FROSINONE – Collepardo il Paese delle Erbe in 127 fotografie mostra un ritratto inedito del borgo ciociaro nella poetica narrazione in immagini di Sandro Segneri. Intervista all’autore.

Il libro di Sandro Segneri è stato presentato nella sala consiliare la Rocca in presenza del Sindaco di Collepardo Mauro Bussiglieri e l’assessore alla cultura Elisabetta Melchiorri.

In questa occasione ho intervistato Sandro Segneri che avevamo conosciuto precedentemente grazie alla sua arte bonsai di cui potete trovare qui la video intervista. Segneri qui si è presentato sotto un’altra veste mostrando la sua sensibilità artistica nell’arte della fotografia.

Ho chiesto all’autore Sandro Segneri come è nata l’idea di questo libro. 

“Vivo a Collepardo in provincia di Frosinone e amo questo piccolo borgo. L’idea è nata quando un giorno a casa di mia madre ho trovato un piccolo ombrello che era appartenuto ad una sua amica. Da qui ho immaginato intorno a questo oggetto dalla patina vintage il vissuto di questo ombrello nelle mani di questa donna”.

Quindi sei partito da questo per costruire una storia fantastica…

“Ho immaginato come nei vicoli di questo borgo ognuno in prossimità di un angolo dovesse decidere quale direzione prendere. I ritratti paesaggistici si soffermano spesso sugli angoli, le case, le mura. Il mio intento è quello di sorprendere lo spettatore nelle diverse visioni del paese di Collepardo”.

Le tue sono visioni monocromatiche che ci introducono in un vissuto attraverso il passaggio e anche il rito delle tradizioni. Infatti qui Sandro Segneri intraprende un viaggio attraverso i volti le pietre gli intonaci delle mura dove risuonano vivaci anche l’eco di bambini che giocano ancora per strada.

“Sì, ho costruito un percorso artistico fatto di immagini di donne e uomini che lavorano. Sono immagini dei luoghi e della cultura di un borgo italiano. Collepardo è denominato “il paese delle erbe”. Qui si mantengono vive le tradizioni ed io ho voluto cogliere il nuovo che cambia e soprattutto valorizzandone la memoria delle radici”.

Ti sei soffermato nelle espressioni e nelle tue fotografie emergono i contrasti tra il bianche nero. Poi il colore emerge di tanto in tanto attraverso questo rosso ombrellino che passa di mano in mano. Il tuo viaggio è soprattutto un viaggio interiore?

“Sì, ho voluto rappresentare nelle rughe delle donne più anziane l’esperienza di una vita vissuta in questo luogo. Poi mi sono soffermato anche a ritrarre artisti e imprenditori, nonché entrare all’interno di riti religiosi attraversando le mura delle chiese di questo paese e celebrando con loro il santo patrono”.

Chi ha trasposto in parole la “favola”, come l’hai chiamata tu?

“Il testo che accompagna le mie immagini in una sintesi visiva è dello scrittore Luca Simonelli che ha creato con sensibilità letteraria e sentimento la favola che io ho rappresentato negli scatti”.

Sandro questo libro è stato fortemente voluto dalla amministrazione e dall’assessore alla cultura Elisabetta Melchiorre che ha creduto e sostenuto con determinazione questo progetto. Pensi di creare altre presentazioni e occasioni per far conoscere il tuo libro?

“Si, mi piacerebbe presentarlo non solo qua in Ciociaria ma anche nei vari meravigliosi borghi dell’Italia tutta per poterlo rendere più universale. Vorrei dare a questo progetto una dignità al di fuori della località che rappresenta questo primo libro. Sarebbe bello portare avanti questa storia costruita in immagini, attraverso la valorizzazione della nostra storia artistica e culturale e delle antiche tradizioni”.

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Fabiola Cinque

Napoletana fino alla milionesima generazione (dal 1.400), nobile d’animo ma non più per albero genealogico, viaggiatrice e curiosa delle bellezze e delle stranezze del mondo riporto tutte le mie impressioni attraverso tutti i sensi che abbiamo e che vogliamo usare. Di estrazione e definizione “fondista”. Azzurra di nuoto per tutte le distanze più lunghe e massacranti che vi possono venire in mente. La fatica è il mio karma. Mai nulla regalato, tutto conquistato. La comunicazione e la pubblicità sono la mia anima, la moda la mia vita presente e futura. Vivo in un paese bellissimo dal quale desidero sempre di allontanarmi, per tornare e riassaporare i profumi ed i sapori. La mentalità e l’amore sono anglosassoni, ma d’altronde si sa, i Borboni sono stati dominati dai francesi come gli inglesi e gli spagnoli, quindi le mie origini ed il mio essere è globale, sono bastarda dentro.

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