I ciclisti del Real Sito di Carditello promuovono la Reggia da Torino alle “Due Sicilie”

I ciclisti del Real Sito di Carditello promuovono la Reggia da Torino alle “Due Sicilie”

ITALIA – Un nuovo itinerario cicloturistico, da Torino a Caserta, per collegare simbolicamente alcuni tra i più importanti siti culturali italiani, con una campagna di comunicazione sostenibile ed inclusiva. 1.350 km in 9 tappe, percorse in una settimana dal team di ciclisti Carditello Reale, che hanno consegnato ai Sindaci un kit per promuovere la destinazione Real Sito di Carditello.

Vi abbiamo già parlato del grande piano di rilancio del sito reale voluto da Ferdinando IV di Borbone e caro alla regina Maria Carolina. Turismo lento, natura, ambienti principeschi ed un ricco calendario di eventi in corso, si accompagnano alla realizzazione di una ciclovia che collegherà Capua alla Reggia nel comune di San Tammaro, in provincia di Caserta. Roberto Formato, Direttore della Fondazione Real Sito di Carditello, rilancia però ancora con un’ulteriore sfida, in collaborazione con

real sito carditello cicloturismo
Siena

ARI (Audax Randonneur Italia), unica associazione che in Italia ha titolo ad omologare i brevetti Randonnée internazionali, riconosciuti da Le Randonnée Mondiaux e Audax Club Parisienne, gli organismi sotto la cui egida si svolgono le più importanti manifestazioni ciclistiche nazionali ed internazionali sulle lunghe e lunghissime distanze. Con ARI, la Fondazione guidata dal presidente Luigi Nicolais ha siglato nel 2019 un protocollo d’intesa che ha individuato proprio Carditello come “base” per il Sud Italia.

Real Sito Carditello
Pitigliano

L’iniziativa, svoltasi da mercoledì 29 luglio al 5 agosto, ha mappato un nuovo itinerario che collega alcuni tra i più affascinanti luoghi della cultura italiani. Tutto solo pedalando.

Real Sito Carditello
Bagno Vignoni, località scelta dal regista russo Andrej Tarkovskj come iconica cornice per il film “Nostalghia” (1983).

Un team di sette ciclisti componenti la squadra Carditello Reale ha attraversato 5 Regioni in una settimana. 9 tappe per 1.350 km di percorso e circa 16.500 metri di dislivello. Da Venaria Reale in Piemonte a Caserta, sostando a Pavia, Berceto, Lucca, Siena, Pitigliano, Roma e Arpino. Durante l’inedito percorso, disegnato da Luca Bonechi, Presidente dell’ARI, il team Carditello Reale ha anche consegnato ai Sindaci delle città designate come tappe un kit per promuovere la destinazione Real Sito di Carditello, con cappellini, spille e libri, la card MyCarditello riservata ai sostenitori, le brochure e le mascherine personalizzate con il brand del sito borbonico.
Si è trattato di una grande opportunità, all’insegna dello sport e del turismo, per promuovere le bellezze del nostro Paese e in modo particolare il Real Sito, considerato che ARI conta 123 associazioni sportive dilettantistiche (da Merano ai monti Iblei) e 1.300 soci ciclisti, con un circuito di circa 30.000 persone e 250 eventi organizzati ogni anno in Italia.

Real Sito Carditello
Lago di Bolsena

Non abbiamo grandi budget pubblicitari – ha spiegato il direttore Roberto Formato – ma abbiamo un forte legame con il territorio e tanta passione per il nostro sito, che nel corso dei secoli ha subito le ferite del tempo e della criminalità, ed oggi è il simbolo del riscatto e della rinascita nella Terra dei Fuochi. Dove non arriva il denaro, arrivano cuore e muscoli perché la cultura inizia proprio dal benessere psicofisico. Con il nuovo itinerario in bicicletta – ha concluso – lanciamo una campagna di comunicazione sostenibile per promuovere il Real Sito di Carditello in tutta Italia, incontrare le comunità locali e cercare di ottenere il brevetto ufficiale che ci consentirà di inserire il percorso della Carditello Reale tra gli itinerari cicloturistici nazionali, stimolando i turisti ed integrando la nostra offerta culturale.

In bicicletta dalla Capitale Sabauda al Regno delle Due Sicilie

La Reale Delizia, dunque, diventa un punto di riferimento ed un luogo di passaggio per tutti gli itinerari cicloturistici nazionali ed internazionali.

 

Stefano Maria Pantano

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