Teatro comunale di Ferrara: la nuova stagione di danza

Teatro comunale di Ferrara: la nuova stagione di danza

FERRARA – La nuova stagione di danza al teatro comunale di Ferrara si presenta ricca di appuntamenti con un programma particolare, per alcuni aspetti eccentrico e per altri anche tradizionale.

Teatro comunale di Ferrara si colora nella sua nuova stagione. Nel panorama delle proposte che sono in cartellone (dalla Fondazione Nazionale della Danza – ATERballetto al Balletto di Roma, dalla compagnia Antonio Gades alla Callas letta da Monica Casadei) spicca come astro nel firmamento l’anteprima mondiale e prima nazionale di Infamous Offspring diretto e coreografato da Wim Vandekeybus.
Il regista e coreografo famosissimo in Belgio fa parte di una schiera di artisti contemporanei che nel proprio Paese di appartenenza hanno sempre avuto grande visibilità e riconoscimenti per l’attività svolta nei migliori teatri.

La trama

Lo spettacolo è stato coprodotto da Ultima Vez insieme al teatro comunale di Ferrara e ai Théatres de la Ville de Luxembourg. È stato un vero “colpo di genio” per la programmazione del teatro emiliano. La trama è abbastanza complessa e bizzarra. Ci avventuriamo nel labirinto dei racconti antichi. Esistono gli dei dell’antica Grecia Zeus ed Era e tutto quell’elenco di loro figli (che sono tutti gli altri dei) che creano solo problemi e complicazioni varie. Come si relazionano questi soggetti con i loro genitori e tra loro? Il comportamento dei “bambini” è tra la divinità classica e antropomorfa con l’aggravante di aver preso tutti i difetti derivati dalla frequentazione degli umani.

La famiglia si configura a tutti gli effetti come un vero e proprio agglomerato di famiglia patchwork. Ogni componente ha chiaramente punti di forza, difetti e ambizioni. Le debolezze dell’esperienza umana (gelosia, adulterio, avidità e tant’altro) si mescolano così con questi personaggi. Personaggi che formalmente sono dei e figli di dei ma rispecchiano in modo totalmente trasparente tutte le debolezze del mondo che non appartiene agli dei, ma che quel mondo ha assorbito in modo totale.
La vivacità della regia e della coreografia si mescola così ad una dinamica veramente interessante. Uno scenario dove anche gli aspetti tecnologici (video particolarmente riusciti ed efficaci) assumono una loro identità tanto autonoma quanto dipendente dal contesto narrativo. La figura di Tiresia è interpretata in modo speciale da Israel Galvàn, famosissimo ballerino di flamenco.

Complimenti quindi al teatro comunale di Ferrara per questa scelta tanto coraggiosa quanto innovativa, soprattutto divertente e di grande stimolo per chi pensa che lo spettacolo non debba essere “puro divertimento” ma che possa far vedere e intravedere spiragli di luce in un mondo che sembra sempre più scuro.

Federico Grilli

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