ITALIA – Per quello che ci hanno regalato e per le loro imprese storiche, meriterebbero il podio tutto l’anno. Ecco le più grandi campionesse italiane dello sport di tutti i tempi.
A marzo si celebra la donna in tutti i suoi colori, le sue forme e la sua unicità. In ambito sportivo la figura femminile, in particolare modo ai giorni nostri, si sta distinguendo per capacità, determinazione e precisione. Ecco 8 campionesse italiane dello sport che nel tempo si sono evidenziate nelle loro rispettive discipline.
Federica Pellegrini
Nuotatrice italiana per eccellenza, Federica, anche conosciuta come “La Divina”, è primatista mondiale su diverse distanze e stili natatori. A sedici anni la prima olimpiade, così da giovanissima ha iniziato a farsi strada tra i giganti del nuoto. Proprio in questa occasione, guadagnando l’argento sul podio, Federica conquista il titolo di atleta italiana più giovane a vincere una medaglia olimpica in una competizione individuale. Ad oggi, la nuotatrice azzurra, oltre che essere acclamata per il suo talento sportivo, è riconosciuta a livello internazionale come donna icona di stile. Partecipando nel ruolo giudice in talent televisivi, realizzando campagne pubblicitarie e shooting Federica non smette mai di stupire anche fuori dalla vasca.
Bebe Vio
Beatrice Vio, detta Bebe, è una schermidrice italiana giovanissima. L’atleta paralimpica è simbolo di forza e coraggio, determinazione e dedizione. Beatrice è la prima al mondo a gareggiare con protesi a tutti gli arti. “Essere speciali significa proprio riuscire a far capire che il tuo punto debole diventa quello di cui vai più fiero.” Una delle più celebri citazioni della giovane esprime a pieno lo spirito combattente che le appartiene e che le ha garantito le incredibili conquiste sportive a cui è giunta. Il momento più emozionante della carriera di Bebe è senza dubbio la avanzata con la fiaccola olimpica alla cerimonia inaugurale delle Paralimpiadi di Londra 2012, ma, senza dubbio, la sua giovane età la porterà a sempre più coinvolgenti traguardi.
Tania Cagnotto
Tania è una ex tuffatrice italiana, oggi telecronista sportiva, detentrice di innumerevoli titoli e premi. Da breve diventata nuovamente mamma, Tania si sta dedicando alla famiglia dopo aver rilasciato l’ufficiale ritiro dalla attività agonistica nel 2020. È la tuffatrice europea con il più alto numero di podi conquistati nella sua carriera. Divenuta icona dei tuffi italiana, Tania continua a portare il suo contributo professionale sportivo come commentatrice tecnica e telecronista.
Carolina Kostner
Tutti, almeno una volta, abbiamo sognato dinnanzi al televisore durante una esibizione di Carolina danzante sul ghiaccio. Pattinatrice artistica su ghiaccio italiana, la Kostner è per tutti immagine di eleganza e leggerezza. La sua innata delicatezza unita alla dedizione e all’allenamento le hanno conferito titoli altissimi, ricordiamo quello di campionessa italiana per nove volte, e la medaglia di bronzo alle Olimpiadi invernali di Soči 2014. Carolina, inoltre, appartiene al Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre, corpo di Polizia Penitenziaria.
Sara Simeoni
Sara Simeoni è un ex altista italiana, incoronata dal pubblico come “la regina del salto in alto”. Non solo una leggenda dal punto di vista sportivo, ma anche una donna detentrice fiera di onorificenze tra le quali è bene ricordare il Grande Ufficiale Ordine al Metito della Repubblica Italiana su iniziativa del Presidente nel 1986. Dal 2017 la Simeoni è vicepresidente del comitato regionale Fidal Veneto.
Sara Cardin
Sara Cardin, donna perfetta a conclusione di questa riflessione, è una karateka italiana ripetutamente campionessa mondiale ed europea. Dal 2018 Sara è coinvolta dall’Esercito Italiano con il titolo di Caporal Maggiore in una missione incredibile: insegnare difesa personale a donne ed altri militari in Libano. Fortemente attiva nel sociale insegna karate ai bambini, tiene stage in tutto il mondo, è autrice di un libro che esalta questo suo lato umano e, infine, è prima testimonial di una importante associazione contro ogni forma di violenza è discriminazione.
Queste donne si sono distinte per le loro doti sportive ed atletiche ma, in ognuna di loro, emerge anche una forte umanità in forme e colori diversi. Senza dubbio, le loro personalità e caratteristiche, sono stata cardine fondamentale di tutte le conquiste raggiunte.
Testo di Sara Garlaschelli
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