Manifest – La serie Tv per chi ha paura di volare in aereo

Manifest – La serie Tv per chi ha paura di volare in aereo

MONDO – Manifest, la serie TV di successo da guardare con le cinture ben allacciate e il fiato sospeso.

Volete guardare una delle serie tv di maggior successo in Italia? Sì? Allora vi consiglio di cliccare sull’icona Netflix e di selezionare “Manifest”. Io l’ho guardata e confesso di aver trascorso 1764 minuti, in tre giorni, incollata allo schermo. Ora potreste pensare che io sia una nullafacente e viva le giornate seduta sul divano a guardare la tv, ma questa mi ha letteralmente rapita e quindi l’ho guardata fino all’alba. Chiaramente in quei tre giorni ero un pochino sfasata al mattino, ma ero in ferie, per questo me lo sono concessa!

Manifest è una serie tv statunitense di genere fantascienza del 2018, ideata da Jeff Rake, produttore televisivo e sceneggiatore americano. Le prime tre stagioni, con 42 episodi sono disponibili su Netflix e la quarta stagione dovrebbe uscire in due parti, la prima quest’autunno e la seconda l’anno prossimo.
In inglese il termine manifest viene usato per indicare la “lista di passeggeri” e sono quelli del Montego Air 828 il fulcro intorno a cui ruotano le vicende.

Prima di raccontarvi in sintesi la trama, vi chiedo se vi agitate prima e durante il volo, se fate di tutto per evitare di prendere un aereo, valutando persino l’alternativa di attraversare l’oceano a nuoto, se prima del decollo fate un rito scaramantico piuttosto imbarazzante e se quando atterrate baciate i passeggeri che sono seduti a fianco e che naturalmente non conoscete.
Se rientrate in uno dei suddetti casi, guardare questo film non vi aiuterà a superare la paura degli aerei, però considerate che si tratta di fantascienza.

Sin dal primo episodio… una grande suspence

Per spiegarvi il dramma, che si sviluppa sin dal primo episodio, vi invito a salire sul volo 828 in partenza dalla Giamaica e diretto a New York city. Durante il volo l’aereo finisce in una forte turbolenza che fa temere il peggio. Il terrore s’incolla sui vostri volti, le urla escono dalle bocche e i cuori battono all’impazzata. All’improvviso tutto si normalizza e il comandante vi comunica di anticipare l’atterraggio in un altro aeroporto. Ad aspettarvi sulla pista troverete la polizia e i funzionari della sicurezza del governo. Da quel momento la vostra vita non sarà più la stessa.

Questo è successo ai protagonisti che, una volta a terra, scopriranno di essere scomparsi da ben cinque anni, mentre per loro, il tempo passato è limitato alla durata del viaggio. Da quel momento saranno artefici di eventi paranormali. Riceveranno, da una sconosciuta entità superiore, la cosiddetta chiamata che li porterà a compiere delle azioni a cui vorranno attribuire un significato benevolo per non impazzire.
Non sono una appassionata spettatrice o lettrice del genere fantascienza; tuttavia, la trama di questo film mi ha catturata proprio per il suo lato misterioso, quasi semidivino che in qualche modo rasserena lo spettatore. In effetti, quando non riusciamo ad avere una risposta certa e logica tendiamo a cercare una spiegazione illogica che non desti paura, ma piuttosto un senso di pace quasi salvifica. Nell’evolversi delle vicende dei personaggi, i dubbi e le incertezze tengono alte la tensione e la curiosità di scoprire che cosa sia realmente accaduto al volo 828.
Vedremo quali sorprese, anche nelle questioni di cuore, ci riserverà l’ultima stagione. Nell’attesa, preparatevi a farmi compagnia in una maratona di visione non stop dei nuovi episodi.

Testo di Anita Orso

Autore MyWhere

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