La filosofia regina del foro a Modena, Carpi e Sassuolo

La filosofia regina del foro a Modena, Carpi e Sassuolo

EMILIA ROMAGNA – Tutto pronto per festivalfilosofia2019. Il grande evento dedicato al pensiero giunge alla XIX edizione e sarà dedicato al tema della persona umana. Lezioni pubbliche a cura di maestri come Bodei, Galimberti, Cacciari, Augè e tanti altri, si affiancheranno a un ricchissimo programma di spettacoli, concerti, laboratori, performances e attività per ragazzi.

Si è detto spesso con ironica aria di sufficienza che la filosofia sia “quella cosa con o senza la quale si rimane tali e quali”. Eppure dal settembre 2001 alcune cose sono cambiate, non solo sul piano geopolitico globale dopo l’attentato dell’11 settembre, ma anche in casa nostra, se in tre città del Nord Italia si è deciso di costruire un grande evento fondato sulla meno remunerativa delle attività umane: il pensare. Non sappiamo se il tragico evento delle Torri Gemelle si sia legato a una particolare esigenza dell’Occidente di ripensare sé stesso. Evidentemente no, dati i tempi tecnici necessari alla realizzazione di una grande iniziativa che per coincidenza vide la luce pochi giorni dopo una data storica di cui in queste ore ricorre il triste anniversario. Fatto sta che, nel corso delle 18 edizioni del festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, non è cambiato solo il volto del capoluogo emiliano e di atre due importanti città, interessate per tre giorni dall’arrivo di centinaia di migliaia di persone.

Dalle 34 mila presenze del 2001 alle oltre 185 mila del 2018, con altissima percentuale di giovani, che in un fine settimana di metà settembre giungono da tutta Italia e riempiono le piazze per ascoltare in silenzio dissertazioni su argomenti come la verità, l’inconscio, la gloria o la bellezza, si è infatti generato un ritorno economico pari a 4 volte il costo della manifestazione. Lo hanno dichiarato, dopo studi scientifici, il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, il presidente del Consorzio Festivalfilosofia, Anselmo Sovieni, col direttore del Festival Daniele Francesconi e i membri del Consiglio scientifico Remo Bodei, presidente, Tullio Gregory  (recentemente scomparso), Marc Augé e Michelina Borsari. Nato per iniziativa di un Comitato di Enti locali, in seguito costituitisi in Consorzio, l’evento ripropone sistematicamente un format standardizzato, il cui fittissimo programma di incontri e attività si snoda intorno a un tema conduttore, differente di anno in anno. Oltre 2900 eventi in totale, fra lezioni magistrali tenute da filosofi di fama internazionale, mostre e installazioni, letture e conversazioni, concerti, spettacoli teatrali, laboratori creativi, film e cene filosofiche, senza tralasciare una sezione dedicata ai ragazzi, dà l’idea del carattere della manifestazione. Ogni edizione sceglie una parola che individui concetti chiave della tradizione filosofica e dell’esperienza contemporanea, come la natura, le cose e il concetto di verità, argomento, quest’ultimo, dello scorso anno. Festivalfilosofiamodena carpi sassuolo2019, dal 13 al 15 settembre, sarà invece dedicata alla persona e, spiega il Direttore scientifico Francesconi: -metterà come di consueto a fuoco una questione cruciale per il presente, attraverso la quale ci dice non solo che ognuno di noi ha diritti e che non può venire lasciato solo, ma anche che ciascuno si distingue da tutti gli altri e in questa differenza sta la ricchezza dell’umano-. Concetti che inquadrano la persona tra diritti, civiltà e soprattutto fragilità umana, qualità messa in risalto dall’immagine ufficiale realizzata per questa XIX edizione da Ernesto Tuliozi, che reca la scritta “fragile, maneggiare con cura”, di solito apposta sugli imballaggi. Come a voler significare che il contenuto di quelle scatole tutte uguali, simbolo dell’attuale mercato neoliberista che penalizza l’unicità individuale, è ancora contenuto qualcosa di non mercificabile e delicato quanto prezioso.

Gli oltre 200 appuntamenti, in 40 diversi luoghi delle 3 città, comprenderanno 53 lezioni magistrali e saranno interamente gratuiti. Tra i relatori più attesi ritroveremo i maestri e colonne portanti del festival sin dagli inizi della manifestazione, come Marc Augé, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Umberto Galimberti, Remo Bodei, insieme ad altri arrivati negli anni seguenti, da Donatella Di Cesare, Roberto Esposito, Michela Marzano, Stefano Massini, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Emanuele Severino, Carlo Sini, Silvia Vegetti Finzi. A scandagliare il tema della persona, a partire dalla valenza originaria di maschera al riconoscimento e alla messa in scena del sé, vi saranno anche 24 voci nuove, tra cui menzioniamo Leonardo Caffo, Alain Ehrenberg, Paolo Flores d’Arcais, Enrico Giovannini, Olivier Roy e Michael Quante. Come accennavamo, le conferenze filosofiche saranno affiancate da un vasto programma creativo in cui rientreranno rassegne cinematografiche, concerti, spettacoli teatrali e performance dal vivo. Moltissimi gli artisti presenti in programma, tra cui: David Riondino, con un concerto bandistico, Lino Guanciale, in una conversazione su Canetti, Chiara Valerio, in un reading da un suo testo inedito, Lella Costa, in un recital su Edith Stein, e Marco Sgarbi, in uno spettacolo tra voce e musica scritto da Diana Hobel. Non mancheranno i mercati di libri, le iniziative per ragazzi e le mostre. Fra queste ultime menzioniamo le personali di Vittorio Guida e Luisa Menazzi Moretti, a Modena, e la mostra dedicata a Picasso, Kirchner e Chagall, a Carpi. Presente nel programma filosofico di quest’anno anche la sezione “La lezione dei classici“, in cui eminenti esperti commenteranno alcuni testi della tradizione occidentale, che hanno segnato acquisizioni o svolte teoriche cruciali intorno al tema della persona.

Non solo da saperi, ma anche da sapori, è costituito festivalfilosofia. Grazie a una grande rete di sponsor, partner culturali, quali musei, gallerie, biblioteche e associazioni e quelli dei servizi che includono ristorazione, uffici postali, accoglienza e trasporti, muoversi e soggiornare tra centri storici e siti monumentali di Modena, Carpi e Sassuolo durante la manifestazione diventerà un’esperienza divertente e super organizzata. In ricordo di Tullio Gregory, scomparso nel marzo scorso, saranno disponibili in oltre 70 ristoranti ed enoteche delle 3 città 8 “menù filosofici”, scelti tra quelli ideati negli anni dal filosofo e gourmet per il festival. Sin dalla prima edizione, Gregory aveva infatti firmato la sezione “cucina filosofica”, in cui il tema della manifestazione era di volta in volta declinato in percorsi gastronomici legati alla tradizione modenese. Chi voglia invece seguire gli incontri che affollano il programma col rigore degno degli stoici, potrà optare per la più frugale “razionsufficiente” : pasto economico, ma di qualità, che permette di assaggiare alcuni prodotti tipici della cucina modenese. La “razione”, al costo di 5 euro, conterrà “quanto basta” e sarà presente in alcuni punti ristoro secondo 4 tipologie. Grazie alla partnership di Tour Operator nel progetto, l’enogastronomia sarà affiancata da valide offerte da parte delle strutture alberghiere. Il pacchetto turistico “speciale gruppi”, ad esempio, è ideato per andare incontro a chi intenda seguire il festival in compagnie numerose. È rivolto a gruppi e scolaresche di minimo 20 persone e include due pernottamenti in hotel, più colazione. Ha un costo base di 30 euro a persona in camera doppia o multipla, e vi è una persona con diritto al soggiorno gratuito ogni 20 paganti. Insomma, festivalfilosofia è come ogni anno un appuntamento attesissimo non solo dagli addetti ai lavori e dagli appassionati di una disciplina spesso espressasi nei secoli in termini astrusi, ma un’esperienza quanto mai concreta, interessante e piena di occasioni di svago, grazie a un programma infinito. Tanti motivi più che validi, se vivete lontano da Modena, Carpi e Sassuolo, per prenotare un viaggio last minute e immergervi fra le bellezze dell’Emilia Romagna.

Stefano Maria Pantano

2 Responses to "La filosofia regina del foro a Modena, Carpi e Sassuolo"

  1. Lamberto Cantoni
    Lamberto   14 Settembre 2019 at 10:19

    Bell’articolo. Il festival della filosofia è divenuto importante. Chi l’avrebbe potuto immaginarlo quando è nato? Tuttavia troppe contaminazioni alla lunga corrono il rischio di trasformarlo in una kermesse piena di idiozie intellettualoidi.
    Comunque capisco che fondere il bisogno di grandi numeri con l’esperienza diretta di eventi culturali di primo livello costringa a dei compromessi. Nulla da dire sul tema di quest’anno cioè “il pensare” anche se lo trovo obsoleto. Sarebbe stato “l’agire” a mettere i filosofi alle strette per dimostrare la loro efficacia. Ma non voglio essere negativo. W il festival della filosofia fatto nel territorio meno filosofico che conosco.

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    • Stefano Maria Pantano
      Stefano Maria Pantano   14 Settembre 2019 at 11:42

      Grazie, Lamberto. Il compromesso, specie per eventi che trattino di materie simili, credo sia inevitabile e credo che qualunque strategia riesca ad evitare la fuga di massa si possa considerare un successo strepitoso. Il tema di quest’anno è “la persona”, evidenziata soprattutto nei suoi aspetti di intima fragilità dall’immagine ufficiale, che la paragona al contenuto di un imballaggio da maneggiare con cura.

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