Giorgio Colangeli al Nuovo Teatro Orione con E quindi uscimmo a riveder le stelle

Giorgio Colangeli al Nuovo Teatro Orione con E quindi uscimmo a riveder le stelle

ROMA – Sta per alzarsi il sipario di un’emozionante mattinata didattica al Nuovo Teatro Orione. Martedì 14 Marzo alle ore 11.00, i locali di Via Tortona 7 faranno riecheggiare la voce mai inveterata del Sommo Poeta, che torna a rivivere nell’allestimento E quindi uscimmo a riveder le stelle, in cui la consolidata arte attoriale di Giorgio Colangeli condurrà il pubblico attraverso la poesia dei primi sei canti del Purgatorio, accompagnato musicalmente dalla chitarra di Tommaso Cuneo.

La Commedia di Dante, prima opera letteraria di grande respiro ad aver dato fiducia al volgare fiorentino, oltre che capolavoro di valore poetico, costituisce tappa fondamentale della storia linguistica del nostro Paese. Potremmo dire che senza Dante e Manzoni molto probabilmente non avremmo oggi modo di parlare in e di parlare di una “lingua italiana” propriamente detta. Le terzine dantesche furono oggetto di pubbliche Leimmagine infernocturae sin dai primi anni seguenti alla scomparsa del Poeta esiliato in terra ravennate (1321).
Consci del successo riscosso dalla Commedia già tra i contemporanei, i fiorentini tentarono di rimediare alla sciagurata scelta politica dell’esilio dell’Alighieri con il decreto dell’Agosto del 1373, il quale stabiliva che si leggesse e commentasse pubblicamente la Commedia. L’incarico fu affidato al professore eletto e stipendiato  Giovanni Boccaccio, che iniziò la sua Lectura Dantis il 3 Ottobre dell’ anno medesimo presso la chiesa di Santo Stefano Protomartire, che si trovava sul cantone tra via del Proconsolo e via degli Alighieri. Il Boccaccio proseguì le letture sino all’anno della sua morte, il 1375, ma le Lecturae Dantis sarebbero proseguite nel tempo sino ai nostri giorni. Quella di Carmelo Bene nel 1981 dalla Torre degli Asinelli di Bologna, quella di Giorgio Albertazzi presso il medesimo luogo nel 2003 e quelle altrettanto note di Vittorio Gassman e Roberto Benigni (quest’ultimo è stato recentemente autore di un ciclo di lezioni proprio in Piazza S. Croce a Firenze), sono solo alcune fra le più note al grande pubblico e ci guardiamo bene in questa sede dal volerne stilare una classifica quanto al valore artistico.
Ci limitiamo a constatare un dato indubitabile e scevro di qualsivoglia inutile retorica: il poema dantesco conserva una grande carica di attualità e sembra capace di apostrofare i vizi e le virtù sociali nonostante il sopravanzare dei secoli. In più esso è pregno di valenza didattica e ha molto da dire ai nostri giovani, che spesso mancano di appassionarsi alla materia perché non trovano in molti casi, nelle ore di studio curriculare, delle figure in grado di renderla loro interessante.giorgio colangeli
Per queste ragioni, immaginiamo, iniziative teatrali come E quindi uscimmo a riveder le stelle rappresentano una sfida mai scontata, nel rivolgersi interamente agli istituti scolastici. Sfida raccolta tanto dall’apparato artistico quanto dai Direttori del Nuovo Teatro Orione, che dalla recente inaugurazione della nuova gestione stanno significativamente lavorando in direzione di un tentativo di rieducazione dei pubblici alla cultura. A passare in primis è il messaggio che cultura non vuol dire soltanto locali angusti e cinquecentine polverose, ma può significare semplicemente una serata in compagnia di buona musica e buon cibo che vede convergere nel foyer di un teatro un intero quartiere, come si sta verificando nel ciclo di incontri intitolati Molto rumore per nulla, attualmente in corso (clicca qui per leggere il nostro articolo).
Tema della performance di Colangeli è questa volta il Purgatorio, per la precisione i suoi primi sei canti: da che Dante fa la conoscenza di Catone a quando, incrociata l’anima di Sordello, s’abbandona a un’appassionata arringa, tutta rivolta al lettore, sull’indegna sorte dell’Italia distrutta dalle brame principesche dei suoi tanti piccoli tiranni:
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Giorgio Colangeli è un attore di teatro, cinema e televisione. Ha partecipato a un enorme numero di spettacoli e pellicole, e nel 2007 si è aggiudicato il David di Donatello come migliore attore non protagonista nel film L’aria salata. La sua passione per la lingua dantesca lo porta a imparare a memoria l’intera Commedia, di cui negli anni mette a punto una bellissima Lectura.
Nuovo Teatro Orione
E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE
MARTEDI’ 14 Marzo 2017 alle ore 11.00.
INFO: NUOVO TEATRO ORIONE
Via Tortona, 7 – 00183 Roma –  06 77 206 960
www.teatroorione.it eventi@teatrorione.it
Qui articoli della programmazione e delle iniziative precedenti del Teatro Nuovo Orione
Stefano Maria Pantano

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