di chi anela un cambiamento e non riesce ad attuarlo perchè bloccato dalle circostanze o dai propri limiti. L’autrice trasmette anche la forza di donne, come Teresa e Saba, reputate fragili dalla maggioranza, malate, forse anche “pazze”, e che invece mostrano una decisione e una forza inaspettate.

COME UNA STORIA D’AMORE: INTERVISTA ALL’AUTRICE NADIA TERRANOVA

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Nadia Terranova all’edizione 2019 del Premio Strega. Foto Mywhere

Come una storia d’amore ha il potere di toccare i sentimenti e non solo, sprona il lettore a cambiare il proprio punto di vista, ad andare oltre le apparenze: quella che sembra una donna malata sotto certi aspetti è più sana di chi le sta accanto e l’assiste; una persona burbera, a prima vista inavvicinabile, può rivelarsi generosa, ed una debole, coraggiosa.

Abbiamo chiesto all’autrice di toglierci qualche curiosità a proposito dei suoi racconti.

 

Come una storia d’amore scava nel profondo dell’animo delle protagoniste: è una lettura densa di emozioni. Come ha avuto l’idea di narrare le vicende di queste donne?

Roma per me è femminile plurale, è una città fimmina fino alle viscere. Basta guardarla negli occhi in tram, in metro per strada, per trovare donne da raccontare.

La protagonista di Roma in uscita vuole togliersi di dosso questa città: la associa ai ricordi che ha del suo fidanzamento e del matrimonio. Per alcune persone ricominciare da un’altra parte è la soluzione, ma così facendo si rischia di illudersi di nuovo. Cambiare atteggiamento potrebbe essere un’alternativa al trasferimento?

Certo, infatti è un sogno che non deve necessariamente concretizzarsi, anzi. Certe vie d’uscita repentine servono soprattutto a ricordarci che ne esistono anche delle altre, e qualche volta a indicarcele.

Anche la donna di Lettera a R racconta di un amore per Roma che è svanito, eppure non vuole lasciarla. Secondo lei perché, passati diversi anni dal trasferimento, alcuni restano delusi? Hanno idealizzato troppo?

Ci si abitua a tutto, anche a inzuppare i biscotti Gentilini ogni mattina nel cappuccino pensando di andare via…

Il racconto Corvi al Pigneto suscita tenerezza per il modo in cui la donna tenta di proteggere il compagno dalle delusione per l’indifferenza altrui. La protagonista accetta di trasferirsi per lui, che è cresciuto in quel quartiere, o davvero è convinta che lì si viva bene?

Entrambe le cose. L’uomo è andato via dal quartiere e tornarci è un compromesso anche per lui. Si incontrano in quella scelta.

Come una storia d'amore Nadia Terranova
Il frontespizio del libro “Addio fantasmi”, candidato al Premio Strega 2019

Leggendo i suoi racconti è naturale immaginare se stessi vicino alle protagoniste, consigliarle, fargli capire che non tutto è perduto e incoraggiarle ad avere un atteggiamento più positivo.  Lei quali suggerimenti darebbe?

Se così fosse non avrei nulla più da scrivere! Le lascerei sbagliare ancora, per poterle raccontare sempre. I narratori devono essere un po’ sadici. (Sto ridendo, un po’).

Paola s’illude d’essere stata felice solo in passato e lo rimpiange, mentre la ragazza de Il primo giorno di scuola passa le sue giornate a studiare la felicità altrui, ma in questo modo entrambe perdono delle occasioni. Perché vivere il presente a volte fa così paura?

Lei vive un momento di profonda infelicità, nulla nella sua vita va bene. Osservare gli altri è la sua evasione, fino a essere un’ossessione. Ma è pur sempre un tepore rispetto al gelo dei suoi problemi.

Quale di questi racconti amplierebbe fino a renderlo un romanzo?

Nessuno, mi piace che restino racconti, è un’arte nobile e conclusa in sé. Non, come a volte erroneamente si crede, il germe di qualcos’altro.

Come una storia d’amore, oltre a fornire spunti di riflessione, sprona il lettore a mostrare empatia, una qualità di cui si avverte la necessità in molte professioni.  C’è una categoria in particolare alla quale consiglierebbe la lettura del suo libro?

A tutti quelli che a Roma sentono disagio e accoglienza insieme.

Su quale progetto sta lavorando?

Entro la fine del 2020 usciranno tre miei libri illustrati da tre grandi artisti. Per ora non dico altro!

 

Se amate i racconti e cercate storie coinvolgenti, questo libro fa al caso vostro!

 

 

Rossella Belardi

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