Il Paradiso delle Signore: perché la fiction RAI ci piace così tanto?

Il Paradiso delle Signore: perché la fiction RAI ci piace così tanto?

ITALIA – La soap targata RAI rappresenta uno dei successi più luminosi tra le fiction degli ultimi anni. Ma perché Il Paradiso delle Signore ci piace così tanto? Cerchiamo di capirlo.

E’ ormai assodato, al pubblico italiano le fiction che raccontano le eccellenze, la bellezza e i grandi personaggi del nostro Paese piacciono. Alcuni anni fa la fiction biografia su Luisa Spagnoli interpretata da Luisa Ranieri fu un successo di pubblico e di critica così come quella dedicata alle sorelle Fontana o a grandi imprenditori. La moda, da sempre eccellenza del nostro Paese sembra essere tra gli argomenti dentro ai quali gli italiani si riconoscono e si sentono fieri. E’ nata forse proprio per questo il Il Paradiso delle Signore la soap di Rai Uno ambientata in un grande magazzino nel quale dalla moda, dai sogni, dalle speranze, dalla creatività delle donne prede forma l’intreccio della soap. In onda tutti i giorni e seguita da quasi tre milioni di telespettatori Il Paradiso delle Signore diretto da quattro diversi registi e prodotto da Giannandrea Pecorelli è un po’ ispirato al Paradiso delle signore di Emile Zola.

La serie della Rai è ambientata nella Milano degli anni sessanta e racconta le storie di un gruppo di persone che direttamente o indirettamente hanno a che fare con il grande magazzino Il Paradiso delle Signore, nel quale si incrociano i sogni e i destini di chi ci lavora e di entra per acquistare. Quella raccontata nella soap è l’Italia del fermento e del boom economico, è l’Italia di una società che cambia sia a livello economico che sociale e culturale. E’ l’Italia dei grandi valori, ma anche dell’emancipazione femminile, dell’emigrazione interna da sud a nord, delle famiglie indissolubili perché non esisteva ancora il divorzio, ma anche degli intrighi di potere, delle difficoltà economiche e sociali.

La soap racconta le giornate dei suoi protagonisti mantenendo il passo con la realtà. Ogni puntata di circa quaranta minuti è un giorno lavorativo. Non ci sono scene di notte, non ci sono molte esterne, non ci sono weekend.  Va in onda da lunedì a venerdì e il racconto rispetta i giorni, dando però grande spazio all’attualità di quegli anni. Infatti la soap racconta eventi storici come il 1°maggio e il 25 aprile, affronta tematiche delicate come la legge sul divorzio, l’analfabetismo, le controversie tra la chiesa e i comunisti. Tutto questo alla periferia di Roma, negli studi Videa dove la Milano degli anni Cinquanta e Sessanta è stata ricostruita nei minimi dettagli per raccontare la vita dei protagonisti.

La serie venduta in tutto il mondo, dall’America latina alla Lituania, mescola ambienti diversi: quelli aristocratici dei Guarnieri (una famiglia di imprenditori con un passato oscuro che affonda le radici nel ventennio fascista), quelli piccolo borghesi dei Cattaneo (il ragioniere del grande magazzino e i suoi familiari) e quelli popolari degli Amato, emigrati dalla Sicilia, disegnando con forza ogni singolo personaggio tracciandone il ruolo e l’evoluzione. Nel cast attori giovani, attori già noti al grande pubblico e attori provenienti dal cinema e dal teatro.

Tra i personaggi più seguiti i meno giovani e di grande esperienza: Antonella Attili nel ruolo di Agnese Amato e Pietro Genuardi nel ruolo di Armando. (  Qui la mia intervista a Antonella Attili).

Amati dal pubblico e dalla critica, seguiti sui social, loro sono i saggi, i generosi pronti a dare una mano ai più giovani, incarnano l’esempio dell’amore puro, dell’amicizia, dei grandi sentimenti. Sono però anche l’esempio della diversità culturale. Lei è una donna del sud, lui è un uomo del nord. La loro diversità linguistica, i loro credo molto distanti: lei una donna molto credente, lui un comunista ateo, ex partigiano. Proprio dalle loro diversità nasce una storia d’amore, che i due però devono vivere segretamente, lei è sposata con un uomo scappato in Germania ma che potrebbe tornare, lui vedovo. Ma siamo nel 1961 c’è ancora il delitto d’onore, la donna è ancora affare del marito.

Nel cast anche Vanessa Gravina, che interpreta la raffinata e fredda Contessa di Sant’Erasmo. Roberto Farnesi, lo spietato banchiere Commendatore Guarnieri, Alessandro Tersigni il direttore del Paradiso un ragazzo di talento, un creativo con il merito di aver fatto delle Veneri, le sue commesse delle donne emancipate. E ancora Gloria Radulescu, Marta Richeldi, Giorgio Lupano, Enrica Pintore. Ogni personaggio cucito addosso agli attori, ogni dettaglio curato, i dialoghi mai lunghi o noiosi, alternanza di luce e di fotografia, tutto questo è il Paradiso delle Signore, quaranta minuti di spensieratezza, di illusione, di bellezza e di nostalgia.

Testo di Alessandra Turco

Autore MyWhere

2 Responses to "Il Paradiso delle Signore: perché la fiction RAI ci piace così tanto?"

  1. Gaetano Marotta   5 Febbraio 2021 at 00:32

    Vittorio ama Marta. Con Beatrice al limite può solo farsi una bella sciammericata in ricordo dei tempi andati e dato che la moglie gli manca.. Ma l’amore è altra cosa e Beatrice è solo carne. Noi spettatori auspichiamo il matrimonio di Gabriella con Cosimo. Salvatore è simpatico ma ha la caratura di una bestiolina, del tutto quindi inadatto ad una stilista in crescita.

    Rispondi
  2. Gaetano Marotta   5 Febbraio 2021 at 09:39

    Se Gabriella sceglie Salvatore potrà collaborare nella caffetteria mo non potrà certo continuare a fare la stilista.

    Rispondi

Leave a Reply

Your email address will not be published.