La musica in lutto per Ryuichi Sakamoto

La musica in lutto per Ryuichi Sakamoto

MONDO – E’ arrivata qualche giorno fa la notizia diffusa dalla sua agenzia della morte del compositore giapponese Ryuichi Sakamoto. Dal 2014, anno in cui gli viene diagnosticata la malattia, era infatti scomparso dalle scene.

Il senso della operazione artistica compiuta da Sakamoto è forse racchiusa in una frase che il musicista avrebbe pronunciato poco prima di trasferirsi a New York ovvero:

Sono nato in Giappone, ma non credo di essere giapponese, sentirmi  straniero è una condizione che mi piace. Non amo  i nazionalismi e i confini.

Questa sua attitudine a spaziare nel mondo senza vincoli la trasferisce anche nella musica visto che abilmente cerca di fondere e contaminare la musica classica con elementi della musica elettronica, la musica tradizionale giapponese con quella dell’occidente. La sua collaborazione con il musicista inglese David Sylvian ne è la prova. Nel 1983 abbatte altri confini. Compone la colonna sonora del film di Nagisa Oshima Merry Christmas, Mr Lawrence e recita anche nel ruolo del Capitano Yonoi accanto a David Bowie. Il film è conosciuto in Italia con il titolo di Furyo e consiglio vivamente di recuperarlo anche solo per vedere questi due incredibili artisti insieme, alfieri dell’anticonformismo e della libertà di espressione ad ogni livello. La colonna sonora di Sakamoto per questo film riceve un Bafta e la canzone Forbidden colour di Sakamoto e Sylvian è diventata famosissima al di là del film.

David Bowie e Ryuchi Sakamoto

La pellicola ha dato una svolta alla sua carriera, in seguito  inizia una collaborazione con il regista Bernardo Bertolucci. Sua la colonna sonora del kolossal L’ultimo Imperatore che gli fa vincere un Oscar. Lavora con il regista italiano anche per  Il tè nel deserto e Piccolo Buddha. Partecipare a grandi progetti e lavorare con grandi registi è una sua prerogativa, scrive i temi musicali per Tacchi a spillo di Almodovar e per Babel e Revenant di Alejandro González Iñárritu. Dal sito ufficiale dell’artista compare il triste annuncio della sua scomparsa con il ricordo di una delle sue citazioni preferite Ars longa, vita brevis. L’arte è lunga la vita è breve.

 

Anna Maria Di Francesco
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