Con il Capodanno Veneto diamo il benvenuto alla primavera!

Con il Capodanno Veneto diamo il benvenuto alla primavera!

VENETO – Il Primo Marzo ricorre il Capodanno Veneto: si scaccia l’inverno e si accoglie la primavera. Nell’epoca della Serenissima, il capodanno cadeva proprio il 1° di Marzo, tradizione che sembra essere nata addirittura prima di Giulio Cesare. E allora, tutti a Venezia, pronti a salutare l’inverno e abbracciare la primavera!

Il 1 Marzo arriva il Capodanno Veneto, ovvero la festività ufficiale della Serenissima Repubblica di Venezia, data che veniva utilizzata anche nel calendario dell’Impero Romano. Viene anche chiamato more veneto, secondo la dicitura latina che significa secondo l’uso veneto e corrisponde con l’usanza di fissare l’inizio dell’anno con l’inizio della primavera e il risveglio della natura. Ma questa tradizione si festeggia ancora in Veneto? E come?

COME SI CELEBRA IL CAPODANNO VENETO

Capodanno Veneto
Capodanno Veneto. Foto dalla press area del sito della Chiamata di Marzo

La tradizione del Capodanno Veneto sopravvive ancora in alcune zone del Veneto con l’usanza di Bruzar Marso, attraverso dei falò o Ciamar Marso, che consiste nel chiamare Marzo girando per le strade, battendo su pentole e coperchi per scacciare l’inverno. Oppure i bimbi trascinano in bicicletta o a piedi delle lattine vuote cantando: Fora Febraro che Marso xè qua, se non xè marso se smarsirà ovvero: Fora Febbraio che Marzo è qui, se non è Marso, tutto marcirà.

In alcune zone della Valle dell’Agno in provincia di Vicenza si usavano costruire i botti col carburo, ovvero botti provocati facendo scoppiare l’acetilene prodotto unendo il carburo di calcio con l’acqua. Questa pratica è divenuta col tempo illegale, ma qualche burlone sale ancora sulle colline e sulle montagne per poterli far esplodere. E l’eco dei botti risuona in tutta la valle!

Ma ci sono anche manifestazioni ufficiali, come ad esempio la Chiamata di Marzo di Recoaro Terme, nell’alto vicentino, che attira visitatori da tutto il mondo. Avviene ogni 2 anni negli anni pari e, purtroppo, nel 2020 e quest’anno, 2022, non verrà celebrata, a causa del protrarsi della situazione pandemica. Ci sarà però una manifestazione minore, lunedì 28 febbraio dalle ore 20 per le contrade di Recoaro Terme, in cui bambini e adulti potranno battere fuori l’inverno con strumenti chiamati snàtere, ciòche, campanasi, coppe de legno, bandòti, quèrci, corni e rekubele.

DALLA TRADIZIONE ORIGINARIA AD OGGI

Capodanno Veneto
Capodanno Veneto. Foto dalla press area del sito della Chiamata di Marzo

La manifestazione originaria prevedeva la sfilata di centinaia e centinaia di figuranti in costume che, in gruppi o a piedi sui carri allestiti con ogni genere di fotografie, mettevano in mostra una straordinaria serie di oggetti, attrezzi e testimonianze della civiltà e della tradizione cimbra. Le storie, i mestieri, i prodotti ed il folclore del passato rivivevano in un gioioso momento di richiamo della primavera, originale e suggestivo.

Capodanno Veneto. Foto dalla press area del sito della Chiamata di Marzo

Alcuni gruppi politici di matrice leghista, come ad esempio la Liga Veneta, sono soliti festeggiare simpaticamente il Cao de ano – Capodanno – e l’Ano Novo – l’Anno Nuovo – sempre facendo fracasso sbattendo pignate, cuercioli, bussoloti – pentole, coperchi, contenitori di latta – per  mandare via l’inverno. Affermano i patrioti veneti:

Comissia un novo ano par i Veneti, ne la nostra Repubblica se comissiava a contar i mesi da marso e ..i xera giusti.

Tradotto:

Comincia un nuovo anno per i Veneti, nella nostra Repubblica si iniziava a contare i mesi da Marzo ed erano giusti!

 

Marta Cardini

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