PUGLIA – Il Salento e Lecce in particolare sono una meta turistica di grande pregio. Dal 16 luglio 2023 fino al 7 gennaio 2024 la Fondazione Biscozzi Rimbaud presenta la mostra Lucus di Yuval Avital, artista israeliano multimediale e anche compositore. Così io non ho perso l’occasione per tornarci.
Lecce e il Salento la meta ideale per amanti dell’arte contemporanea
Facciamo un gioco. Uno di quelli tipici estivi da ombrellone. In quale città italiana vorresti soggiornare a lungo se potessi scegliere? Firenze, Venezia o Genova o quale? Sono anni ormai che a questa domanda io rispondo invariabilmente Lecce e il Salento.
Le ragioni sono molteplici. Lecce ha tutto quello che si può chiedere a una città. Arte, storia, cultura, buon cibo, teatri e spettacoli. Perla del Salento, la terra del sole, del mare e del vento. Patria della pizzica e della taranta, il ballo le cui origini sono state indagate dall’antropologo Ernesto De Martino. Centro di divulgazione di arte moderna e contemporanea.
Arte contemporanea protagonista in Salento
Qui, a partire dall’elemento paesaggistico, l’artista israeliano Yuval Avital ha voluto sviluppare la sua opera Lucus. Il curatore Massimo Guastella ci ricorda che la ricca vegetazione del Salento è costituita da specie vegetali complesse e diversificate a rischio distruzione a causa dell’inquinamento ambientale, degli incendi e delle speculazioni edilizie. Yuval Avital consapevole della funzione sociale e politica dell’arte solleva la questione e sensibilizza le coscienze di ognuno ad assumersi la responsabilità della tutela dell’ecosistema, come si evince anche da uno dei suoi discorsi
Il degrado della natura è, per me, il distacco tra uomo e natura. Io penso che l’arte sia la forma più pura di politica anche quando semplicemente sollecita l’individuo a pensare, riflettere e sentire. Insomma, un antidoto all’indifferenza.
Guastella ci illustra anche il suo percorso espositivo e le peculiarità dell’artista con parole efficaci e eloquenti
Negli spazi è ordinata una novantina di opere, caratterizzate dalla versatilità nell’utilizzo dei linguaggi e dei mezzi espressivi, d’una creatività mai doma, a tratti inquieta, che unisce il fare artistico tradizionale alla multimedialità.
La mostra di Yuval Avital si inserisce nell’ambito dei progetti di divulgazione dell’arte moderna e contemporanea della Fondazione Biscozzi Rimbaud che opera dal 2018.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo si articola in quattro momenti. La prima sala al piano terra presenta quattordici Bagnanti in gesso. Statuine dai corpi umani, a metà strada tra uomo e vegetale, poste su strutture metalliche indipendenti. Cristallizzate in movimenti che sembrano alludere a una danza o a un rito religioso. Si prosegue poi nella sala dove sono raggruppate dodici maschere sonore.
Quindi si passa al light box della serie fotografica Light Recordings n.8 Taidung/32. Si tratta di una ripresa notturna sperimentata personalmente in un bosco sacro tra le tradizioni autoctone della gente di Taiwan.
L’ultima parte della mostra propone infine tre Singing Tubes, una sorta di sculture sonore totemiche che riproducono voci. Il titolo è un rimando alla parola ebraica tubo che significa, come si legge sul suo profilo Instagram del 21 aprile 2021
connettore tra l’uomo e il divino, l’invisibile e il mondo materiale
Mostra: Lucus di Yuval Avital
Curatore: Massimo Guastella
Sede: Fondazione Biscozzi | Rimbaud
piazzetta Baglivi 4, 73100 Lecce