I 7 settori tecnologici cresciuti durante la crisi post Covid

I 7 settori tecnologici cresciuti durante la crisi post Covid

ITALIA –  Il Covid sta aggredendo l’economia mondiale ma non riesce a scalfire la crescita del ramo tecnologico. Nel mese in cui raccontiamo il numero 7 in tutte le sue forme, ecco 7 settori tech che non hanno subito perdite economiche durante la fase dell’isolamento. 

Da anni l’Italia bazzica tra gli ultimi posti nella classifica dei paesi europei per grado di digitalizzazione, la cui causa si può ricercare anche e soprattutto nella scarsa educazione tecnologica denotata nel nostro paese dall’Unione Europea. Malgrado ciò, possiamo contare fino a ben 7 settori tecnologici cresciuti durante la crisi post Covid, vale a dire che sono riusciti a incrementare la loro l’espansione dei propri servizi durante il periodo dell’isolamento.

Tecnologie Ict

Già dagli anni 2000 le tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno mostrato non soltanto una dinamica particolarmente sostenuta come singolo comparto industriale, ma anche una notevole capacità di contribuire alla crescita di altri settori. Gli elementi trainanti di tale crescita furono i forti investimenti da parte di aziende in telecomunicazioni e spesa in informatica, addirittura superiori alla media europea e agli Stati Uniti. Lo scopo era quello di implementare soluzioni alla base della Terza Piattaforma quali il Cloud Computing, il Social Business, i Big Data e gli Analytics.

Ad oggi le Ict si rivelano uno strumento indispensabile per le multinazionali che vogliono mantenere il livello di competitività sul mercato di riferimento e pochi sono i dubbi sul fatto che condizionerà anche le aziende di medie dimensioni. Il Lazio e la Lombardia continuano ad essere le Regioni che maggiormente contribuiscono alla spesa ICT a livello nazionale, generando oltre il 40%. Se però ci si concentra sugli indicatori di connettività, invece, la situazione viene vista sotto una diversa luce. La connessione alla banda larga infatti è rimasto un problema che non riguarda aziende e investitori, bensì un’altra fetta del Paese.

Servizi pubblici digitali

Gli scenari in cui i governi sono dovuti intervenire si sono rivelati nuovi, sconosciuti. La quarantena ha però offerto l’occasione di favorire l’intervento delle tecnologie per garantire dei servizi pubblici costanti ed efficaci. Tuttavia, durante il lockdown, il problema principale era l’opposto: una parte della popolazione non era in grado di fruire di tali servizi. Infatti, malgrado gli italiani siano estremamente interconnessi e adorino i social network, in quanto a competenze digitali si collocano all’ultimo posto nella graduatoria europea stilata dalla DESI nel 2020. In risposta, recentemente il Centro economia digitale ha pubblicato il Libro bianco sull’economia digitale. Si tratta di un disegno organico tutto italiano che mira alla crescita economica e sostenibile del Paese passando per l’innovazione digitale, con una particolare attenzione alle infrastrutture tecnologiche per i servizi pubblici e amministrativi.

Videogame

settori tecnologici cresciuti durante la crisi

Se da una parte il mondo dell’intrattenimento piange per il blocco letale a cinema e teatri, dall’altra laa quarantena ha spianato la strada a un settore che era già in rapida ascesa: il gaming. Fortnite, che si appresta a raggiungere il traguardo dei 100 milioni di utenti che ci giocano almeno una volta al mese, è l’espressione più dirompente di questa progressione dei videogiochi.Un beneficio giustificato dal fatto che questo gioco gratuito può essere utilizzato sia dalla Playstation – la console più venduta dal mondo – che dallo smartphone.

Sorride anche il comparto degli Esports. Nell’ultimo periodo gli sport virtuali hanno beneficiato di grossi finanziamenti e ogni anno si allunga la lista delle discipline praticabili virtualmente – ultimo di questa lista il ciclismo. Il perno attorno al quale ruota l’evoluzione di tale settore è la vendita online, che di fatto elimina l’obbligo dei consumatori di munirsi della copia fisica del gioco e spazzerà nel dimenticatoio le pile di custodie per videogiochi accumulate dai millenials.

Smartwatch

Tra i pochi immuni di questa pandemia ci sono anche gli smartwatch, la cui vendita durante l’isolamento è aumentata del 20%. Tra le aziende, la crescita maggiore è stata quella di Apple, ma il risultato rimane comunque sorprendente anche per la concorrenza. Il merito, in parte, va attribuito alle funzioni legate al benessere: all’inizio presentate come una scommessa, mentre ora sono la caratteristica distintiva degli smartwatch.

Intelligenza artificiale

settori tecnologici cresciuti durante la crisi

Fino a qualche anno fa sembrava che l’adozione delle tecnologie digitali dovesse rimanere un privilegio per poche imprese visionarie. In pochi anni tutto è cambiato, con sempre più aziende che guardano con interesse a soluzioni quali la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata (AR/VR), la Robotica, la Stampa 3D e l’Internet of Things (IoT). È anche vero che durante la pandemia la trasformazione digitale ha eretto un immenso muro tra le aziende in grado di inserirsi nell’ecosistema digitale, e il resto. Infatti, Il trend complessivo continua ad evidenziare da un lato il continuo e costante calo degli investimenti per il mantenimento delle infrastrutture, dall’altro un mercato estremamente focalizzato sulle tecnologie citate in precedenza.

Smart home device

settori tecnologici cresciuti durante la crisi

Le case stanno diventando sempre più intelligenti e connesse. Questo è ciò che emerge dall’indagine di Statista del 2020, che ha evidenziato un incremento del 27% di dispositivi tecnologici presenti nelle case degli italiani rispetto all’anno precedente. Smart home speaker e altoparlanti intelligenti sono i dispositivi con la crescita maggiore delle vendite, mentre tra le aziende spiccano i soliti noti Apple, Google e Amazon. Tuttavia la funzione più apprezzata dai consumatori si è dimostrata il controllo degli strumenti tecnologici presenti in casa tramite comandi vocali, seguita dalle soluzioni per la sicurezza e dagli elettrodomestici.

Live streaming

settori tecnologici cresciuti durante la crisi

Negli ultimi mesi Twitch è senza dubbio la piattaforma di live streaming di maggiore successo. Rilasciato nel 2001, veniva utilizzato per lo più per il live gaming, ma con la quarantena tutte le sue sezioni hanno ottenuto un esponenziale incremento di visibilità. Si può dire che Twitch abbia tappato un buco intrattenendo gli utenti e colmando il vuoto di eventi in tempo reale grazie alla sezione musica e arti dello spettacolo –  la categoria con la crescita maggiore. Più di una volta l’era tecnologica ha dimostrato che un’idea riprodotta nel modo giusto può avere successo, e così anche Spotify si è messo al lavoro per dare origine a una nuova piattaforma per eventi live virtuali, ma siamo sicuri che ce ne saranno molte altre ancora.

Testo di Lorenzo Messina

Lorenzo Messina

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