ALESSANDRIA – Lo scorso 14 luglio, ho avuto la grande fortuna di conoscere personalmente la conduttrice televisiva Licia Colò durante le riprese ad Acqui Terme per la puntata di Eden: un Pianeta da Salvare, in onda su La7 ogni sabato sera alle ore 21,15
La puntata (n° 115) è stata trasmessa lo scorso sabato 20 maggio in prima serata, ma, nel caso foste interessati, potrete vederla in streaming in qualsiasi momento vogliate a questo link, su RivediLa7.
Licia Colò ad Acqui Terme: tutto sul programma
Si tratta infatti del sito ufficiale del canale La7 dove vengono caricati video, notizie e puntate di tutti i programmi dell’emittente televisiva.
La puntata vi presenterà, come sempre, tre bellezze naturali e storiche: Acqui Terme (Piemonte) e le sue battaglie per la riapertura delle Terme, le antiche tradizioni di Cogne (Valle d’Aosta) e una lunga visita al favoloso Parco Naturale dei Laghi di Plitvice (Croazia).
Nato nel 2019 e giunto alla sua quarta edizione, Eden: un Pianeta da Salvare è uno tra i più noti rotocalchi televisivi a vocazione ambientalista per l’impegno civile.
Ha da sempre riscosso grande attenzione e interesse dal pubblico di tutta Italia.
La conduttrice, Licia Colò, si è distinta fin dagli esordi per il suo amore verso gli animali, l’ecosistema, la natura e tutti i doni della Terra che meritano di essere preservati prima che sia troppo tardi.
Proprio per questo, le puntate del programma sono tutte unite da un unico filo conduttore: l’ambiente.
Per iniziare: alcune curiosità e retroscena delle riprese
Già presente ad Acqui Terme nella giornata del 2 luglio 2022 per assistere alla quattordicesima edizione del Premio Acqui Ambiente in quanto premiata speciale come Testimone dell’Ambiente 2022, Licia Colò ha fatto sapere che sarebbe tornata due settimane dopo per registrare alcune scene da inserire nel programma.
Ha mantenuto la promessa, dedicandosi in modo particolare alla cornice da sogno che regala la dimora storica con Relais del Charme di Villa Ottolenghi, ma non solo.
Le riprese si sono svolte in quattro giorni all’incirca.
Si sono divise tra il percorso ciclabile della città, che costeggia le rive del Fiume Bormida e i resti dell’antico e ancora originale Acquedotto Romano.
Ma sono stati esplorati anche molti altri punti di attrazione turistica come il Trittico della Vergine di Montserrat di Bartolomé Bermejo, tesoro contenuto nell’affascinante Duomo di Acqui Terme.
Dopo aver accompagnato Licia Colò, Alessandro Antonino e la troupe per un sopralluogo a scopo illustrativo all’interno del Tempio di Villa Ottolenghi, le riprese sono iniziate ufficialmente.
E se questa realtà storica vi affascinerà, potrete trovare altre informazioni e fotografie su Villa Ottolenghi in questo articolo completamente dedicato.
Il tutto è avvenuto in modo estremamente professionale e quasi tutte le scene sono state buona la prima, come si suol dire in questo campo.
Il lavoro è stato svolto egregiamente in così poco tempo, forse proprio per la stretta collaborazione e la complicità che hanno mosso il gruppo sul set e che ho avuto l’onore di notare fin dal primo ciak.
Le riprese a Villa Ottolenghi
La troupe, grazie a un drone, è riuscita a riprendere dall’alto i diversi ettari di estensione della proprietà sulla collina di Borgo Monterosso.
Si è poi soffermata sulla zona esterna ed interna del Tempio di Herta.
Si tratta di un tempio – mausoleo che fa parte integrante della proprietà, situato poco sotto la sede principale di Villa Ottolenghi.
Partendo dall’esterno, Licia ha illustrato nei dettagli una porta al di fuori del comune.
Parliamo del portone dei Maestri Ferrari, realizzato completamente a mano in ferro, bronzo e ottone in cinque anni.
I due artigiani acquesi, nonché artisti del ferro, hanno costruito una porta di quattro tonnellate di peso.
L’interno è accessibile solo grazie a questo portone, il cui meccanismo di apertura è molto simile a quello di una cassaforte.
Per spalancarlo, infatti, occorre prima trovare la combinazione segreta, dopo di che, utilizzare un imponente mazzo di chiavi a forma di cuore e fiori.
Ma, come potrete anche ammirare nella puntata, vi assicuriamo che l’interno della struttura vale la fatica dell’apertura di questo magico portone.
Suddiviso su due piani, il mausoleo è completamente affrescato da Ferruccio Ferrazzi al piano terra, mentre al piano sotterraneo scorgerete un mosaico originale di Ravenna a 360°.
E non è ancora finita
Licia Colò ha visitato anche l’esposizione delle antiche piscine termali utilizzate dai romani.
Ha voluto inoltre aiutare la popolazione di Acqui Terme nella delicata battaglia che sta affrontando.
Le terme cittadine sono infatti rimaste chiuse ormai cinque anni fa per volere del loro proprietario.
Lasciate in mano ad un destino crudele, ora tutte le zone termali necessitano di lunghi lavori di manutenzione.
Lo scopo della conduttrice è stato particolarmente apprezzato dai cittadini, intenti a ridonare il grande valore che le sue acque termali salsobromoiodiche detenevano in passato, in quanto ricche di proprietà terapeutiche.
Sempre nei dintorni di Acqui Terme, la troupe ha mostrato come avviene la cerca dei tartufi.
Quest’ultimo è un prodotto tipico e molto pregiato della zona, e per raccontarlo hanno scelto il metodo migliore.
Licia ha infatti accompagnato dal vivo due esperti tartufai e i loro adorabili cani.
Durante la puntata è però stata illustrata anche un’altra battaglia intrapresa nella seconda metà dello scorso secolo da tutti i cittadini.
La battaglia per la chiusura dell’ACNA: azienda di coloranti protagonista dell’inquinamento del Fiume Bormida nel secolo scorso
Stiamo parlando della lotta per la tanto attesa chiusura dell’Acna: una fabbrica di esplosivi e successivamente di coloranti artificiali.
Con sede a Cengio, in provincia di Savona, il suo acronimo sta proprio per Azienda Coloranti Nazionali e Affini.
Dal 1929 fino al 1999, lungo il periodo di attività, l’azienda ha purtroppo avuto un ruolo di spicco per quanto riguarda l’inquinamento ambientale della Val Bormida.
Oltre a nubi di fumo, gli operai erano soliti gettare i rifiuti e gli avanzi all’interno delle acque del Fiume Bormida, fino a renderle di un colore rosso purpureo.
Per anni, la popolazione della Val Bormida si è riunita con un obiettivo comune: fermare questo scempio e curare le acque e il territorio circostante.
La causa ha visto riunirsi letteralmente tutti i cittadini, nessuno escluso.
Ma, nonostante questo, per vedere i primi risultati si sono dovuti attendere quasi cinquant’anni.
E solo dopo parecchie proteste, manifestazioni e trattative, la fabbrica è stata chiusa a fine 1999, continuando a rovinare l’ecosistema per decenni.
Prima di concludere: due parole su Licia Colò e la sua spiccata umanità
Fin dal primo incontro la conduttrice e tutta la troupe si sono dimostrati pienamente disponibili, flessibili e pronti ad accogliere suggerimenti qualora fosse necessario.
Ciò che ha colpito più di tutto, sono state la semplicità e la gentilezza di Licia Colò, confermando ciò che già la contraddistingueva nelle sue comparse televisive.
La sua visita in città e i suoi modi affabili, hanno lasciato incantati tutti i cittadini di Acqui Terme.
E anche tutti coloro che hanno avuto modo di incontrarla mentre passeggiava per le vie del centro, nei negozi e nei ristoranti hanno chiesto foto e autografi.
Non ci resta altro che lasciarvi la pagina Facebook del programma per rimanere aggiornati sulle destinazioni delle prossime puntate.
Oltre a foto, video e altri contenuti inediti disponibili solo sul social.
Ultimo, ma non meno importante, vi linkiamo anche il sito web dell’ufficio turistico di Acqui Terme, per tutte le altre curiosità sulla cittadina piemontese.
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