17 curiosità su V per Vendetta: dall’appropriazione dei complottisti alle bizze di Alan Moore

17 curiosità su V per Vendetta: dall’appropriazione dei complottisti alle bizze di Alan Moore

MONDO – Il 17 marzo del 2006 conoscevamo il futuro antiutopico di Alan Moore trasposto al cinema da James McTeigue con la sceneggiatura dei fratelli Wachowski. A 15 anni esatti dall’uscita del film, ecco 17 curiosità su V per Vendetta.

Cappello a punta, mantello nero, maschera dal ghigno inquietante e dai baffetti sbarazzini. Apparve così, 15 anni fa, il volto di V, giustiziere mascherato armato di idee a prova di proiettile, prodotto della mente visionaria del fumettista Alan Moore, trasposto poi al cinema da James McTeigue.

V per Vendetta, grazie alla forza e alla potenza dei suoi messaggi, si trasformò in un battito di ciglia in un film manifesto, un simbolo di voglia di cambiamento, di ribellione e insofferenza contro i “poteri forti”, un simbolo di cui si è appropriato, purtroppo, anche chi non avrebbe dovuto.

17 CURIOSITA’ SU V PER VENDETTA: L’APPROPRIAZIONE INDEBITA DEI COMPLOTTISTI

Farà sicuramente ridere (o piangere) a Alan Moore o agli stessi Wachowski – tra loro non c’è un grande feeling ma su questo converranno – l’impossessamento della maschera che ghigna da parte dei no-vax, dei negazionisti e dei sovranisti. Perché? Perché V per Vendetta nasce come lotta sovversiva contro un distopico regime dittatoriale e xenofobo e soprattutto contro l’ignoranza, il vero nemico di ogni tempo.

E allora, a 15 anni dall’uscita del film, abbiamo raccolto 17 curiosità su V per Vendetta per riassaporare insieme quelle atmosfere e quelle idee visionarie partorite dal film che ancora oggi fanno riflettere.

1) CHI RAFFIGURA LA MASCHERA DI V?

Durante tutto il film, l’attore Hugo Weaving indossa il volto di Guy Fawkes, figura chiave della famosa Congiura delle Polveri del 5 novembre 1605. Fawkes ha rappresentato uno spunto cruciale per Alan Moore che si ispirò basandosi sul tentativo fallito dei cospiratori cattolici inglesi di far esplodere il Parlamento e di uccidere così in un colpo solo Re Giacomo I d’Inghilterra e la maggior parte dell’aristocrazia protestante britannica.

2) CHI SI E’ APPROPRIATO DELLA MASCHERA DI V?

Nel corso degli anni, la maschera raffigurante Guy Fawkes è  divenuta il simbolo dell’organizzazione di hacker di Anonymous, per poi diffondersi ed essere adottata nelle manifestazioni di protesta contro l’autoritarismo e anticapitaliste, o più in generale come simbolo di rivolta contro il potere costituito. Ciò avvenne ad esempio durante le proteste di Occupy Wall Street o contro ACTA  o dal movimento degli Indignados. È stata usata anche in primavere arabe e scioperi di destra utilizzando la maschera di v come simbolo di sovvertimento del sistema.

3) ALAN MOORE ODIA LA VERSIONE CINEMATOGRAFICA DI V PER VENDETTA

Il rapporto tra il fumettista e le trasposizioni al cinema dei suoi fumetti è a dir poco turbolento. Dopo aver criticato aspramente le versioni in sala de La Leggenda degli Uomini Straordinari e di Jack lo Squartatore, Alan Moore con V per Vendetta ha fatto addirittura di peggio, rifiutando tutto il denaro e diritti da Hollywood per l’adattamento.

4) ALAN MOORE VS I FRATELLI WACHOWSKI E JAMES MCTEIGUE: IL POMO DELLA DISCORDIA? LA MANCANZA DI… ANARCHIA!

Eh già, se togli l’anarchia da V per Vendetta, Moore non ti perdona: “Mi sembrava che i due poli opposti più assoluti fossero l’anarchia e il fascismo – ha dichiarato il fumettista –  è stata una delle cose che ho contestato al film: dal copione che ho letto, mi sembrava l’avessero riscritto come uno scontro tra neoconservatorismo americano e liberalismo americano. Non ho visto citata l’anarchia. Non penso che sia giusto uccidere persone, ma questa visione delle cose avrà portato lo spettatore a pensare: questo tizio ha ragione oppure è pazzo?”.

5) DA SMITH A V PER VENDETTA

Come detto, dietro alla maschera di V c’è l’attore Hugo Weaving, un vero e proprio filo conduttore nella filmografia dei fratelli Wachowski (Matrix, Cloud Atlas). Ad un occhio ben attento però, non sarà sfuggito il personaggio di V in alcune scene presenta un fisico diverso. Questo perché inizialmente, era  James Purefoy  (The Following) a vestire i panni dell’eroe ribelle, ma decise di abbandonare il set dopo pochi giorni di riprese perché non si sentiva a proprio agio con il ruolo.

6) RASARSI A ZERO? IL SOGNO DELLA MIA VITA! E POI, CON QUEL CACHET…

Nella scena la vediamo piangere e dimenarsi, ma in realtà, Natalie Portman ha raccontato che rasarsi a zero rappresentava uno dei suoi sogni da anni e fu proprio lei a proporlo prima delle riprese. Per interpretare al meglio il ruolo di Evey Hammond, la Portman studiò per molti mesi l’accento inglese prendendo lezioni dalla dialettologa Barbara Berkery con ottimi risultati. Inoltre, l’attrice premio Oscar ha ricevuto il compenso più alto di tutti i membri del cast.

7) L’ESPLOSIONE DEL PARLAMENTO

La scena in cui esplode il Parlamento inglese rappresenta indubbiamente uno dei momenti più iconici della pellicola. Ma girarla, fu davvero una fatica e non c’era il minimo spazio per un errore. Il motivo? Il sindaco di Londra diede il permesso a James McTeigue di girare la scena solo tra la mezzanotte e le 4:30 del mattino per non creare problemi di traffico a Londra. Inoltre, la troupe poteva bloccare il traffico nei paraggi solo per 4 minuti alla volta.

8) CONTROLLATE I CARRARMATI

Anche per la scena con i carri armati la sicurezza è stata totale: ogni notte i bestioni da guerra venivano accompagnati e ispezionati dal personale di sicurezza del governo per paura che venissero alterati. Il tutto ovviamente in tempi ristretti. Caro 007, V per Vendetta è un film, non è mica la realtà! O forse no?

9) UNA COLONNA SONORA TUTTA MADE IN ITALY

curiosità su V per Vendetta

La composizione e la direzione della colonna sonora di V per Vendetta è stata affidata al compositore italiano Dario Marinelli, vincitore del premio Oscar nel 2008 per la miglior colonna sonora originale per il film Espiazione. Non lo conoscete? Date un’occhiata alla nostra recensione!

10) ADAM SUTLER COME ADOLF HITLER

 

Il ruolo dell’Alto Cancelliere Adam Sutler è stato affidato a John Hurt (Fuga di Mezzanotte e Olivander in Harry Potter) che però si rifiutò inizialmente di vestire i panni di un dittatore tiranno. C’è anche una curiosità sul nome del personaggio: invece che Adam Susan venne chiamato Sutler perché ricordasse a livello sonoro il nome di Hitler.

11) IL SIMBOLO DEL TOTALITARISMO IN V PER VENDETTA

curiosità su V per Vendetta

La croce usata dal regime inglese è un simbolo realmente esistito e conosciuto come La Croce di Lorena.

12) V E ALBERT EINSTEIN

curiosità su V per Vendetta

Nel primo incontro tra V e Evey, il ribelle mascherato dice: “Io, come Dio, non gioco a dadi e non credo nelle coincidenze”. La frase rappresenta un omaggio alla famosa citazione del Premio Nobel Albert Einstein: “Dio non gioca a dadi con l’universo”

13) LA SCENA DEL DOMINO

curiosità su V per Vendetta
Curiosità su V per Vendetta: l’epica scena del domino

Per la famosa e incredibile scena del domino in V per Vendetta, furono utilizzate 22 mila tessere e oltre 200 ore di lavoro da parte di 4 assemblatori professionisti di domino.

14) BENE AL CINEMA, MA IL VERO BOOM E’ NELL’HOME VIDEO COME OGNI CULT CHE SI RISPETTI

curiosità su V per Vendetta

In totale, V per Vendetta ha incassato poco meno di 71 milioni di dollari nel nord America e 62 milioni nel resto del mondo, per un totale di circa 132 milioni di dollari. La pellicola partiva da un budget di 54 milioni, e ha fatto quindi guadagnare alla Warner Bros circa 78 milioni di dollari. Le vendite home video del film hanno avuto un notevole successo, vendendo oltre un milione di DVD nella prima settimana di disponibilità, tradotti in $27.683.818 milioni di dollari di entrate. Entro la fine del 2006 sono stati venduti in totale tre milioni di DVD, portando i guadagni a $58.342.597 milioni, poco più del costo di produzione del film.

15) IL VERO NEMICO DI V? MARGARET TATCHER

curiosità su V per Vendetta
Curiosità su V per Vendetta: Margaret Tatcher, nemica giurata di Alan Moore

A ispirare Alan Moore nella stesura di V per Vendetta è stata Margaret Tatcher: “Il suo ultraconservatorismo è stato una delle forze trainanti per creare V per Vendetta – ha spiegato Moore in un’intervista – la Tatcher aveva creato uno stato di polizia fascistoide e la distruzione di questo sistema è stata la ragione principale per cui ho creato V”.

16) CHI E’ VERAMENTE V?

curiosità su V per Vendetta

Non lo sapremo mai, o meglio dovremo arrivarci da soli. Alan Moore su questo punto è stato molto chiaro: “L’unico indizio che posso rivelare è che V non è il padre di Evey, né la madre di Whistler, né la zia di Charley. Per il resto credo che dovrete risolvere da soli il mistero. V è esattamente quello che doveva essere, un’idea, con una maschera, un cappello e un mantello. È più un simbolo che una realtà”.

17) V PER VENDETTA E’ UNA CANZONE RAP ITALIANA

La maschera di V viene spesso utilizzata come simbolo di rivolta contro il potere durante le manifestazioni di protesta. Ma è anche il titolo di una canzone del rapper Er Costa, che nel testo ripercorre gli omicidi di stato in Italia, da Falcone a Borsellino, fino ad arrivare a quello di Stefano Cucchi.

 

Paolo Riggio

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