Tanti auguri a Sebastian Vettel. Spegne 36 candeline!

Tanti auguri a Sebastian Vettel. Spegne 36 candeline!

ACCADE OGGI – Sebastian Vettel, quattro volte campione del Mondo di F1, compie 36 anni oggi 3 luglio.

Sebastian Vettel, campione tedesco di F1, che ha lasciato il mondo delle corse appena un anno fa, compie oggi 36 anni.

La sua carriera sportiva è stata piena di successi, di record infranti, di gioie e dolori. Uno dei piloti che più ha segnato questa generazione e, forse, quello che di più è rimasto nel cuore di molti tifosi. Nel fargli i nostri migliori auguri, ripercorriamo insieme quella che è stata la sua grandissima carriera.

Alla scoperta di Sebastian Vettel

Sebastian Vettel nasce il 3 luglio del 1987 a Heppenheim.

Comincia prestissimo a correre sui kart, a soli 8 anni. Il talento si vede subito e conquista titoli e vittorie. Compiuti sedici anni, passa alle vetture scoperte e si aggiudica il campionato di Formula BMW tedesco, ottenendo diciotto successi in venti gare.

Passano solo due anni e partecipa alla Formula 3 Euro Series, al volante della Asl Mucke Motorsport.  Si classifica al quinto posto, guadagnando il premio di miglior esordiente della categoria. L’anno successivo si avvicina alla vittoria, superato però da Paul di Resta. Nel frattempo gareggia anche in Formula Renault 3.5.

Non deve passare molto tempo prima che le porte della tanto agognata Formula 1 si aprano. Infatti, dopo aver disputato il Masters di Formula 3 nonostante un infortunio, attira l’attenzione di Frederic Vasseur, manager della Sauber.

Sebastian prende il posto di Robert Kubica in qualità di collaudatore della monoposto di Formula 1 della Sauber. All’età di diciannove anni e cinquantatré giorni, quindi, egli diventa il più giovane pilota ad aver mai collaudato una vettura di F1. Siamo solo all’inizio di una carriera che si prospetta davvero luminosa, ma questo Sebastian ancora non lo sa.

Le sue qualità al volante sono straordinarie e impressiona sin da subito gli addetti ai lavori. Nelle sessioni del venerdì del Gran Premio di Turchia fa registrare il miglior tempo nella seconda manche, guadagnandosi i complimenti addirittura di Michael Schumacher (al quale rimarrà sempre legato, tanto da prendere sotto la propria ala il figlio Mick).

Questa prestazione, però, non è un caso isolato. Sforna prestazioni simili anche a Monza. Vettel, quindi, viene confermato come collaudatore della Sauber anche per il 2007. L’esordio in gara è sempre più vicino.

Avviene nel Gran Premio degli Stati Uniti, in sostituzione dell’infortunato Kubica. Il nativo di Heppenheim arriva all’ottavo posto conquistando anche il primo punto iridato. Il primo di molti.  Neanche a dirlo, ma è il più giovane pilota ad avere conquistato punti in gara.

La prima vittoria

A partire dal Gran Premio di Ungheria Vettel entra a far parte della scuderia Toro Rosso, dove prende il posto di Scott Speed. Dopo aver sfiorato il primo podio sul circuito del Fuji, in Giappone, ottiene il quarto posto nel Gran Premio di Cina, guadagnandosi la conferma per l’anno successivo.

I primi mesi del 2008, tuttavia, non gli regalano soddisfazioni particolari, anzi: nelle prime cinque gare arrivano quattro ritiri. Si riscatta, però, a Montecarlo, dove, partito dalla diciassettesima posizione in griglia, si rende protagonista di una fantastica rimonta e giunge quinto al traguardo.

Va a punti anche nella gara seguente, a Montreal, complici diversi ritiri e incidenti degli avversari. Un altro quinto posto giunge sulla pista di Spa-Francorchamps.

Poi arriva Monza. Per Seb questa gara cambierà la sua carriera. Piove, piove davvero forte e il ragazzo è velocissimo. Arriva la prima pole position della carriera, cui segue una vittoria. Nessuno pensava che la Toro Rosso e tanto meno il giovane tedesco potessero vincere un GP (tanto che non avevano neppure i cappellini previsti per il podio).

Diventa, a ventuno anni e settantatré giorni, il più giovane vincitore di una gara: secondo e terzo sono Kovalainen e Kubica, per il podio più giovane della storia della Formula 1. Dopo la tappa brianzola, il giovane teutonico inanella risultati positivi, chiudendo al quinto posto a Singapore e sesto in Giappone. L’ultima prova del Mondiale va in scena in Brasile, e gli regala il quarto posto. A fine stagione Vettel passa alla Red Bull. Sarà l’inizio di una bellissima storia d’amore.

Nel 2009, uscito di scena all’esordio nel Gran Premio d’Australia, ottiene la prima pole con la nuova squadra in Cina: come accaduto a Monza, il primo posto in griglia si traduce nel primo posto sul traguardo, impreziosito dal secondo posto del suo compagno di squadra Mark Webber. Il 2009 è l’anno del cambio regolamentare e dell’esordio della BrownGP  che vede Janson Button e Rubens Barrichello padroni per la prima parte di stagione.

La RedBull nella seconda metà della stagione prova a ricucire il distacco ma, nonostante la rincorsa Sebastian giunge secondo in classifica generale, alle spalle del neo-campione Jenson Button.

Il più giovane campione del Mondo

Riconfermato per il 2010, il tedesco inaugura la stagione con il quarto posto del Bahrain. Si tratta dell’inizio di una stagione spettacolare che vede Webber, Alonso e Vettel battagliare fino a fine anno. Nell’ultima gara, Sebastian arriva primo e si laurea campione del mondo, superando, a sorpresa, il ferrarista Fernando Alonso di quattro punti (che rimane dietro il russo Petrov per gran parte della gara). Diventa l’iridato più giovane della storia della Formula 1.

Nel 2011, Vettel si ripete vincendo nuovamente il Mondiale rispettando i favori del pronostico. Alla gara d’esordio, vincente, in Australia, fanno seguito la vittoria della Malesia, il secondo posto della Cina, la vittoria della Turchia e la vittoria della Spagna.

Sono quattro successi su cinque gare, che proiettano il tedesco in solitaria in vetta alla classifica piloti. Dopo il trionfo del Gran Premio di Monaco, il secondo posto del Canada e il nuovo successo nel Gran Premio d’Europa a Valencia, è la volta del terzo posto del Giappone. Insomma, è una cavalcata trionfale figlia di un dominio incontrastato. Il 2011 vede ben quindici pole position ottenute dal tedesco. Un record detenuto ancora oggi.

Nel 2012, Vettel deve fare i conti con un inizio di stagione difficile, caratterizzato da risultati altalenanti. Il ferrarista Alonso sembra lanciato verso la vittoria finale, ma una seconda parte di stagione entusiasmante riapre i giochi e riporta il venticinquenne Sebastian in cima alla classifica.

Ancora una volta è l’ultima gara quella che assegna il titolo. Questa volta in Brasile. Sebastian Vettel vince e diventa così il più giovane tre volte campione del mondo, della storia di questo sport.

Ma c’è posto, nella sua bacheca, per un altro titolo. L’anno dopo, il 27 ottobre 2013 vince il quarto titolo mondiale F1 consecutivo, cosa riuscita prima solo a Fangio e Schumacher.

Il grande amore

Il 2014 non va. E Seb è messo alle strette anche dal giovano compagno di squadra Daniel Ricciardo. Grato di tutto alla RedBull, il tedesco crede che sia ora di cambiare aria. C’è una scuderia che lo attira e per la quale ha sempre desiderato di correre. La Ferrari.

A fine novembre 2014 viene annunciato il suo passaggio alla casa di Maranello per la stagione successiva. Conclude il suo primo anno in Ferrari arrivando 3° nella classifica piloti. Ma Vettel ottiene anche un altro record: è il primo pilota ad aver ottenuto ben 13 podi nell’anno d’esordio alla Ferrari.

Nel 2016 lotta fino alla fine ma non riesce ad arrivare più del 4° posto finale in classifica piloti, in un campionato dominato dalle Mercedes di Nico Rosberg (vincitore del campionato) e Lewis Hamilton. Davanti a Vettel alla fine dei giochi c’è anche l’ex compagno Daniel Ricciardo.

Ma Seb vuole il titolo con la sua Amata, vuole vincere con la Ferrari e per la Ferrari. E allora il 2017 può essere l’anno giusto. Ma non ha fatto i conti con la Mercedes di Lewis. Vettel, nonostante i 317 punti, le 5 vittorie, 4 pole position e 13 podi, arriva secondo. La stagione successiva è sostanzialmente una replica della precedente e Hamilton si laurea campione del mondo per la quinta volta.

Il ritiro

La stagione 2019 Kimi Raikkonen viene sostituito dal giovane Charles Leclerc. Ma la Ferrari e Sebastian Vettel non sono più gli stessi e la sintonia viene meno. La storia d’amore tra il tedesco e la scuderia italiana finisce, tra i rimpianti di entrambi.

Passa così alla Aston Martin per la stagione 2021-2022 raccogliendo due podi (uno gli verrà revocato, in Ungheria) e poco altro. Alla fine del mese di luglio 2022 annuncia la decisione di ritirarsi dalle competizioni.

Danke Seb. Grazie di averci fatto emozionare per tanti anni, grazie del tuo amore per la Ferrari (e io non sono tifoso Ferrari). Grazie di tutto campione!

Francesco Frosini

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