It’s a me, Mario! 19 curiosità su Super Mario per festeggiare i suoi 35 anni

It’s a me, Mario! 19 curiosità su Super Mario per festeggiare i suoi 35 anni

ACCADDE OGGI – Il 13 settembre di 35 anni fa nasceva il personaggio più iconico della storia della Nintendo e non solo. In questo articolo abbiamo raccolto 19 curiosità che forse non sapete sull’idraulico baffuto che, sentite questa, non era italiano!

Può un videogioco definire una console? Se sì va a spulciare la fantasmagorica storia di Super Mario, la risposta non può che essere sì. Era il lontano 13 settembre del 1985 quando la Nintendo sparava il colpo del secolo. Faceva infatti la sua comparsa un idraulico con la salopette e i baffi vestito in tuta da lavoro. Era iniziata l’era di Super Mario Bros, un’era che dura ancora oggi. Nell’articolo di oggi vogliamo raccontarvi tutto, ma proprio tutto sull’icona Nintendo per eccellenza, uno che mangia funghi per allungarsi la vita, un eroe senza macchia e con un po’ di pancia che si batte da 35 anni contro tartarughe e ostacoli di ogni tipo per arrivare a sconfiggere Browser e a salvare la principessa Peach. Ecco dunque, 19 curiosità su Super Mario.

1) Mario esisteva prima del 1985

Fermi tutti, lo sappiamo. Mario in realtà compare prima in altri titoli e nelle sale giochi. Venne creato qualche anno prima dal talentuoso genio di Shygeru Miyamoto per un altro videogioco senza tempo. Quale? Donkey Monk del 1981!

2) Super Mario è italiano?

Quanti di voi hanno pensato con un po’ d’orgoglio che il mitico Mario fosse italiano? A fare chiarezza (non proprio) è stato qualche anno fa Masayuki Uemura, ex dipendente Nintendo e creatore del design del Famicom: “Super Mario Bros non è ambientato in Giappone ma il personaggio è giapponese. Il nome di Mario sembra italiano ma non è italiano. Sono stati bravi a creare questo dubbio, questa ambiguità”.

3) Siamo sicuri che Super Mario sia un idraulico?

Super Mario più che idraulico è un tutto fare. È stato uno sportivo, un dottore, un lottatore, ma anche un carpentiere. Una prova di tutto ciò? Nel gioco Donkey Kong, Mario si arrampica su dei tralicci e lancia martelli.

4) In quanti videogiochi compare Super Mario

Curiosità su Super Mario: v

Per capire la portata di questo personaggio nel mondo dei videogiochi basta affidarsi ad un numero: 200. Sono 200 i videogame in cui il baffuto in tuta da lavoro fa la sua comparsata, un record.

5) Gli USA hanno cambiato il suo nome

Curiosità su Super Mario: Mario Segale

Mario inizialmente era stato presentato con il nome di Jumpman. Prima ancora, l’icona Nintendo era chiamato Mr.Video e ancora prima Ossan (“uomo di 50 anni”). I nomi però non convincevano Mario Segale, il capo degli uffici americani della Nintendo. A seguito di una riunione negli States, venne deciso che il nome del nostro eroe sarebbe stato appunto Mario. Un po’ egocentrico il signor Segale!

6) Quanto ha venduto Super Mario Bros?

Curiosità su Super Mario

40.2 milioni di copie vendute e un record rimasto imbattuto fino all’arrivo di Wii Sports. La serie di Super Mario Bross resta comunque da Guinness dei Primati, essendo il franchise più venduto nella storia dei videogiochi con 240 milioni di unità.

7) Miyamoto si è ispirato a fatti della sua vita per creare il gioco

Curiosità su Super Mario:
Curiosità su Super Mario: Shigeru Miyamoto Autore: Jesse Angelo
Copyright: Copyright 2010 Jesse Angelo

I traumi dell’infanzia vengono spesso raccontati nelle loro opere da registi, scrittori, musicisti e sceneggiatori. E lo stesso è avvenuto con Super Mario. Un esempio? Il personaggio di Chain Comp, quel mostro dal corpo nero e di metallo e con i denti aguzzi è basato su un cane del vicinato che spaventava a morte Miyamoto. “Mi inseguiva sempre, era terribile – raccontò il genio giapponese in un’intervista -. Una volta a salvarmi sempre all’ultimo secondo era una catena che bloccava l’animale, proprio come succede al personaggio nel videogame”.

8) La trasposizione cinematografica fu un flop totale!

Curiosità su Super Mario
Curiosità su Super Mario: da sinistra John Leguizamo (Luigi) e Bob Hoskins (Mario)

Il successo di Super Mario spinse Hollywood a produrre un film dedicato all’eroe Nintendo e affidò la parte di Mario a Bob Hoskins (Chi ha incastrato Roger Rabbit?). Nel cast, troviamo anche Dennis Hopper nei panni di Bowser. Il risultato fu disastroso; 20 milioni incassati e 43 spesi per una pellicola che più che ripercorrere le atmosfere di Mario sembrava un incubo cyberpunk infernale! Il film su Super Mario avrebbe potuto aprire un nuovo ciclo a Hollywood (fu la prima pellicola ispirata ai videogiochi) ma così non fu.

9) Luigi, il fratello di Mario: perché si chiama così?

Curiosità su Super Mario
Curiosità su Super Mario: Luigi e Mario

Un’altra figura iconica del videogame è Luigi, fratello di Mario, che indossa un cappello e una maglia verde. A ispirare il nome del personaggio fu una pizzeria di Redmond che si trovava a pochi passi dalla sede della Nintendo. Il suo nome? Mario & Luigi’s.

10) Mario Mario e Luigi Mario

Curiosità su Super Mario
Curiosità su Super Mario: Mario e Luigi

In molti pensano che il cognome di Mario e Luigi sia Mario. Ma non è così: “C’è questa credenza perché il primo gioco in cui si vede Luigi si chiama Mario Bros (fratelli Mario) che potrebbe far pensare che il cognome sia proprio Mario – ha spiegato Miyamoto in un’intervista -. In realtà i due non hanno alcun cognome”.

11)Mario vs Sonic

Curiosità su Super Mario
Curiosità su Super Mario: Mario e Sonic

Nintendo vs Sega, Mario vs Sonic. E se invece li mettessimo insieme? Avranno pensato questo i dirigenti delle due case videoludiche nel 2007. In quell’anno i due piccoli eroi spaccatutto unirono le forze del videogioco “Mario & Sonic ai Giochi Olimpici”.

12) Esiste il Giorno di Mario

Curiosità su Super Mario
Curiosità su Super Mario: il 10 marzo è la Giornata di Mario

Il 10 marzo per i fan è il Mar 10 Day, ovvero il Giorno di Super Mario. L’iniziativa portata avanti dai fan non è passata inosservata alla Nintendo che dal 2016, ogni 10 di marzo, annuncia novità e iniziative legate all’idraulico baffuto. Sì giusto, abbiamo detto che non è solo un idraulico ma per convenzione continueremo a chiamarlo così!

13) “It’s-a me Mario!”: chi doppia Super Mario?

Curiosità su Super Mario
Curiosità su Super Mario: Charles Martinet.  Foto di Gage Skidmore

Né un italiano, né un giapponese. A doppiare Super Mario è l’americano Charles Martinet con la sua voce squillante e ormai iconica. Magari lui non se ne rende ancora conto, ma a noi appassionati, basta sentire quel “Mamma mia!” per riportarci alla mente i pomeriggi passati a giocare a Mario in tutte le sue varianti.

14) Il vero nome di Yoshi

Curiosità su Super Mario: Yoshi

Carino, dolce, cuccioloso e divertente da giocare. Yoshi dal 1990 accopagna Mario in quasi tutte le sue avventure. Yoshi però è un soprannome, anzi un nomignolo. Qual è il suo vero nome? T. Yoshisaur Munchakoopas, non poi così orecchiabile!

15) L’esperienza Multiplayer di Mario

Curiosità su Super Mario: Excitebike: Bun Bun Mario Battle Stadium

Il primo gioco di Mario che offre l’esperienza multiplayer è datato 1997. Si chiamava Excitebike: Bun Bun Mario Battle Stadium ed è un rarissimo remake di motocross excitebike per NES, distribuito solo in Giappone.

15) Super Mario Flop?

Curiosità su Super Mario: Super Mario Hotel

Qualche caduta in 35 anni di successi ci sta pure. Oltre all’orribile film su Mario & Co, c’è un videogioco che solo al nome fa drizzare agli appassionati. Quale? Hotel Mario, gioco per sistemi Philips CD-i (non Nintendo, guarda caso) che ancora oggi viene deriso in rete per il suo doppiaggio improbabile e soprattutto per le sue animazioni senza arte né parte.

16) Zelda: Link ha rubato il cavallo a Super Mario

Curiosità su Super Mario: Link in Zelda

In un’intervista, Yoshiaki Koizumi, sviluppatore di Super Mario 64, svelò che inizialmente il team aveva pensato di affiancare un cavallo a Mario. L’idea non venne approvata ma Koizumi non si diede per vinto e quando passò al ruolo di director del capolavoro The Legend Of Zelda – Ocarina of Time, riuscì a inserire la sua visione dando al mitico Link il cavallo che sarebbe dovuto essere di Mario. Il resto è storia.

17) La visione di Myamoto e i 72 mondi non realizzati

Curiosità su Super Mario: Super Mario 64

Durante i piani di sviluppo di Super Mario 64, Myamoto aveva in mente di mettere a disposizione dei giocatori 32 livelli più 40 già pronti per un totale di 72. Il progetto non fu percorribile. La memoria massima delle cartucce del Nintendo 64 era di 8MB, in poche parole, non c’era più spazio.

18) “Non volete un videogioco su Yoshi? Vado alla Sony”

Curiosità su Super Mario: Croc: Legends of the Gobbos

1990 o giù di lì. Gli sviluppatori della Argonaut Software si presentano alla Nintendo con una proposta: creare un videogioco dedicato a Yoshi. Il tutto prima dell’uscita di Super Mario 64. L’offerta venne rifiutata e gli sviluppatori di Argonaut si recarono alla Sony con lo stesso concept. Ovviamente venne cambiato il protagonista ma il gioco si fece con il nome di Croc: Legends of the Gobbos.

19) Nemesi

Curiosità su Super Mario: Wario

Per ogni storia che si rispetti, ci vuole un cattivo, anzi, una nemesi. E Wario è senza dubbio la storica nemesi di Mario. La sua avidità lo porta a compiere atti malvagi, come il sequestro del castello di Mario. A causa della sua personalità, non è molto amato dai cittadini del Regno dei Funghi, ma in molte occasioni ha aiutato i suoi abitanti. Wario è l’esatto opposto di Mario, a partire dalla lettera M rovesciata. Dopo il suo debutto come antagonista in Super Mario Land 2: 6 Golden Coins, è diventato il protagonista di una serie di giochi tutta sua, a partire da Wario Land: Super Mario Land 3 e tutti i suoi seguiti. Come Mario, Wario ha una miriade di trasformazioni, che gli vengono donate da alcuni “vasi”, come in Wario Land, o dai danni provocati dai nemici come in Wario Land II.

Paolo Riggio

One Response to "It’s a me, Mario! 19 curiosità su Super Mario per festeggiare i suoi 35 anni"

  1. Stefano Maria Pantano
    Stefano Maria Pantano   14 Settembre 2020 at 13:32

    Che meraviglia trovare su MyWhere un articolo su uno dei personaggi a cui sono più legato. Da adolescente ero grande appassionato del mondo videoludico. Amavo in modo particolare l’universo Nintendo e continuai a rimanerne un purista anche quando spopolarono i prodotti Sony, che divennero sinonimo stesso di videogame. The legenda of Zelda mi crebbe anche più di Super Mario, grazie a un’atmosfera onirica e una struttura ad enigmi che ti teneva incollato al pad per mesi. Link, protagonista della saga di Zelda, suscitava me anche una malsana identificazione, essendo praticamente una mia replica esatta in digitale. Leggevo tantissime riviste di settore e dedicavo parte del tempo libero al videogame e sognavo di diventare redattore di uno di queste riviste. Era il tempo delle hotline, in cui bisognava chiamare da telefono fisso i più esperti che avevano giocato questo o quel titolo. Magari erano giovani redattori delle riviste specializzate o esperti del club Nintendo, che avevano un numero telefonico in cui si forniva assistenza tecnica e si favoriva la rete fra i soci, per cui magari a volte eri costretto a chiamare il signore di Milano o di Como perché ti spiegasse come superare questo o quel punto del dato titolo, che non riuscivi a superare. Oggi tutto questo non c’è più. Esistono i gameplay su internet che sostituiscono le guide scritte dai giornalisti specializzati e tante altre cose per cui si attendeva e si immaginava il non ancora. Oggi abbiamo motori grafici e strutture di gioco che 15 anni fa si potevano solo sognare, ma si è persa parte della magia, in cui un’illustrazione sulla confezione di una delle vecchie cartucce da console bastava per immaginare quello che la tecnologia non era ancora in grado di mostrare sullo schermo.

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