Una serata straordinaria al Bologna Festival 2022

Una serata straordinaria al Bologna Festival 2022

BOLOGNA – Una serata straordinaria con la Chamber Orchestra of Europe diretta da Jakub Hrusa e la violinista moldava Patricia Kopatchinskaja al Bologna Festival 2022, giunto alla 41° edizione.

La scorsa settimana ho avuto la grande fortuna di partecipare a una serata musicale promossa da Bologna Festival 2022 giunto alla 41° edizione. L’auditorium Manzoni di Bologna ha ospitato un concerto di Ludwig van Beethoven e un concerto di Robert Schumann. Il direttore dei due concerti era Jakub Hrusa mentre la violinista Patricia Kopatchinskaja ha partecipato solo al primo.

L’aspetto che mi ha intrigato maggiormente è che la violinista non era una semplice violinista (a parte l’eccezionale bravura) ma se io dovessi trovare un termine adeguato alla sua interpretazione direi che è una “artista performativa“, una vera e propria performer da fare invidia a Marina Abramović.

Bologna Festival 2022 mywhere
BOLOGNA, ITALY – MAY 05: Czech musician Jakub Hrusa conducts the Chamber Orchestra for Europe with moldovan violinist Patricia Kopatchinskaja as soloist in concert for Bologna Festival at Manzoni Theater on May 05, 2022 in Bologna, Italy. (Photo by Roberto Serra – Iguana Press/Getty Images)

Perché dico questo? È vero che nella biografia ufficiale della Kopatchinskaja vengono utilizzati termini come “fantasiosa”, “duttile”, “eclettica” e tanti altri che non cito; ma è anche vero che, se voi l’aveste vista in scena e in questo caso la scena è composta da un’orchestra con moltissimi elementi, avreste pensato come il sottoscritto che si trattava non di una ottima esecuzione o interpretazione ma di una vera e propria azione performativa.

La violinista si muoveva mettendo “in rete” contemporaneamente i movimenti del suo corpo, il violino utilizzato per la musica e le espressioni del volto che interagivano con tutto il contesto creando un’attenzione e un interesse nel pubblico che andava indubbiamente oltre la sua esecuzione. Quindi un aspetto che difficilmente si riscontra in altri esecutori o interpreti pur molto apprezzati dal pubblico.

Bologna Festival 2022 mywhere
BOLOGNA, ITALY – MAY 05: Moldovan violinist Patricia Kopatchinskaja performs as soloist with the Chamber Orchestra for Europe conduced by czech musician Jakub Hrusa in concert for Bologna Festival at Manzoni Theater on May 05, 2022 in Bologna, Italy. (Photo by Roberto Serra – Iguana Press/Getty Images)

Se uno avesse potuto studiare alla moviola, come di solito si fa nel calcio, le espressioni del volto della Kopatchinskaja avrebbe potuto alla fine del filmato trarne veramente un mediometraggio con un linguaggio artistico che poteva stare tra le avanguardie francesi e russe tra gli anni 20 e gli anni 30.

La magia è arrivata poi quando nelle esecuzioni dei bis si è arrivati alla rappresentazione di un pezzo di musica contemporanea di difficile comprensione (poteva essere tra la musica dodecafonica e quella elettronica) ma reso in modo affascinante proprio dalla cinetica della performance.

Alla fine del concerto di Schumann dove nessuno si aspettava un bis (dato che la violinista aveva partecipato solo al primo pezzo) il direttore ceco Hrusa ha eseguito come bis l’inno nazionale ucraino. Chiaramente tutta la platea si è alzata in piedi.

Bologna Festival 2022 mywhere
BOLOGNA, ITALY – MAY 05: Czech musician Jakub Hrusa conducts the Chamber Orchestra for Europe with moldovan violinist Patricia Kopatchinskaja as soloist in concert for Bologna Festival at Manzoni Theater on May 05, 2022 in Bologna, Italy. (Photo by Roberto Serra – Iguana Press/Getty Images)

Quindi: viva la musica!

PS: segnalo data l’emozione che ho provato in quella serata un film che sta circolando adesso nelle sale parrocchiali che mi ha emozionato con la stessa intensità della serata musicale. Il film si chiama “Il naso” ed è la storia dell’opera di Gogol ma soprattutto dei rapporti tra Stalin, Shostakovich e Gogol. Il film è un vero e proprio “mixage” tra script originale, filmati di repertorio, archivi storici e pezzi di animazione molto innovativa come si usa oggi (per capirci tra “L’isola dei cani” di Wes Anderson e “Flee” di Rasmussen). Questo film è stato firmato dal regista russo Khrzhanovskiy ed è un atto di accusa durissimo contro lo stalinismo. Dati i tempi è un atto di grandissimo coraggio.

 

In home page: Bologna Festival 2022.
Czech musician Jakub Hrusa conducts the Chamber Orchestra for Europe with moldovan violinist Patricia Kopatchinskaja as soloist in concert for Bologna Festival at Manzoni Theater on May 05, 2022 in Bologna, Italy. (Photo by Roberto Serra – Iguana Press/Getty Images)

Federico Grilli

Leave a Reply

Your email address will not be published.