Bagna Cauda: il piatto tipico invernale per eccellenza del Piemonte. Storia, curiosità, varianti e ricetta originale

Bagna Cauda: il piatto tipico invernale per eccellenza del Piemonte. Storia, curiosità, varianti e ricetta originale

PIEMONTE – Nel 2023 saranno 10 anni che si festeggia la Bagna Cauda piemontese. Qua vi parliamo della storia di questo piatto tradizionale e della ricetta originale di questo piatto tipico invernale.

Mettete un freddo e nebbioso sabato sera di dicembre in compagnia in Piemonte. La ricetta migliore per scaldare il cuore e lo stomaco è proprio lei: la Bagna Cauda

Il weekend del 3 e 4 dicembre scorso, infatti, si è svolto per il secondo weekend consecutivo il “Bagna Cauda Day”. Si tratta di una festa che coinvolge tutte le città piemontesi, in modo particolare nelle provincie di Torino, Asti e Alessandria e i paesi in collina. Moltissimi ristoranti preparano questa pietanza in enormi quantità e ad accogliere cittadini delle zone e turisti da tutta Italia.

E’ un evento iconico che si festeggia dal 2013 ed ogni anno incrementa la percentuale di occupazione nei ristoranti locali e negli hotel, sia nelle principali città di riferimento, che negli agriturismi delle piccole località di campagna sparse nelle Langhe e nel Monferrato.

La Bagna Cauda piemontese… ma di che cosa si tratta?

In questo articolo vi racconteremo la storia, gli abbinamenti e le diverse varianti, ma non meno importante, vi spiegheremo nei dettagli la ricetta originale “della nonna” per poter preparare questo caldo antipasto anche nell’intimità di una serata a casa tra amici e famiglia.

Iniziamo dicendo che il nome stesso della “Bagna Cauda” ha un significato ben preciso: traducendolo dal dialetto del Piemonte orientale/meridionale vuol dire “Salsa Calda”, quello che è effettivamente. Viene cucinata per aprire i pasti invernali e come intingolo per le verdure di stagione, sia crude (come il Cardo Gobbo di Nizza Monferrato, il sedano e la verza), che cotte o arrostite (come le cipolle, i peperoni, le patate, e la barbabietola).

Le origini della Bagna Cauda

La sua storia ha inizio secoli fa, quando la reperibilità delle acciughe salate (utilizzate anche per la preparazione del Bagnetto Verde piemontese) è aumentata incredibilmente dalla Provenza in tutto il Basso Piemonte; si pensa che il motivo principale di questo aumento fosse legato al commercio del sale evitando di pagare dazi molto piu’ alti del previsto lungo le tratte commerciali delle “Vie del Sale”. Per molti anni, inoltre, visto l’utilizzo di ingredienti ritenuti “poveri” dai ceti sociali piu’ elevati, la Bagna Cauda non ha mai raggiunto le tavole imbandite della nobiltà, oltre al fatto che nell’immaginario comune dei secoli scorsi gli effetti dell’aglio sull’alito rendevano rozzo e poco elegante chiunque ne facesse uso.

Bagna Cauda e Verdure
Bagna Cauda e Verdure

Gli ingredienti:

Per preparare la “Bagna Cauda” vi occorrono solo alcuni semplici ingredienti di facile reperibilità.

Per 4 persone:

– 3 dl di olio di oliva extravergine;

– 150 gr di acciughe sotto sale;

– 50 gr di burro;

– 6 spicchi di aglio;

– verdure crude da intingere (meglio elencate nel paragrafo successivo)

La ricetta tradizionale

Vi lascio fin da subito una buona notizia: la difficoltà di preparazione è medio-bassa ed anche i tempi sono brevi, la cottura infatti è di circa 10/15 minuti al massimo.

– Per iniziare, con un coltellino raschiate tutte le acciughe, pulitele con un telo, poi apritele e diliscatele.

Sbucciate il piu’ accuratamente possibile tutti gli spicchi d’aglio e tagliateli a fette sottilissime; questa sarà la parte un po’ piu’ lunga (vi prenderà circa 20 minuti sul totale della preparazione).

– In un recipiente rigorosamente di terracotta, sciogliete il burro a fuoco dolcissimo, uniteci l’aglio, lasciando che si disfi ma senza farlo dorare (mi raccomando, o rischierete un vago retrogusto di bruciato) e per ultimo aggiungete l’olio a filo e le acciughe, facendo sobbollire a fuoco dolce per circa 10 minuti, fino ad ottenere una salsina omogenea.

Per terminare, servite la Bagna Cauda in tavola sull’apposito fornelletto, con accanto le verdure crude, precedentemente mondate e lavate, tagliate a fettine o a listarelle.

Le varianti piu’ note della Bagna Cauda

In origine, per questa preparazione si usava l’olio di noce invece che l’olio di olive (poiché’ l’ulivo è tipico della vegetazione ligure e non piemontese). Oggi esistono molte varianti locali riguardanti la qualità’ dell’olio e la proporzione tra olio e burro. Per renderla piu’ leggera è anche in uso sostituire il burro con panna da cucina (anche se non è un’usanza molto comune).

I migliori abbinamenti

Ma non è finita qui: con queste temperature, cosa c’è di meglio di un buon vino rosso di accompagnamento? Uno dei migliori abbinamenti alla Bagna Cauda, è infatti la Barbera d’Asti DOCG, un vino corposo, dal colore rosso rubino, di gradazione alcolica che varia tra i 12 e 14 gradi, il quale nasconde particolari sentori di ciliegie e frutti rossi.

Se invece preferite vini ancora piu’ audaci ed invecchiati, anche l’abbinamento con la Barbera d’Asti Superiore è ben gradito. La differenza con il vino precedentemente citato solo nella fase di invecchiamento, che nel caso della Barbera Superiore deve essere maggiore di 14 mesi, rendendolo molto piu’ pregiato e strutturato al palato.

Per concludere…

Non resta che indossare il grembiule e dedicarsi a questa antica ricetta piena di storia e tradizioni da preservare.

E per altre informazioni, se ormai vi siete appassionati alla cucina della tradizione o siete curiosi sperimentatori di ricette moderne, vi lascio questi due link per sapere tutto sull’evento del Bagna Cauda Day, in modo da potervi assicurare di non perdere le prossime date, insieme al link che vi riporterà ad un articolo ricco di golosità

Per il Bagna Cauda Day ecco il link.

Qui per altre curiosità culinarie

Chiara Fogliati

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