Il X Festival Europeo delle Vie Francigene punta sul Meridione

Il X Festival Europeo delle Vie Francigene punta sul Meridione

PUGLIA – Il Festival Europeo delle Vie Francigene presenta una serie di iniziative, ancora una volta all’insegna di ecologia e sostenibilità, che si svolgeranno dal 29 settembre al 29 novembre 2020. Novità di quest’anno è rappresentata dalla promozione di una rete di cammini che valorizzino il Meridione, grazie alla collaborazione tra Regione Puglia, Federparchi, Fondazione Symbola e Unione Nazionale Pro Loco Italiane.

Cammini fra borghi e natura, ma anche conferenze, storie, testimonianze e buone pratiche. E per i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari si celebrerà La grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie. Di questo e molto altro si è parlato venerdì 11 settembre 2020 nella Sede romana dell’Associazione Civita, in occasione della conferenza stampa di presentazione del X Festival Europeo delle Vie Francigene, che quest’anno sarà incentrato su una serie di iniziative improntate sul tema I cammini nel Sud. Dal recente riconoscimento, a seguito dell’Assemblea generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), il 18 ottobre 2019 a Bari, dell’estensione della certificazione di Itinerario culturale del Consiglio d’Europa della Via Francigena, da Roma alla Puglia (verso Gerusalemme), il turismo dei cammini prosegue con vitalità la sua crescita superando l’emergenza Covid. A questo si aggiungono le decisioni del MIBACT di intervento a sostegno di questa e della Via Appia Antica. Il Festival Europeo delle Vie Francigene, giunto al traguardo della sua decima edizione, conferma dunque la sua natura Collective project  di cui vi avevamo già parlato qualche anno fa. Il progetto, in collaborazione fra Regione Puglia, Federparchi, Fondazione Symbola e Unione Nazionale Pro Loco Italiane, intende proporre un “pensiero avvenire” per ogni camminatore consapevole e per i borghi, le campagne, le periferie traversate con una serie di iniziative che avranno luogo dal 29 settembre al 29 novembre 2020. festival europeo delle vie francigeneIntrodotti da Simonetta Giordani, Segretario generale Associazione Civita, sono intervenuti per descrivere le linee del programma, venerdì 11, Massimo Tedeschi, Presidente Associazione Europea Vie Francigene, Aldo Patruno, Direttore generale DipartimentoTurismo – RegionePuglia, Sandro Polci, Direttore artistico del Festival, Enzo Lavarra, Board Europarc Federation – Federparchi Sezione Italia, e Antonino La Spina, Presidente Unione Nazionale Pro Loco Italiane. Il Presidente Tedeschi ha espresso soddisfazione per l’obiettivo finalmente raggiunto di una Via Francigena unica e integra, da Canterbury a Brindisi e Santa Maria di Leuca, ribadendo la sua centralità nell’accrescere ulteriormente l’attrattività e la forza dell’intero Itinerario Culturale Europeo. Aver fatto rete tra le Regioni del Sud, attraverso la condivisione di itinerari e tracciati delle South Cultural Routes, a partire dalla Via Francigena, e l’investimento sull’infrastrutturazione leggera, con il progressivo investimento dei fondi europei, statali e regionali sull’ospitalità, l’accoglienza e i servizi, sono risultati tangibili anche secondo Patruno, in quanto tradottisi in un costante aumento degli amanti dello slow tourism in Puglia già dal 2017 e dunque in un beneficio per tutto il territorio nazionale ed europeo. Sul valore storico dell’Italia meridionale nella conservazione, attraverso il Medioevo e l’Età moderna, dell’impronta nelle infrastrutture e dell’organizzazione territoriale ereditate da Roma ha posto l’accento il Direttore artistico Polci: la “regina viarum” (l’Appia), l’Appia Traiana, la Popilia, hanno continuato a costituire le direttrici viarie per gli spostamenti di ampio orizzonte. Lo attestano gli stessi percorsi seguiti dagli eserciti bizantini, arabi, crociati, che sempre risulta abbiano seguito gli itinerari delle antiche consolari. Sandro Polci ha poi sottolineato il ruolo dei pellegrinaggi. I porti pugliesi e quelli della costa orientale della Sicilia costituivano i normali punti d’imbarco per la Terrasanta, quando i pellegrini da tutti i paesi della Cristianità occidentale si dirigevano verso le mete delle peregrinationes maiores altomedievali: il Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano e Gerusalemme. Ulteriore chiosa in merito è giunta dal Prof. Renato Stopani, storico dei cammini. Lungo gli stessi itinerari nasceranno poi altre mete di pellegrinaggio, spesso legate al fenomeno delle traslazioni dei Corpi Santi e di reliquie: di qui il culto di San Nicola a Bari o di San Bartolomeo a Benevento. Inoltre ulteriore incremento ai pellegrinaggi sarà dato dal venire ad esistenza di altri luoghi sacri formatisi in rapporto con devozioni che riusciranno a superare la dimensione locale. Tutto ciò –ha concluso Stopani– porterà alla formazione di una vera e propria rete di cammini, che si distenderà per tutto il Meridione e che solo ora andiamo riscoprendo e fruendo. Dalla storia al presente e al prossimo futuro proiettavano poi ancora le considerazioni finali di Polci, che ha parlato di dimensione europea coesa, culturale, religiosa e ambientale, narrata dai cammini, in prospettiva di sviluppo turistico: ecco perché la decima amata edizione del festival guarda a Sud: perché in breve tempo ha reso fruibili moltissimi tratti, ha moltiplicato i fruitori e vive condizioni paesaggistiche in molte tratte integre ed emozionanti, come ad esempio: Via Francigena nel sud, il Cammino materano e di San Benedetto.

LE INIZIATIVE DEL X FESTIVAL EUROPEO DELLE VIE FRANCIGENE

Di seguito le iniziative che avranno luogo dal 29 settembre al 29 novembre 2020, in presenza o a distanza secondo i più adeguati criteri di sicurezza e opportunità al momento possibili.

I Cammini nel Sud. Chiedere alla Storia 

Ciclo di conferenze sulle radici storiche dei cammini, dall’alto medioevo ad oggi, ascoltando gli storici e i promotori che ne hanno mantenuto vivo il valore, le secolari testimonianze e il significato europeo. Tra questi i docenti: Pietro Dalena, Renato Stopani e Massimo Tedeschi.

I Cammini nel Sud. I buoni passi per Via

Presentazione e dialogo con i principali cammini del Sud: originali, sostenibili e ben frequentati. Oltre la Via Francigena e l’Appia, rappresentano il reticolo che traccia le vie della storia, delle identità e del “turismo buono”. Ne verranno comparate le peculiarità e le potenzialità alla ricerca di una fruttuosa condivisione, a partire dalla Via Francigena nel sud al Cammino materano e al Cammino di San Benedetto. La data per la conferenza stampa del presente Festival ha un gemellaggio culturale e di consapevolezza per il bene comune: tra Altamura e Santeramo in Colle, la seconda edizione del 𝓥𝓲𝓪𝓷𝓭𝓪𝓷𝓽𝓲 𝓕𝓮𝓼𝓽𝓲𝓿𝓪𝓵, da oggi sino a domenica 13 settembre. In programma cammini, fotografia, cinema, folklore, sostenibilità e cooperazione, conoscendo associazioni, enti, fondazioni e realtà del territorio, poiché “I Cammini pugliesi costituiscono la più estesa infrastruttura immateriale, spirituale, culturale e relazionale della Regione Puglia”.

I Cammini nel Sud. Passo fermo e impronta ecologica leggera: 10 storie da tenere a mente

Esempi e buone pratiche di cui godere prima ancora di conoscerle! In tutta Europa, per forza, semplicità e anche ironia ci insegnano molto. Emozionandoci. Così, nella decima edizione del Festival e a 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari vogliamo celebrare “La grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie”. Presenteremo così amici originali della Via, come Pietro Scidurlo. Naturalmente storie di Cammino con esempi e fascinazioni, a partire dall’antica e insieme giovane Via Francigena nel Sud, finalmente riconosciuta dal Consiglio d’Europa.

TESTIMONIANZA DI PIETRO SCIDURLO “UN CAMMINATORE CON DISABILITÀ È UN CAMMINATORE!”

festival europeo delle vie francigeneVivere un’esperienza di cammino per una persona con esigenze specifiche significa costruire il proprio viaggio attorno ad una necessità. Nulla, o quasi, può essere lasciato all’improvvisazione perché il rischio è quello di tornare a casa con lo stesso zaino pieno di quelle domande che non consentono di vivere serenamente la quotidianità. Mi chiamo Pietro Scidurlo e sebbene sia una persona a mobilità ridotta da tutta una vita, nel 2012 ho iniziato a camminare. Non un miracolo delle mie gambe, bensì della mente. Ho percorso oltre 6000 km sui cammini europei e da allora, assieme all’associazione Free Wheels, operiamo per sancire un messaggio importante: “Un camminatore con disabilità è un camminatore!” Oggi anche i cammini del Sud stanno lavorando molto bene per restituire questa opportunità al loro territorio. Mi piace pensare che essendo all’inizio di un grande percorso progettuale, possano iniziare con un approccio inclusivo, tracciando itinerari per tutti. Proprio in questi giorni ho potuto rimettermi in cammino dopo uno stop forzato durato 24 mesi e ho scelto di farlo assieme alla mia compagna di vita, Giulia, sulla Via Francigena laziale per il progetto “A ruota libera” (seguito da una troupe: M. Neri, E. Barzaghi, E. Achiardi e V. Muscella), con l’obiettivo di geolocalizzare quegli ostacoli che non permettono a chi itinera con una sedia a rotelle di compiere l’intera Via e con l’auspicio che le Amministrazioni – ad ogni livello – prendano in considerazione di rendere tale percorso universale: per tutti. In alternativa, Free Wheels traccerà le necessarie varianti perché non c’è nulla di più forte della volontà umana. E noi vogliamo solo poter camminare!!! Pietro Scidurlo CEO & Founder Free Wheels Onlus.

X Festival Europeo delle Vie Francigene

Stefano Maria Pantano

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