A proposito di Settimo Senso, ricordiamo Moana Pozzi

A proposito di Settimo Senso, ricordiamo Moana Pozzi

ACCADE OGGI – Moana Pozzi oggi avrebbe compiuto 63 anni. Era nata a Genova il 27 aprile del 1961. Quest’inverno ero andata al teatro Parioli di Roma a vedere lo spettacolo Settimo Senso Moana Pozzi di Ruggero Cappuccio.  A vestire i panni di Moana Pozzi l’attrice Euridice Axen con la regia di Nadia Baldi.

Chi era Moana Pozzi?
Una rilettura inedita e originale. Nulla di scabroso per ripercorrere le emozioni di una donna con le sue debolezze. E forse con la sua solitudine. Anche se il nostro ricordo del personaggio nella sua vivacità ed estrosità si sovrappone alla memoria scandalistica, di Moana Pozzi serbiamo tutti un sentimento di tristezza. Sarà per la prematura scomparsa, e sarà che è stata una delle morti sospette di essere una copertura, che la sua dipartita ci ha sorpreso e lasciato amareggiati. Tante domande ci hanno coinvolto dopo, ma, quello che mi è piaciuto dello spettacolo è stato proprio il non voler descrivere una personalità, ma semplicemente leggere tra le righe un passaggio della sua vita.

Euridice Axen attrice italo-svedese nota per aver interpretato Tamara Morra in Loro 1 e 2 di Paolo Sorrentino, qui in teatro veste i panni di Moana Pozzi senza voler dare risposte.

Non c’è cronaca ne tantomeno gossip. C’è un interpretazione di un momento di vita, con i suoi pensieri immaginari e le sue fantasie. E tutto il mondo maschile intorno.

L’abbiamo dimenticata?
Moana Pozzi è rimasta nell’immaginario maschile, e non solo. E qui la nuvola di tulle rosso che l’avvolge vuole essere leggera come lei sapeva essere. In Settimo Senso Euridice Axen affronta un immaginario dialogo tra Moana Pozzi e un uomo. Un confronto provocatorio e spiazzante in cui si cerca di svelare l’ipocrisia insita nella nostra società. Qui grida Moana con aria di sfida:

Le hanno spiegato che anche la bugia è porno? Perché se è porno tutto ciò che immorale, allora anche tutto ciò che immorale è porno.

Il settimo senso è quello, spiega, che ci tocca con la sua grazia solo se sappiamo condividerlo con un altro essere.

La regia è affidata a Nadia Baldi regista teatrale e cinematografica e direttrice artistica del Festival Segreti d’Autore. Ha affrontato questo impegno ben consapevole di ciò che Moana Pozzi rappresenta nell’immaginario collettivo, una donna oggetto asservita all’industria cinematografica del porno, ma ha cercato di ribaltare questo schema.

Ho voluto cogliere, attraverso questa strana storia di seduzione tra una porno-diva e un uomo, tutto quello che può passare come messaggio trasversale. Attraverso le parole del personaggio femminile che aprono ad una possibile analisi critica sulla pornografia, tocchiamo quelli che sono i più profondi, ancestrali e arditi sensi che muovono il potere e la violenza dell’essere umano.

Un eccellente modo per rivedere le nostre certezze e scardinare atavici pregiudizi.

 

Foto Euridice Axen Settimo Senso Foto Tommaso Le Pera

Fabiola Cinque

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