Data protection day cos’è e perché esiste

Data protection day cos’è e perché esiste

MONDO – Il 28 gennaio si celebra la Giornata della protezione dei dati, Data Protection Day. Istituito dal Consiglio d’Europa è noto internazionalmente come Giornata della Privacy.

I nostri dati personali sono costantemente  elaborati mentre ci interfacciamo sul web con questioni inerenti il lavoro, le relazioni con le autorità pubbliche o sanitarie, durante l’acquisto di beni e servizi. Siamo in grado di capire se i nostri diritti sono stati violati  e come agire in questi casi? Conosciamo il ruolo delle agenzie nazionali di protezione dei dati? Per saperne di più abbiamo intervistato l’ avvocato Alberto Improda esperto di Innovazione e Proprietà Intellettuale.

Alberto Improda Patent Box MyWhere
Alberto Improda esperto di Innovazione e proprietà intellettuale

Cos’ è la Giornata Internazionale della Protezione dei Dati Personali e perché si festeggia proprio il 28 gennaio?

Il Data Protection Day, Giornata Internazionale della Protezione dei Dati Personali, è una iniziativa promossa dal Consiglio d’Europa, con il sostegno della Commissione Europea e di tutte le Autorità per la Privacy d’Europa, che si pone l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui diritti legati alla tutela della vita privata e delle libertà fondamentali. L’evento si celebra il 28 gennaio perché questa data corrisponde all’anniversario dell’apertura alla firma, nel 1981, della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla Protezione dei Dati, nota anche come Convenzione 108, fondamentale strumento internazionale per la Tutela della Privacy.

Questa celebrazione, dal suono decisamente tecnico, come tocca il quotidiano di ogni cittadino?

La protezione dei dati svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’Innovazione e conseguentemente nel campo delle Imprese. Il tema ha molto a che fare anche con il vissuto quotidiano dei Cittadini, in termini di Sicurezza e di Serenità. Basti pensare che, secondo dati recentemente diffusi dalla Polizia Postale e dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica, in Italia nel 2022 sono stati documentati quasi 13.000 attacchi informatici. Rispetto al 2021, quindi nel giro di un solo anno, gli attacchi nei confronti di istituzioni, aziende e privati sono più che raddoppiati: ben 12.947 casi nel 2022, contro i 5.434 del 2021, con una variazione è del 138%. Il numero delle truffe on line sembra aumentare in misura quasi trascurabile, con 15.500 casi del 2022 contro i 15.000 del 2021, per un incremento del 3%. L’aggravarsi del fenomeno appare però di tutta evidenza ove esaminato dal punto di vista della sua incidenza economica: nel 2021 le truffe on line avevano fruttato circa 73 milioni di euro, mentre nel 2022 questo importo è salito a 115 milioni, con un aumento del 58% e un valore medio di 7.500 euro per episodio. E’ il caso di sottolineare anche che una delle caratteristiche del nostro tempo è la straordinaria quantità di dati dalla quale ognuno di noi viene quotidianamente investito, con una velocità e una intensità senza precedenti. Questo fenomeno può dare luogo a negativi fenomeni di sovrabbondanza tipici delle patologie del benessere: Giovanni Solimine ha parlato di information overload. Ha scritto acutamente Fabrizio Tonello

avere a disposizione miliardi di informazioni non equivale a comprenderle, né a saperle usare correttamente: al contrario, il “rumore di fondo” può diventare un ostacolo all’uso dell’intelligenza critica.

 

Perché la Protezione dei Dati oggi svolge un ruolo tanto fondamentale nel campo dell’Innovazione e della Concorrenza?

La Concorrenza tra Imprese, a livello sia nazionale sia internazionale, nell’economia dei nostri giorni si basa largamente sulle capacità delle aziende di sviluppare Innovazione: un’impresa molto innovativa, nella maggior parte dei casi, oggi è anche un’azienda altamente competitiva. L’Innovazione trova attualmente dei fondamentali elementi propulsivi nella Digitalizzazione di processi e prodotti, nonché nell’utilizzo sempre più su larga scala dell’Intelligenza Artificiale. Orbene, se Digitalizzazione e Intelligenza Artificiale fungono da motori di spinta dell’Innovazione, i Dati sono il carburante del quale questi propulsori hanno bisogno per funzionare efficacemente. L’Intelligenza Artificiale, in particolare, ha necessità di nutrirsi di grandi quantità di Dati, per addestrare i propri algoritmi e generare risultati davvero significativi. Bisogna tenere presente che oggi è difficile disporre di giacimenti di dati davvero completi e affidabili: viviamo una fase di cosiddetti dataset sporchi, scadenti, pieni di buchi, errori e pregiudizi, con informazioni spesso massicce ma parziali, che non coprono in modo uniforme e completo un certo ambito o fenomeno. Ecco che allora i Dati diventano una materia prima estremamente preziosa e una loro adeguata protezione diviene una questione di capitale importanza.

In quanto esperto di Innovazione e Proprietà Intellettuale, quale ritiene che sia una nuova frontiera di particolare importanza nella Protezione dei Dati?

Abbiamo detto che i Dati rappresentano oggi per le Imprese una autentica fonte di ricchezza, una materia prima dalla quale non si può prescindere per competere con successo. Ma avere a disposizione magazzini di dati efficacemente utilizzabili non è affatto banale, sia per le difficoltà nell’accesso alle informazioni rilevanti, sia per i limiti che giustamente gli ordinamenti pongono nel loro utilizzo, a tutela dei diritti di soggetti terzi, basti pensare al Diritto alla Privacy. Ecco allora che diventa un argomento assolutamente cruciale quello inerente i Dati Sintetici, vale a dire una nuova tipologia di Dati creati artificialmente, ma con la stessa valenza e affidabilità di quelli reali. In Italia abbiamo diverse realtà all’avanguardia sul tema, cosa che fa ben sperare per il futuro delle nostre Imprese, soprattutto nell’ottica di applicazioni sempre più ampie e pervasive dell’Intelligenza Artificiale. Possiamo prendere in considerazione, a titolo di esempio, il caso di Aindo, start up fondata nel 2018 all’interno della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, attualmente insediata in Area Science Park, Campus di Padriciano. I Dati Sintetici di Aindo non sono raccolti empiricamente, ma generati in modo artificiale attraverso modelli di machine learning, in grado di creare dati  clonati  atti a riprodurre fedelmente le caratteristiche e i comportamenti di quelli reali, mantenendone la medesima utilità statistica. Questi dati artificiali, già oggetto di larga utilizzazione in ambiti come la ricerca nel campo sanitario o lo sviluppo di tecnologie per i mercati finanziari, sono privi di informazioni sensibili, ragion per cui possono essere scambiati e analizzati in modo sicuro e senza rischi per la privacy degli individui.

Io con L’avv. Alberto Improda

 

 

Fabiola Cinque

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