Luca: recensione del nuovo film della Pixar che parla ligure e racconta l’amicizia

Luca: recensione del nuovo film della Pixar che parla ligure e racconta l’amicizia

MONDO – Non si è mai troppo grandi per un film Disney, soprattutto se, per la prima volta, ci riguarda da vicino. Luca, il nuovo film d’animazione Disney ambientato in Italia, prodotto dai Pixar Animation Studios, in co-produzione con Walt Disney Pictures, è disponibile su Disney Plus.

Luca, non solo è ambientato in Italia, precisamente a Portorosso, Genova, ma è anche diretto da un italiano, Enrico Casarosa, residente, ormai da anni, negli Stati Uniti, che ha voluto celebrare, in questo modo, la sua amata Liguria. Tra i doppiatori originali ci sono anche Saverio Raimondo (Ercole Visconti), Marco Barricelli (Massimo Marcovaldo), Lorenzo Crisci (Guido), Marina Massironi (Signora Marsigliese), Gino La Monica (il vecchio pescatore Tommaso), Giacomo Gianniotti (il giovane pescatore Giacomo), Elisa Gabrielli (Concetta Aragosta), Francesca Fanti (agente di polizia), Jim Pirri (signor Branzino) e lo stesso Casarosa che dà voce a un paio di personaggi secondari. 

La storia, vagamente, ricorda quella della Sirenetta: un ragazzo, preadolescente, mostro marino dentro l’acqua e umano sulla terra ferma. A parte ciò, però, Luca si allontana dagli abissi di Ariel, per concentrarsi sulle avventure del protagonista e, soprattutto, sul paesaggio che lo circonda. Luca Paguro è un giovane curioso del mondo e della vita, ma ha troppa paura di  rischiare. A “far tacere Bruno”, quella vocina nella testa che ci indica la giusta direzione, è Alberto, mostro marino senza paura, che trascina il protagonista alla scoperta della terra ferma. È lì che i due ragazzi stringono amicizia con Giulia, un’umana a tutti gli effetti, ignara di avere due mostri marini per migliori amici. Tra avventure, risate e anche qualche lacrima, Luca, Alberto e Giulia vivono la loro estate sulla costa Ligure. 

Ciò che colpisce, dunque, è l’amicizia tra i protagonisti: un’amicizia sincera, genuina, pura. Un’amicizia che cresce giorno dopo giorno, fa tesoro delle differenze e non si arrende davanti le difficoltà. Luca e Alberto sono i migliori amici per eccellenza, forse neanche Elsa e Anna li battono. Sono diversi, ma complementari: si sostengono a vicenda, si spalleggiano, si scontrano e poi tornano più uniti che mai. Se Luca è un successo, lo è, senza dubbio, perché l’amicizia è al centro dell’intera storia.

Di contorno, ma non meno importante, è l’intero paesaggio in cui si svolge la vicenda. I colori del mare, la natura, il paesino ligure sono da cartolina. L’Italia viene, quindi, esaltata nella sua bellezza e semplicità. Molti i richiami al nostro territorio: il gelato, gli spaghetti e, soprattutto, la vespa. Luca apprezza queste piccole cose, genuine proprio come lui.

Il film Pixar – la casa di produzione nel 2021 compie 33 anni –  è per tutti, grandi e bambini, ma, forse, un po’ troppo per bambini. È un film scorrevole, semplice e divertente, eppure manca qualcosa: non c’è il brio, non c’è profondità. Nulla a che vedere, dunque, con Coco, Soul o Inside Out. Luca funziona, però, proprio perché è leggero, non perché ha un significato nascosto. Casarosa, infatti, ha dichiarato a Repubblica che “Luca è la storia di un’amicizia. La mia e quella del mio migliore amico Alberto”.

Dunque non vi aspettate che Luca vinca l’Oscar, ma preparate lo stesso i pop corn: l’amicizia è sempre il più bel valore da celebrare.

Testo di Elena Calabrese

Autore MyWhere

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