La Casa del melograno: all’insegna del cambiamento

La Casa del melograno: all’insegna del cambiamento

ITALIA – Se c’è un’idea chiave per comprendere La Casa del melograno è il leit motiv del Cambiamento, presente in tutte le vicende e fatti raccontati: in una cornice storica, uomini e donne di La Casa del melograno sono il vero artefice della storia e il motore di questo cambiamento.

La Casa del melograno di Simona Bertocchi ha un respiro storico molto contestualizzato, radicato come è negli avvenimenti che segnano la storia fiorentina e italiana a partire dal 4 maggio 1814, con l’arrivo all’Elba di Napoleone, per concludersi con Firenze capitale d’Italia. Il Cambiamento, il senso di appartenenza  e la capacità di adattamento sono gli aspetti salienti sia del tempo storico che della famiglia Martini.

Il romanzo in realtà è però, in un quadro storico, romanzo di sentimenti, di amori e passioni, centrato sulle vicende dei Martini.  Le famiglie dei Martini legate tra loro in un’unica famiglia: dall’inizio alla fine le vicende di ciascuno si legano, si sovrappongono, si strutturano insieme a quelle degli altri componenti. Il tema dell’amore è quello centrale, vissuto o sofferente e negato.

Simona Bertocchi e Teresa Paladin, casa di Dante

Vi è una bellezza in questo romanzo che traspare nettamente nei molto eventi di origine familiare, seppur legati al contesto della vita economica e sociale dell’epoca.

La Casa del melograno è un romanzo corale dove i personaggi si intersecano gli uni con  gli altri  nella empatia  o nell’opposizione di scelte in primis sentimentali, ma anche economiche –la famiglia possiede un’azienda prestigiosa di tessuti-  e ideologiche,  riferite al definirsi delle novità storico-politiche in atto.  Sono comunque  i legami familiari, il senso della famiglia come appartenenza e roccia di riferimento, che reggono e guidano i personaggi, anche quelli più scontrosi e talora, vedi Rodolfo e Giovanni.

Le donne sono la vera forza della famiglia, da Fedora che apprezza l’unità tra alchimia e industria per la creazione di nuovi tessuti, a Sofia, che crea un’associazione culturale per donne, dove condividere le idee. Per non parlare di Ginevra e Sofia che inventano un marchio di produzione in pieno Ottocento, pur essendo donne. Tutti i protagonisti sono estremamente consapevoli di essere portatori dell’unità e dignità, dell’ onore di questa famiglia:  una nobiltà che si allarga a coloro che entrano, in vari modi, a farne parte: Sofia, Ginevra, Francesca, Marco.

Simona Bertocchi e Teresa Paladin: presentazione del romanzo.

La Casa del melograno”, edito dalla Giovane Holden Edizioni,  ha una trama ricca con passaggi costanti nel testo da un personaggio all’altro, da un nucleo familiare all’altro all’interno dello stesso capitolo.  Le vicende dei vari personaggi rendono il romanzo una lettura piacevole, per questa varietà di piani e livelli di contenuto che lo rendono decisamente, per molti motivi,  intrigante. I luoghi del romanzo sono Firenze, Napoli,  con la sua vitalità colorata e sempre rinnovantesi, Parigi, Torino.

La narrazione dà ampio spazio ai dialoghi, che diventano anch’essi motore della storia: grazie ad essi lo  sviluppo delle azioni si accompagna al disvelamento progressivo del lato psicologico dei personaggi. Simona Bertocchi ha saputo creare uno spazio aperto e raccordato al resto della realtà in ogni azione e momento esistenziale dei personaggi, in un gioco letterario estremamente avvincente. Testo adattissimo tra l’altro per una fiction.

Sala della casa di Dante

Il linguaggio della scrittrice è assolutamente elegante, anche quando racconta di personaggi popolari di strada non è mai volgare. Domina su tutto la ricerca della raffinatezza che viene esaltata  con la preziosità delle sete così come delle preziose  porcellane, ma anche per la naturale espressività dei fiori che arredano la casa del melograno.

La caratteristica che più colpisce in questa sagra familiare inserita in un quadro storico è la capacità di creare periodi decisamente poetici che sottolineano la narrazione in senso evocativo. La telecamera della scrittura ci presenta in diretta sentimenti ed emozioni e si rintraccia nel testo una bellezza poetica a tutto tondo che va dallo spettacolo della luna, alla musica, alle opere d’arte, alle persone, e tutto avvolge.

Mostra collettiva alla casa di Dante

“Le note del violino erano come petali delicati che si pesano lievi sui ricordi”: il linguaggio della musica parla all’anima: si può affermare che vi è un certo andamento musicale in questo romanzo, una sorte di sinfonia letteraria che abbraccia la storia di questa famiglia, inventata ma pienamente realistica.

Casa del melograno di Simona Bertocchi
Casa del melograno di Simona Bertocchi

 

Teresa Paladin
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