ACCADE OGGI – In occasione del Read a book day, la giornata dedicata alla lettura celebrata il 6 settembre, vi propongo tre libri per tornare in vacanza ogni volta che vorrete. Dall’americano David Sedaris all’inglese Gerald Durrell fino all’italiano Ermanno Cavazzoni: tre titoli per tre diversi modi di far sorridere.
Il Read a book day, celebrato ogni anno il 6 settembre, è un’ottima scusa per ritrovare la gioia della lettura. Le giornate hanno già iniziato ad accorciarsi ma c’è ancora voglia di relax, quindi perché non tuffarsi in un bel libro?
Uno dei motivi per cui vale la pena di leggere lo prendo a prestito da Umberto Eco. Quando ci si immerge completamente nella lettura, si vivono le esperienze narrate in modo così intenso che è come viverle in prima persona. Va da sé che
«la nostra ricchezza rispetto all’analfabeta (o di chi, alfabeta, non legge) è che lui sta vivendo e vivrà solo la sua vita e noi ne abbiamo vissuto moltissime.»
Questo sosteneva Umberto Eco nell’articolo Perché i libri allungano la nostra vita, uscito sull’Espresso nel 1991.
Riflettendoci, il discorso vale anche per i film, ma sui medesimi benefici per la mente ho qualche dubbio. Il grande e il piccolo schermo ci coinvolgono al pari della lettura, quantomeno emotivamente, complici sia le immagini in movimento, sia i rumori e la musica. Questi elementi che partecipano alla descrizione della storia sono però un’arma a doppio taglio, perché tolgono una parte di lavoro importante al nostro cervello. Quando leggiamo, siamo costretti a costruire mentalmente una sorta di sceneggiatura per immagini e suoni, stimolando quindi il pensiero creativo. Inutile dire che tale pensiero può tornare utile in qualsiasi momento della nostra vita, non solo se di mestiere ci occupiamo di arte o di marketing.
Esiste poi un vantaggio legato solamente ai libri in formato tradizionale: attraverso le pagine di carta possiamo staccarci dalle tante connessioni che il digitale ci ha imposto negli ultimi decenni. Che si tratti di alimentazione elettrica o di navigazione sul web, si è creata una “corona di spine” che ha offerto una libertà per toglierne un’altra. Siamo in grado di ottenere ed elaborare tantissime informazioni in tempi incredibilmente rapidi rispetto a un tempo, ma senza spine inserite l’incantesimo dura relativamente poco. Con un libro di carta invece, possiamo veleggiare sospinti dalla nostra fantasia in qualsiasi luogo ci troviamo, in qualsiasi momento e per tutto il tempo che vogliamo o possiamo farlo.
La vacanza in un libro
Se desiderate tornare in vacanza attraverso un libro, immagino vorrete leggere storie poco impegnative e possibilmente divertenti. Nel concetto di leggerezza includo non solo una trama semplice ma anche una forma che permetta una fruizione veloce. Mi spiego meglio: nessun intreccio infinito o mille personaggi da seguire, ma piuttosto tante piccole storie. I libri che ho scelto sono proprio così: un susseguirsi di racconti divertenti che possono essere facilmente messi in pausa quando il tempo diventa tiranno.
Poiché il Read a book day è nato negli Stati Uniti, inizierò con un autore americano.
Poiché il Read a book day è nato negli Stati Uniti, inizierò con un autore americano.
Un americano
Delicato ma cinico, sensibile ma caustico, David Sedaris è l’amico brillante che ha sempre storie curiose su di sé da raccontare. Me parlare bello un giorno, (titolo originale Me talk pretty one day) raccoglie 27 racconti divisi in due parti: la prima, ambientata negli Stati Uniti, parla della sua infanzia a Raleigh, nella Carolina del Nord, fino alle sue prime esperienze a New York. La seconda parte invece racconta del trasferimento in Francia, a seguito del partner che aveva una casa in Normandia.
Fin dal primo racconto si nota la tendenza ad esagerare: il piccolo David, durante una lezione in quinta elementare, viene prelevato da quella che lui definisce “un’agente”, come nei polizieschi. Solo dopo un paio di pagine scopriamo che in realtà la signorina Samson è sì una persona determinata, ma si tratta di una logopedista.
Ora: non vorrei anticiparvi altro sia per non rovinarvi la lettura, sia perché il potenziale umoristico di una storia si libera nel modo in cui questa viene raccontata. Diversamente, si rischia la pedanteria di chi ti vuole spiegare le barzellette.
Se prima di comprare il libro volete leggere qualche suo articolo, David Sedaris scrive da anni anche per il New Yorker. Cliccando su questo link troverete la raccolta di ciò che ha pubblicato sino ad ora sulla rivista.
Un inglese
Ho scoperto Gerald Durrell mentre frequentavo le scuole medie. Come compito mi proposero di leggere un suo libro intitolato La mia famiglia e altri animali. Mi piacque così tanto che, molti anni dopo, decisi di rileggerlo per vedere se l’entusiasmo era rimasto lo stesso… E così è stato. Ritrovare le avventure di Gerry bambino in Grecia, su una Corfù degli anni Trenta ancora incontaminata, mi ha riportato la stessa gioia, curiosità e divertimento.
Da lì ad approfondire la sua opera il passo è stato inevitabile.
Naturalista ed esploratore britannico, Gerald Durrell scrisse una quarantina di libri. Con l’obiettivo di salvare le specie in via di estinzione, nel 1959 creò in Inghilterra lo Zoo di Jersey, un bioparco situato sull’omonima isola nel canale della Manica, tutt’ora visitabile.
Il libro che vi consiglio s’intitola Storie di animali e di altre persone di famiglia. Come recita il titolo originale, Marrying Off Mother and Other Stories, uno degli episodi racconta l’esilarante tentativo di far risposare la madre, vedova e con quattro figli a Corfù. Gli altri racconti invece non sono ambientati in un contesto familiare e sono più avventurosi ma non meno divertenti. Si tratta comunque di episodi vissuti in prima persona dove, come scrive Durrell stesso nell’introduzione, la verità è mescolata a una certa dose di fantasia.
INFO
Gerald Durrell
Storie di animali e di altre persone di famiglia
Edizioni Neri Pozza
176 pagine
€ 14,00
Gerald Durrell
Storie di animali e di altre persone di famiglia
Edizioni Neri Pozza
176 pagine
€ 14,00
Un italiano
Se invece dei racconti preferite un romanzo che mantenga la leggerezza descritta nelle premesse, Il poema dei lunatici di Ermanno Cavazzoni è il libro giusto per voi. La pianura fa da sfondo alle gesta di uno che si fa chiamare Savini (il vero nome del protagonista non emerge mai). “Gesta” in realtà non è il termine più adatto, perché c’è ben poco dell’eroe in lui. Diciamo che è più un personaggio che si lascia trasportare dagli eventi, che si perde per la campagna ad ascoltare le storie dei bizzarri individui che gli capita di incontrare. Realtà e fantasia si fondono, confondendo la mente del lettore e portandola in un mondo di suggestioni, come quando dalla goccia di un rubinetto Savini crede di vedere spuntare un tipo pelato e curioso. Proprio grazie a questo fluire di immagini, sembra di leggere un romanzo onirico o di evasione perché porta la mente a straniarsi dalla realtà e a seguire tutto ciò che di insolito ci capita.
La campagna e il sogno sono due temi cari anche a Federico Fellini. Il regista lesse per caso il libro di Cavazzoni e ne rimase così entusiasta che lo contattò alle 7 di mattina, come possiamo ascoltare in questa intervista allo scrittore. Da quella telefonata e da altri incontri prese vita Le voci della luna, l’ultimo film che Fellini girò, nel 1990.
INFO
Un altro paio di libri
Se volete altri libri che si leggano in un sol sorso, vi rimando a due articoli che ho scritto nei mesi scorsi. In mezzo alle recensioni di storie per ragazzi, vi invito a scoprire il breve romanzo L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono e il piccolo libro di racconti La prima sorsata di birra di Philippe Delerm.
Buon Read a book day a tutti!
Latest posts by Arianna Finelli (see all)
- Read a book day: un americano, un inglese e un italiano… – 6 Settembre 2024
- La bambina e la città: i piccoli gesti che migliorano il mondo – 28 Agosto 2024
- Orbetello Piano Festival: il pianoforte torna a suonare ovunque – 29 Luglio 2024