Johan Cruijff, i 75 anni dell’Olandese Volante

Johan Cruijff, i 75 anni dell’Olandese Volante

ACCADE OGGI – Oggi, lunedì 25 aprile, Johan Cruijff avrebbe compiuto 75 anni. L’olandese fu uno dei giocatori più iconici degli anni ’70, tanto da entrare di diritto della storia del calcio mondiale.

Johan Cruijff è stato un genio del calcio. Un’artista. Con il suo calcio ha cambiato la visione e il modo di giocare, facendo dell’Olanda anni ’70 un modello da imitare, amato da tutti gli esteti del bel gioco. La sua storia calcistica è stata ricca di soddisfazioni e trofei.

Johan e i lancieri dell’Ajax

Hendrik Johannes Cruijff nasce il 25 aprile del 1947 ad Amsterdam, Olanda. A dimostrare quanto sia forte ci mette appena 5 anni, quando comincia a dare calci al pallone tra le strade popolari della città.

Il destino lo avvicina al calcio quando il padre, per un attacco cardiaco, muore. La madre trova, infatti, lavoro come commessa nello stadio dell’Ajax. Forse è il destino che chiama e Johan non può far altro che rispondere. Comincia a giocare per le giovanili dei lancieri nel 1964. Inizia così una carriera leggendaria. Le sue qualità sono subito chiare a tutti. Ha talento e si vede. Ambidestro, potente e allo stesso tempo elegante nelle giocate. Per lui ciò che davvero contava era saper usare la testa, trovarsi nel posto giusto al momento giusto.

Quella squadra è inarrestabile. In nove anni vince 6 campionati, 3 Coppe dei Campioni, 1 Coppa Intercontinentale e 2 Supercoppe UEFA.

Johan Cruijff MYWHERE

Il trasferimento al Barça

In quegli anni Johan è sulla bocca di tutti. Siamo nel 1973 e ogni squadra in Europa vuole accaparrarsi il talento olandese. Su tutti Real MadridBarcellona. Saranno i catalani a bruciare la concorrenza dei blancos. Per il Barça è il momento di tornare grande, di far vedere qual è la squadra più forte in Spagna. Il progetto è vincente.

Grazie a Cruijff, il Barcellona torna a vincere la Liga dopo 14 anni di astinenza. Proprio con i Blaugrana diventa l’Olandese Volante grazie a un’iconica rovesciata contro l’Atletico Madrid.

Si arriva al 1978. Le partite in totale saranno 143 condite da 48 reti. Poi, il fulmine a ciel sereno. Johan decide di scrivere la parola fine al suo romanzo calcistico. I rapporti con l’allenatore non sono buoni, è stanco. E all’età di 31 anni dice basta.

Johan Cruijff

Il ritorno al calcio

Passano tre soli anni. Spinto dal suocero, decide di imbarcarsi in una nuova avventura Oltreoceano. Firma un contratto con una squadra della Lega nord americana, i Los Angeles Aztecs, per poi passare al Washington Diplomats.

Dopo soli due anni decide di tornare in Europa. Prima in Spagna, nella seconda divisione al Levante nel 1981. Poi, ecco il ritorno all’ovile. Siamo nel 1983 e Cruijff torna nella sua Ajax dove vince 2 campionati e 1 Coppa d’Olanda. Qui, con lui, cominciano a crescere anche due ragazzini che avranno un successo strepitoso: Frank Rijkaard e Marco van Basten. Veste anche la maglia del Feyenoord, ormai a fine carriera, vincendo comunque un’altra Coppa nazionale.

Johan Cruijff e la Nazionale

Nonostante abbia vinto tantissimo e abbia incantato con i club, il fiore all’occhiello della sua carriera può essere considerata la nazionale. Non però ciò che ha vinto (diciamo, purtroppo, mai nulla arrivando al massimo secondo ai mondiali del ’74). Ma per ciò che ha dato al calcio. L’Olanda degli anni ’70 è considerata da tutti l’essenza del calcio stesso.

Gli Orange misero in mostra un calcio basato sulla velocità, sulla tecnica e l’interscambiabilità dei ruoli. Il concetto di calcio totale si concretizza nella partecipazione di tutti i giocatori in egual modo sia alla fase difensiva che a quella offensiva. Una rivoluzione calcistica che sarà alla base degli allenatori degli anni a venire.

Johan è stato anche un ottimo allenatore. Basti pensare che con il Barcellona ha vinto 4 campionati, 1 Coppa delle Coppe e 1 Coppa dei Campioni (proprio contro la nostra Sampdoria). Avrà anche una carriera da dirigente, in particolare nell’amata Ajax, che si chiuderà nel 2015. Passa un anno e il 24 marzo 2016, per un tumore polmonare, viene a mancare uno dei talenti più cristallini della storia del calcio.

Oggi lo stadio dei Lancieri porta in alto il suo nome ogni giorno.

Francesco Frosini
Latest posts by Francesco Frosini (see all)

Leave a Reply

Your email address will not be published.