Rafael Nadal si è operato, il ritorno tra 5 mesi: lo spagnolo punta la Coppa Davis

Rafael Nadal si è operato, il ritorno tra 5 mesi: lo spagnolo punta la Coppa Davis

MONDO –  Rafael Nadal, 37 anni compiuti lo scorso 3 giugno, si è operato in artroscopia per controllare il muscolo psoas sinistro. Il rientro secondo il medico Cotorro, autore dell’intervento, potrebbe arrivare tra circa cinque mesi alla Coppa Davis.

Rafael Nadal potrà tornare in campo non prima di cinque mesi. I tempi di recupero son stati annunciati dai medici dopo l’intervento a cui si è sottoposto il campione spagnolo, in artroscopia, per controllare il muscolo psoas sinistro, che lo tiene fuori dalle competizioni da gennaio, dalla sconfitta con McDonald al secondo turno degli Australian Open. Il campione di Maiorca è stato operato in una clinica a Barcellona dal dottor Philippon, dal dottor Vilaró e dal dottor Ruiz-Cotorro. Quest’ultimo ha rassicurato il mondo del tennis sulla riuscita dell’intervento dicendo che Nadal potrebbe tornare per la prossima Coppa Davis.

Rafael Nadal ha vinto tutto sui campi da tennis. Considerato uno dei più grandi di tutti i tempi, prossimo al ritiro alla fine della stagione, ha spento lo scorso 3 giugno 37 candeline. Ma ripercorriamo insieme alcune delle tappe più importanti della sua carriera.

Alle Origini di Rafael Nadal

Rafael Nadal Parera nasce a Manacor, Mallorca il 3 giugno 1986. Sin da bambino comincia a interessarsi al tenni. Viene allenato dallo zio Toni da quando ha 5 anni. Ma Rafa, come lo chiamano tutti, non sembra aver da subito le doti di un campione. Ha bisogno di allenamento. E piano piano, alza l’asticella.

Esordisce fra i professionisti alla tenera età di 14 anni nei tornei satellite. Ottiene i primi punti nel settembre 2001,e pochi mesi dopo, nell’aprile 2002, vince il suo primo match ATP, proprio nella sua Maiorca contro Ramon Delgado, diventando il 9° Under 16 a vincere un match nell’era Open.

Nel 2002 vince 6 futures e chiude l’anno al 235° posto ATP conquistando le semifinali al Wimbledon juniores.

Passa un anno e a soli 16 anni, Rafael Nadal si classifica tra i top 100 single player del mondo e nel 2004 debutta a Wimbledon e si guadagna l’onore di essere il più giovane giocatore di sesso maschile ad aver raggiunto il terzo turno dal 1984. Conquista così la top 50.

Il 2004  inizia nel migliore dei modi. A gennaio raggiunge, infatti, la sua prima finale ATP ad Auckland.

L’inizio di una rivalità

Disputa poi il torneo Master di Miami. Qui ottiene la sua prima vittoria contro il numero uno del mondo Roger Federer. Ancora non lo sanno, ma questo è l’inizio di una grandissima rivalità destinata a chiudersi tra le lacrime di amicizia nel 2022.

Ad agosto conquista a Sopot il secondo titolo ATP. Il 3 dicembre, invece, sconfigge Andy Roddick conquistando la Coppa Davis. Nadal diventa il più giovane vincitore nella storia del trofeo.

Lo Slam Rosso

Poi arriva la consacrazione. Il 2005 lo vede trionfare in ben undici tornei in stagione su dodici finali disputate, tra cui il Master di Roma, ma soprattutto il primo Roland Garros (chissà se immaginava cosa avrebbe significato quella terra rossa per la sua grande carriera).

Il 2006, però, non inizia bene. Rafa deve rinunciare agli Australian Open a causa di un problema al piede.

Ma appena torna vince il torneo di Dubai in finale contro Roger Federer. Che batte anche nelle finali di Montecarlo e Roma. Finita qui? No. Batte lo svizzero anche nella finale del Roland Garros. Con questo risultato, Nadal diviene il primo giocatore della storia a realizzare il cosiddetto “Slam rosso” (vittorie nei tre più prestigiosi tornei su terra rossa: Montecarlo, Roma, Parigi) per due anni di seguito, confermandosi uno specialista della superficie.

Il cemento, invece, non è molto apprezzato e viene sconfitto tra l’altro agli Australian Open nei quarti di finale dal cileno Fernando Gonzalez. Trionfa, però, al Master Series di Indian Wells, battendo in finale il serbo Novak Djokovic, ad aprile al Master Series di Montecarlo (contro chi? sì, sempre lui, sua maestà Roger Federer), a Barcellona e al Master di Roma.

Nel corso di questo torneo, inoltre, supera il record di 75 vittorie consecutive su un singolo tipo di terreno (nel suo caso la terra battuta), detenuto da John McEnroe.

Ma come tutte le strisce positive è destinata a interrompersi, perdendo al torneo di Amburgo, contro Roger.

Passano due settimane ed ecco la rivincita al Roland Garros. Di nuovo assieme in finale come l’anno precedente. Nadal per la terza volta consecutiva vince il titolo. Si tratta terzo slam in 13 partecipazioni.

A Wimbledon arriva in finale. Contro Roger. Ma qui, lo svizzero pare, ed è, imbattibile.

A breve distanza da Roger

Il 2007 non è un anno positivo per Nadal che vince a Stoccarda ma, come l’anno precedente, non brilla nella seconda parte di stagione e viene eliminato al 4° turno agli US Open. Ma piano piano sta raggiungendo Roger Federer in classifica.

Il 2008 accorcia ulteriormente le distanze. Per la prima volta in carriera Rafael Nadal approda in semifinale agli Australian Open dove viene sconfitto dal sorprendente francese Jo-Wilfred Tsonga. Agli Australian Open guadagna ben 200 punti in classifica.

La vetta dista soli 650 punti. Diventano 350 a marzo. Ma in campo fatica.

Esce sconfitto al II turno del torneo di Rotterdam per mano dell’italiano Andreas Seppi in tre set. Adesso per il maiorchino c’è da difendere un risultato molto importante : la vittoria del I Master Series stagionale di Indian Wells che si aggiudica in finale per 7-5 6-3 sul serbo Djokovic. Nadal arriva agevolmente agli ottavi di finale dove incontra il fresco finalista francese degli Australian Open Tsonga che si era aggiudicato la finale proprio a sue spese.

Si aggiudica, però, per la quarta volta consecutiva il Master Series di Montecarlo. Non contento, decide di aggiudicarsi pure il torneo di doppio insieme a Tommy Robredo.

Dopo la sconfitta a Roma, trionfa invece ad Amburgo vince per la prima volta battendo in finale con il punteggio di 7-5 6-7 6-3 il numero 1 del mondo Roger Federer, dopo aver battuto in semifinale Novak Djokovic.

Si ferma qui? Nemmeno per sogno e cala il poker al Roland Garros, senza perdere un set, spazzando via in finale Federer con l’incredibile punteggio di 6-1 6-3 6-0. Eguaglia così Bjorn Borg che si era imposto per quattro volte di seguito dal 1978 al 1981 nel torneo francese. Ad attenderlo ora c’è l’erba inglese di Wimbledon.

Arriva in finale. In finale incontra ovviamente il cinque volte campione e numero 1 del mondo Roger Federer.

Dopo una partita estenuante continuamente interrotta dalla pioggia, Nadal riesce a vincere per 6-4 6-4 6-7 6-7 9-7, dopo aver avuto ben 4 match point, interrompendo così l’incredibile striscia di 66 vittorie sull’erba dello svizzero. Il trono del migliore al mondo è sempre più vicino.

Che finalmente arriva grazie al Master di Cincinnati dove arriva in semifinale, perdendo contro Novak Djokovic (6-1, 7-5), ma in concomitanza alla sconfitta di Roger al terzo turno. Rafael Nadal è il 24° numero uno della storia del ranking, il terzo spagnolo dopo Juan Carlos Ferrero e Carlos Moya.

L’ufficialità del primo posto mondiale arriva il 18 agosto 2008, solo un giorno dopo aver conquistato la medaglia d’oro per la Spagna alle Olimpiadi di Pechino 2008.

Numero Uno

Nel 2010 vince per la quinta volta il torneo di Roma Masters 1000, battendo in finale David Ferrer, eguagliando il record di 17 vittorie di Andre Agassi. Poi vince anche per la quinta volta il Roland Garros.

Entra nella storia del tennis mondiale nel settembre dello stesso anno quando, vincendo lo US Open di Flushing Meadows, diventa il tennista più giovane di sempre ad aggiudicarsi il Grande Slam.

Nel 2011 eguaglia un altro record di Borg, quando all’inizio di Giugno vince il suo sesto Roland Garros, battendo in finale ancora una volta il rivale Federer; ma è nel 2013 che entra nella storia vincendo per l’ottava volta questo torneo. Dilaga l’anno successivo vincendo per la nona volta.

Ma il corpo di Rafa è fragile. E dopo un ennesimo infortunio, chiude il 2015 come numero 5 al mondo. Nonostante tutto, l’anno successivo conquista l’oro olimpico nel doppio ai Giochi di Rio, in Brasile. Neanche il tempo di festeggiare ed ecco un nuovo infortunio.

Il 2017 inizia con un’inaspettata finale in Australia, perdendo contro il rivale di sempre, Federer. A  giugno, però, non disdegna di vincere ancora a Parigi. Sono 10 adesso i Roland Garros conquistati. Metterà in bacheca il trofeo anche nei tre anni successivi.

Nel 2019 vince gli US Open battendo in finale Medvedev. Nel 2021 affronta in finale Djokovic al foro italico di Roma, vincendo per la 10ª volta, 16 anni dopo la sua prima.

A 35 anni compie una nuova impresa: il 30 gennaio 2022 vince in Australia il suo Slam numero 21 (superando i colleghi Djokovic e Federer, fermi a 20), battendo il russo Medvedev numero 2 al mondo. Il 5 giugno dello stesso anno si aggiudica il Roland Garros per la 14ª volta.

Il 2022 segna anche la fine della carriera di Roger Federer, compagno di mille sfide. Rivale e amico.

Quest’anno annuncia di non partecipare al Roland Garros (a causa degli infortuni) e che il 2024 sarà il suo ultimo anno.

Francesco Frosini

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