I Gioielli di Alberto Zorzi. Geometrie nello Spazio

I Gioielli di Alberto Zorzi. Geometrie nello Spazio

MILANO – Per la prima volta dalla sua apertura, BABS Gallery, rinomata galleria di gioielli d’artista a Milano, con I Gioielli di Alberto Zorzi. Geometrie nello Spazio ospita le opere del maestro orafo e storico dell’Arte, tra i principali esponenti della Scuola di Padova.

La mostra, a cura di Alessandra Quattordio, è una splendida occasione per vedere da vicino una selezione di gioielli scultura. Dalle prime creazioni degli anni Settanta fino alla produzione attuale. Un’esposizione interessante, quella dei Gioielli di Alberto Zorzi, in cui i vari gioielli dialogano diacronicamente tra loro esaltando così un patrimonio di filoni tematici, usando le parole di Enrico Crispolti, riaffioranti sempre in nuove determinazioni con un procedimento artistico capace di rendere il lavoro di Zorzi un linguaggio distintivo e al tempo stesso un classico senza tempo come ha sottolineato Barbara Lo Bianco, Direttrice della galleria.

Alberto Zorzi BABS Gallery

 

I GIOIELLI DI ALBERTO ZORZI: UNA SPERIMENTAZIONE FUORI DALL’ORDINARIO

Nonostante la vocazione della BABS Gallery verso il gioiello d’artista, termine con cui si intende il gioiello realizzato da artisti noti e affermati in settori diversi da quello orafo e veicolati ad hoc verso la creazione di gioielli, la scelta di una mostra sul maestro orafo Alberto Zorzi è legata alla sua capacità di riscattare, usando sempre le parole di Crispolti la libertà di scultura nel gioiello rispetto all’oggetto funzionale.

Infatti, nei gioielli realizzati nella sua lunga carriera, l’Artista ha condotto una continua sperimentazione plastica, materica e cromatica in costante dialogo con le molteplici possibilità della geometria euclidea portandosi ai limiti del possibile ma sempre garantendone l’ottimale indossabilità. Tra i temi affrontati dai Gioielli di Alberto Zorzi, nella modulazione del suo linguaggio scultoreo, troviamo quello della Città. In cui ricostruisce in miniatura i complessi rapporti architettonici, indagando nell’astratto il dialogo della giustapposizione dei volumi tra loro ma anche il loro fondamentale interagire con il corpo e con lo spazio circostante.

Complementare a questa riflessione, il grande fascino dei gioielli scultura di Zorzi è sicuramente legato alla sua capacità di sublimare la realtà della materia solida. Sezionandola e scandendola in forme geometriche aperte sempre nuove e sorprendenti. In cui sono sapientemente bilanciate l’armonia della stasi perfetta e l’energia della materia nella sua inarrestabile metamorfosi.

Un’altra costante del linguaggio di Zorzi è lo studio attorno alle imponenti catene realizzate in sottili lamine modulari in cui, riporta la Quattordio, si impone la flessuosa leggerezza che l’artista è in grado di esplicare grazie ai giochi di equilibrio permessi dai fini perni, tributo alla Scuola di Padova ma da lui tradotto in termini monumentali e percepito come un testo musicale in cui le variazioni sul tema vengono modulate in base all’armonia e alla leggerezza, come spiega l’Artista.

LA LUCE E IL COLORE NEI GIOIELLI DI ALBERTO ZORZI

Nella filosofia di ricerca di Zorzi, oltre alla terza dimensione, sono fondamentali anche lo studio e la resa della luce e del colore. Che vengono esaltati attraverso l’uso delle pietre dure e dei pigmenti a olio. Le pietre dure, talvolta anche quelle sintetiche dai colori più squillanti, sono accuratamente preparate con superfici polite. E levigate prima di essere armoniosamente abbracciate dalla lastra di oro o di argento in una compenetrazione fluida e naturale. Che esalta il rigore della costruzione scultorea. Il pigmento a olio, presente soprattutto nei lavori dell’ultimo decennio, è usato in modo materico e con grande libertà gestuale. Creando un’intensa intersezione fisica e concettuale tra scultura e pittura classica.

Come si vede dalle opere in mostra, se negli anni Ottanta hanno prevalso i colori caldi e l’uso dell’oro, nelle ultime collezioni l’Artista ha prediletto i bagliori lunari dell’argento. Ritenuti più in sintonia con la necessità della società contemporanea di abbassare il volume del clamore. Per cercare di ritrovare una propria e più intima dimensione. Non è un caso se la lunga riflessione attorno al tema della Città come indispensabile dimensione della vita umana si stia evolvendo verso la visione della Foresta. Intesa come luogo per eccellenza della sovranità della Natura in cui l’Uomo può ancora sperare di ritrovare la sua vera dimensione di Vita.

VIVIDE CROMIE ANIMALI, DI EDGARDO GIORGI

Per tutti questi motivi, la mostra di gioielli di Alberto Zorzi condivide in questa occasione lo spazio della BABS Gallery con nove dipinti della mostra Vivide Cromie Animali dell’artista torinese Edgardo Giorgi, a cura di Ermanno Tedeschi, in cui i diversi colori e le perfette geometrie di nove pietre preziose si intersecano e si completano con la sinuosità delle forme in bianco e nero di altrettanti animali scelti tra le specie purtroppo più a rischio di estinzione a causa dell’attività umana.

Una mostra completa dunque in cui lo spettatore può approfondire la conoscenza dell’opera del grande maestro orafo Alberto Zorzi. Godendo della magnifica resa estetica dei suoi gioielli. E anche un’interessante occasione di lettura e di riflessione che arricchisce ulteriormente l’esperienza della visita. Bianca Cappello, storica e critica del gioiello

La Mostra è a cura di Alessandra Quattordio

BABS Gallery – Via Maurizio Gonzaga, 2, 20123 Milano MI.

Dal 25 novembre al 18 febbraio 2022, dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 18:00

 

Bianca Cappello

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