ROMA – La Cantata dei Pastori, simbolo del Natale a Napoli, è andata in scena con la prima. Fino al 15 gennaio 2023 sarà alla Sala Umberto e, noi che l’abbiamo visto in anteprima, vi consigliamo di non perderlo. Peppe Barra ce la presenta questo testo della tradizione del teatro napoletano con queste parole E’ la favola più bella del mondo sopravvissuta a 4 secoli di rappresentazioni.
L’artista napoletano Peppe Barra da oltre quarant’anni porta in scena questo testo antico appartenente alla grande tradizione del teatro napoletano. La cantata infatti risale al 1698 quando l’abate Andrea Perrucci, su commissione dei Gesuiti, la scrisse con il nobile intento di rendere più fruibile un poema sacro. Molti napoletani rinunciavano spesso alla messa di mezzanotte preferendo divertirsi in sala con spettacoli sconvenienti e poco rispettosi della religione. La Cantata ebbe così il merito di ricondurre il pubblico sulla retta via.
L’opera è una sorta di rappresentazione vivente della Natività, popolata dai personaggi che animano il presepe. E’ un testo che è cambiato con il tempo lasciando spazio all’improvvisazione come nella Commedia dell’arte.
Ecco che al personaggio di Razzullo già esistente nella versione originaria, si affianca quello di Sarchiapone, comico e irriverente al punto da far virare la commedia verso quella volgarità tanto temuta dal clero. E così nel 1889 ne proibirono le rappresentazioni.
Opera attuale
La duttilità del testo ha permesso però di farla giungere fino ai nostri giorni e di continuare la tradizione e mantenere questo appuntamento rituale. Artefice di tutto questo è Peppe Barra che già con Roberto De Simone l’aveva riscritta e poi con la madre Concetta Barra e Lamberto Lambertini l’ha portata in giro nei teatri italiani. Oggi di nuovo insieme con Lamberto Lambertini, ce ne offre una versione attualizzata, ma dal fascino antico.
Peppe veste i panni di Razzullo, pulcinellesco scrivano, mentre Sarchiapone è impersonato da Lalla Esposito. I due si aggirano in Palestina proprio quando Maria e Giuseppe cercano un riparo per la nascita del Figlio di Dio ostacolati dalle forze maligne.
La regia è di Lamberto Lambertini, le musiche di Giorgio Mellone, le scene di Carlo De Marino, i costumi di Annalisa Giacci e il disegno luci di Francesco Adinolfi. Uno spettacolo divertente e commovente insieme, adatto ad un pubblico di tutte le età.
Sala Umberto
Via della Mercede, 50, 00187 Roma
3 – 5 gennaio h 21 – 6 gennaio h 17.00 – 7 gennaio h 21
8 gennaio h 17 – 12 – 14 gennaio h 21 – 15 gennaio h 17
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