MONDO – Era il 12 gennaio 2010 quando le vite di milioni e milioni di haitiani sono cambiate per sempre a causa di uno dei terremoti peggiori che la Storia mondiale ricordi, lasciando solo sfollati, feriti, macerie e miseria tra la popolazione. In occasione dell’anniversario dell’apocalittico sisma di Haiti, ripercorriamo insieme alcune tappe e i dati principali che lo hanno reso cosi’ drammatico, rendendo onore ad un Terra fatta di amore e passione, che ha guardato avanti nella difficoltà piu’ estrema senza arrendersi.
I fatti
Pochi minuti prima delle ore 17:00 locali, una scossa di magnitudo 7.0 MW (6,1 della Scala Richter) si manifestò a 13 km di profondità e con epicentro a circa 25 km dalla capitale dello stato caraibico, Port-au-Prince (entroterra), riducendolo ad uno stato di miseria totale. Alla scossa principale, di entità catastrofica, la situazione non era ancora sotto controllo: il terremoto di Haiti non era ancora cessato, tutt’altro.
Le scosse di assestamento si susseguirono per ore e ore, alcune delle quali raggiunsero magnitudo maggiori di 5,5 MW. A causa di queste ultime, l’ansia per un probabile imminente tsunami continuava a salire. Venne subito diramato un allarme in tutta Haiti, poi annullato una volta scongiurato il pericolo.
Le scosse si avvertirono anche in altri paesi della zona caraibica e non solo: Cuba, Venezuela e Santo Domingo solo per citarne alcuni.
Terremoto di Haiti: uno dei più tristi bilanci che l’uomo ricordi
Oltre alla distruzione di uno stato gia’ in una evidente situazione difficile, soprattutto economico in alcune aree rurali, ciò che colpi’ tutto il Mondo, fu il bilancio delle persone coinvolte: un totale di 3 milioni tra sfollati, dispersi, feriti e purtroppo un altissimo numero di vittime: ben 222.517, classificandosi come il secondo terremoto con il più alto numero di morti della storia, dopo quello avvenuto il 23 gennaio del 1556 nella provincia cinese dello Shaanxi; la scossa principale (di magnitudo 8.0 sulla scalda Richter) coinvolse ben 97 contee del paese e causò un dolorosissimo totale di circa 830.000 vittime.
Ma torniamo di nuovo al 2010, durante il terremoto di Haiti: inizialmente, il numero di vittime accertate non venne diramato subito. A causa della elevata povertà tra gli abitanti e degli scarsi mezzi di rilevazione, fu particolarmente difficile stimare esattamente un bilancio.
La prima somma che gli esperti locali comunicarono ai media fu infatti molto generica: si stimarono migliaia e migliaia di vittime. La maggior parte delle fonti andò alla ricerca di bilanci più precisi, contando circa 50 mila morti.
Alcuni giorni dopo, L’ONU aveva dichiarato che il terremoto aveva colpito un terzo della popolazione, per arrivare alla straziate cifra ufficiale del 5 febbraio: la soglia delle 212.000 vittime era stata superata.
Oltre a questi dati, si aggiungono anche tutti i Palazzi e le opere d’arte andati distrutti dalle scosse e dagli urti.
La capitale, Port-au-Prince, completamente distrutta, perse il suo Palazzo Nazionale (sede dell’Assemblea Nazionale di Haiti) e il Quartier Generale delle Nazioni Unite per la missione di PeaceKeeping intrapresa nel paese. Tra il personale delle Nazioni Unite in missione ad Haiti, si contarono inoltre moltissimi vittime e dispersi.
La solidarietà tra gli Stati come regalo piu’ grande
Il resto del mondo non resto con le mani in mano: moltissimi paesi giunsero in soccorso durante la lunga fase di gestione e ricostruzione post-terremoto, così come non mancarono gli aiuti economici e i sostegni (fisici e morali) da ogni angolo del globo, per testimoniare che in situazioni di questo calibro solo l’unità e la solidarietà possono aiutare, non le parole, le guerre o le false speranze.
Purtroppo, questo non fu l’unico episodio sismico nella zona e, anche se con entità minore, le scosse si sono ripresentate negli anni. La più forte, nonché recente a manifestarsi e’ quella del 14 agosto 2021, che coinvolse più di mezzo milione di abitanti.
In conclusione dell’articolo, vorrei lasciarvi con l’immagine di una Haiti forte, che è tornata a vivere, nella speranza che questa sia l’immagine piu’ serena, nonché la più comune che tutti noi condividiamo di questa Terra da sogno e lo voglio fare tramite il sito turistico ufficiale di Haiti, dove troverete fotografie spettacolari di spiagge di sabbia fine e mari cristallini, consigli e curiosità di ogni tipo.
E per non dimenticare una tragedia simile avvenuta a minore distanza da noi, vi segnalo qui il link ad una toccante intervista realizzata 9 anni dopo il terremoto dell’Aquila.
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