20 novembre, Giornata della memoria Transgender

20 novembre, Giornata della memoria Transgender

MONDO – Il 20 novembre di ogni anno si celebra la Giornata della memoria Transgender, in memoria delle persone transgender e non binary vittime dei crimini d’odio durante gli anni.

Le origini di tale giornata risalgono al 1998, quando una giovane transessuale afroamericana  di nome Rita Hester fu assassinata ad Allston, nel Massachussetts. L’attivista transgender Ann Smith introdusse questa giornata proprio in memoria di Rita Hester, nel 1999.

Tale evento scosse il mondo ma soprattutto fece arrabbiare il modo con cui i media parlavano di Rita, dandole del maschile e quindi non rispettando i suoi pronomi.

Durante gli anni le commemorazioni sono diventate sempre più evidente nel resto del mondo, fino a comprendere anche l’Italia.

In diverse città italiane, ogni anno, è organizzata una commemorazione. In particolare, a Roma il 20 novembre, in ricordo dell’omicidio di Andrea Oliviero il TDoR si celebra presso la stazione di Roma Termini oltre che alla Gay Street, mentre a Torino si celebra attraverso la Trans Freedom March.

Durante gli anni abbiamo visto anche come grazie all’informazione e alla maggior consapevolezza ci sia finalmente più rispetto per i pronomi.  Anche il social network più utilizzato al mondo Instagram ha incluso nella biografia i pronomi da mettere per far capire al pubblico come rivolgersi nel rispetto della persona.

Pochi mesi fa, la popstar Jennifer Lopez ha presentato sul palco “sua figliə” Emme Maribel Muniz, 14 anni, utilizzando i pronomi neutri they/them.

Ci sono purtroppo tanti dati drammatici che ci spiegano grazie al report Trans Murder Monitoring realizzato da Transrespect versus Transphobia Worldwide le morti delle persone transgender, dati che purtroppo se si vanno a leggere sono tanto ampi e grandi comprendendo il Brasile (secondo il report ha il numero maggiore di morti), gli Stati Uniti, e il Messico.

Oltre a tutto questo, restano le troppe aggressioni, le discriminazioni e la marginalizzazione subite dalla comunità in ogni parte del mondo, che cercano di cancellare le persone transgender, a volte nei modi più brutali possibili. È importante ricordare le persone vittime di discriminazione, di omicidi per crimini d’odio in un sistema che non vuole includere un qualcosa che dovrebbe essere la normalità dall’inizio.

È per questo che una data tanto importante deve essere ricordata con onore e rispetto, e deve essere sensibilizzata attraverso l’uso dei pronomi giusti nel rispetto della persona, attraverso l’informazione e il rispetto della dignità altrui. Il 20 novembre deve essere una giornata per ricordare chi per anni ha lottato per dare luce alla giustizia e all’amore.

Testo di Martina Bassi De Masi

Autore MyWhere

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